Agente 00M, operazione rompiamogli il cuculo


Mentre i soliti buffoni provano a diffondere voci sulla partecipazione di qualche neofascista al reality del Grande Fratello o al concorso canoro di Sanremo – sperando in qualche briciolo di pubblicità in più, perché i manichini impiccati oramai non fanno più notizia – l’agente segreto James Militant detto 00M svela le occulte, squallide manovre dei “blocchinari” romani sul finire del 2008. Pur vecchio di un anno, il documento pubblicato qui sotto è istruttivo ed esemplare dei metodi e delle pratiche “politiche” del neofascismo, complementari all’esercizio della violenza squadrista. Ab uno disces omnes, da uno solo li puoi conoscere tutti.

My name is Militant, James Militant
(da Militant)

Come molti certamente ricorderanno, lo scorso anno i giovani “blocchinari” di Ca$a Pound cercarono più e più volte di infiltrarsi nella mobilitazione studentesca contro la riforma Gelmini. Approfittando dell’alto grado di spontaneità delle lotte in corso in quelle settimane, i nostri “eroi” elaborarono quella che allora definimmo la “strategia de cuculo”. Difatti, proprio come l’antipatico uccello che tende a parassitizzare i nidi altrui i cosiddetti fascisti del 2000 si infilavano nelle occupazioni e nelle manifestazioni meno collegate al resto del movimento, per poi alzare le loro bandierine e far credere a media di esserne parte integrante.
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[BO] sab 14 nov h.11: Giornata internazionale contro i centri di detenzione per immigrati e il «Pacchetto Sicurezza»


Anche a Bologna sabato 14 novembre dalle ore 11 in Piazza Nettuno si terrà un’iniziativa contro gli autoritarismi e le politiche razziste, securitarie e segregazioniste che caratterizzano i governi di questo fosco inizio di secolo, nell’ambito del Day of action promosso dall’IFA – l’Internazionale di Federazioni Anarchiche.

14 novembre Day of action – Giornata internazionale contro i centri di detenzione per immigrati e il «Pacchetto Sicurezza»

Un’Europa di muri e di gabbie. Muri per fermare profughi e migranti, gabbie per rinchiuderli. L’ultimo anno è stato terribile. Alle frontiere d’Europa si combatte ogni giorno. E, ogni giorno, qualcuno muore. Nelle intercapedini dei Tir, nelle gallerie ferroviarie e nei mari, dove le onde sono più pietose di militari e trafficanti d’uomini.
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Bianciardi contro CasaPound


Nel dicembre del 2008 i neofascisti di CasaPound aveva cercato di appropriarsi – sotto il segno ambiguo della «letteratura eretica» – di Luciano Bianciardi, lo scrittore che precorse la rivolta del ’68 e che si batteva nella Vita agra per l’abolizione della patria, della famiglia, del lavoro e del profitto. Si sa, i fasciofuturisti hanno queste trovate per foderare di bagaglio culturale le loro mazze tricolori

A smascherarli in questo caso è Bianciardi stesso che nel romanzo Aprire il fuoco del 1968 se la prendeva proprio con la «tartaruga» razzista del neofascismo:

«Hanno soprattutto paura che ci vada di mezzo la razza, questi contatori di cinesi, e in nome della razza da difendere ti chiamano a fare schiera, a formare il quadrato, la tetragona acies, la testudo, come questa venuta in secca proprio davanti alla rotonda. E invece niente, cari voi, abbiamo chiuso, non ci si inquadra più, l’acie è scompagnata, la testuggine è finita in secca, insieme a tanti altri abitatori del vasto mare. Ma poi, se la guardate bene, non è neanche una testuggine, non è nemmeno la tartaruga di Yastov: è una tartuca, una comunissima bezzuca, terraiola e contradaiola, parente stretta del nicchio».

Sono certo parole appropriate anche a CasaPound, se il guru fasciofuturista Adinolfi può scrivere testualmente nel suo ultimo libello di istruzioni ai militi, Sorpasso neuronico: «alla minoranza squadrista sta bene che i consensi siano gestiti da altri purché questi altri facciano i conti con lei», che vuol dire, in parole povere, che i fasciofuturisti sono disposti a menar le mazze per conto terzi (il governo), ma poi vogliono qualcosa in cambio… che si paghi il conto per l’usura delle mazze… Come si vede, è il più classico dei passatismi italici.

Intanto ci è giunto tra le mani un opuscolo su CasaPound Napoli del Collettivo Autorganizzato Universitario dell’Orientale (si pouò scaricare qui). Pur riguardando la situazione napoletana, ha anche una lunga parte di analisi su CasaPound. È fatto davvero bene, in alcuni punti illuminante.

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[FI] Sab 7 nov h.16: manifestazione in Piazza San Marco


Riceviamo e pubblichiamo solidali il comunicato della Rete dei Comunisti in merito alle perquisizioni e agli arresti ingiustificati che in Toscana colpiscono la mobilitazione antifascista e anticapitalista.

Come scriveva fin dal 1922 Luigi Fabbri nella Controrivoluzione preventiva. Saggio sul fascismo (di cui è imminente la ripubblicazione a cura dell’AAP): «La lotta contro il fascismo non può essere fatta in modo efficace che colpendolo attraverso le istituzioni politiche ed economiche, da cui emana e da cui trae alimento […]. Il fascismo è un ramo del grande tronco statale-capitalistico, od una filiazione di esso. Combattere il fascismo lasciando indisturbato il suo perenne generatore, ed anzi illudersi di trovare in questo un difensore contro quello, significa continuare ad aver sempre sulle spalle, ogni giorno più pesanti ed oppressivi, e l’uno e l’altro […]. La borghesia ha imparato il modo di servirsi di quest’arma; e se il proletariato non gliene toglie la voglia, dimostrandole coi fatti che sa spezzargliela nelle mani, essa anche se per ora la deponesse, tornerà ad impugnarla alla prima occasione».

COMUNICATO DELLA RETE DEI COMUNISTI

LIBERTÀ PER MANNU E PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI
PIENA SOLIDARIETÀ AGLI ANTIFASCISTI PERQUISITI A FIRENZE

LA LOTTA AL FASCISMO, OGGI COME IERI, È UNO DEI FRONTI DELLA PIÙ GENERALE LOTTA ANTICAPITALISTA.

Le perquisizioni di questa mattina in numerose abitazioni di compagni e compagne di Firenze, il fermo e l’arresto di uno di essi, sono un nuovo tassello di un disegno teso a criminalizzare i militanti e le organizzazioni impegnate nella resistenza contro le politiche reazionarie ed antipopolari messe in campo dai vari esecutivi susseguitisi in questi anni alla guida del governo del paese.
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[BO] Resoconto del presidio contro i Cie promosso da femministe e lesbiche il 4 novembre


Riceviamo e pubblichiamo volentieri il resoconto del presidio itinerante contro i Cie promosso da femministe e lesbiche a Bologna lo scorso 4 novembre.

Mentre l’Italia razzista celebrava, con la festa delle forze armate, le infinite missioni di guerra fatte in nome della “democrazia”, il pomeriggio del 4 novembre un presidio itinerante di femministe e lesbiche partiva dal centro della città verso il Cie di via Mattei a Bologna, come già avvenuto il 13 ottobre in concomitanza con la sentenza del processo contro “le rivoltose e i rivoltosi” del Cie di via Corelli a Milano.
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Sab 7 nov h.14.30: manifestazione provinciale antifascista a Reggio Emilia


Mentre cresce il numero delle aggressioni neofasciste a persone e obiettivi simbolici, spesso travestite sui giornali da “bullismo” o da “goliardate”, le realtà antifasciste smascherano questa strategia dell’intimidazione continua e si mobilitano per denunciare e respingere lo squadrismo fasciofuturista: a Reggio Emilia sabato 7 novembre (vedi sotto e globalproject), a Parma il 21 novembre (vedi Indymedia ER). Opporsi è possibile, ragionevole, necessario. Come a Bologna il 3 ottobre, quando il non corteo della Stranabologna ha attraversato vie e piazze della città contro gli svasti-cazzi.

NESSUNA CITTADINANZA
A FASCISMO, RAZZISMO e SFRUTTAMENTO
CHIUDERE CASA POUND

Il 20 dicembre 2008 apre anche a Reggio Emilia la sede locale dell’organizzazione neofascista Casa Pound, situata in città in via Montefiorino 10. L’organizzazione, nata a Roma nel 2003, apre oggi sedi in moltissime città italiane forte degli appoggi finanziari e politici provenienti dal PDL.

Chiara è subito l’intenzione dei poundisti, arruolare nuovi camerati nelle scuole medie superiori attraverso il ramo studentesco “Blocco Studentesco” per diventare in città ed in provincia il covo che potesse fungere da punto di riferimento per tutta la feccia fascista locale.

Nella prima metà dell’anno si intensifica l’attività propagandistica di Blocco studentesco davanti alle scuole, si segnalano le prime provocazioni contro studenti antifascisti. Il clima si surriscalda e si arriva a minacce a sfondo sessista nei confronti di studentesse attive nel movimento antirazzista.

Le scuole situate nel polo scolastico Makallè vengono a questo punto presidiate costantemente da agenti digos, questa rimane ad oggi l’unica risposta educativa dei dirigenti scolastici nei confronti di tensioni che dalla società si riflettono nelle scuole.

Nel frattempo in tutto il paese si susseguono pestaggi, aggressioni e violenze nei confronti di omosessuali, cittadini stranieri ed attivisti di sinistra, la matrice è prevalentemente una: fascista. Per tutta l’estate si procede alla politica dei respingimenti in mare dei barconi carichi di migranti, entra in vigore il pacchetto sicurezza, centinaia di persone affogano in mare, la responsabilità è del governo italiano, in particolare del ministro degli interni leghista Maroni. Nella città di Reggio Emilia, travolta da una crisi economica senza precedenti, si tenta inutilmente di togliere a suon di ordinanze l’agibilità politica dei movimenti antirazzisti dalle piazze del centro storico. L’ordinanza verrà per ben tre volte sospesa.

Si registra nella notte tra il 23 ed il 24 ottobre una escalation: durante un attacchinaggio militanti di Blocco studentesco danneggiano le strutture del Laboratorio Sociale AQ16. Il giorno seguente, i primi attivisti del centro sociale giunti per aprire trovano vetri sfasciati, grondaie divelte, bottiglie fracassate e i materiale esposti nella bacheca dell’associazione Città Migrante strappati. La matrice è palesemente rivendicata nei manifesti di Blocco studentesco affissi sui muri.

Viene organizzata nel pomeriggio una conferenza stampa per denunciare pubblicamente l’aggressione. Nel giro di poche ore giungono sul posto un centinaio di attivisti e simpatizzanti antifascisti. Si decide che la risposta non può solo essere quella della denuncia ma è importante dare un segnale forte. Un corteo di un centinaio di persone raggiunge la sede di Casa Pound per restituire un po’ del frutto della politica fascista seminata in città negli ultimi mesi, cioè: MERDA!

Nella nostra città si respira da troppi mesi aria pesante intrisa di paura, odio e razzismo accompagnata dall’ascesa di forze politiche xenofobe come la Lega Nord e la nascita di gruppi neofascisti come Casa Pound. Si sta facendo di tutto per infangare la memoria antifascista della nostra provincia partendo da un pericoloso revisionismo storico della Resistenza Partigiana fino ad arrivare all’erosione dei più elementari diritti del lavoro e di cittadinanza. Imprenditori politici della paura stanno ipotecando il futuro della nostra città creando muri ed apartheid che altro non faranno che alimentare la spirale dell’insicurezza e della violenza.

Diamo un segnale forte e chiaro da parte di quella città che non accetta supinamente leggi fasciste come il pacchetto sicurezza ed è disposta a disobbedirle. Reclamiamo il diritto di vivere liberi in una città libera da ronde e bande nere.

FACCIAMOCI SENTIRE, LA MISURA È COLMA! GUAI A CHI CI TOCCA.

Manifestazione provinciale antifascista, REGGIO EMILIA
SABATO 7 NOVEMBRE, ORE 14.30
concentramento Porta Santa Croce
Arrivo presso il monumento ai caduti della Resistenza


Leggi il resoconto della manifestazione: Reggio Emilia è antifascista: 600 persone al corteo su globalproject

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[PT] 24/10 Corteo regionale antifascista per la liberazione dei compagni e contro la repressione

In seguito ai fatti di Domenica 11 Ottobre, facciamo appello a tutte le realtà antifasciste toscane a partecipare al corteo che si terrà a Pistoia, Sabato 24, per chiedere l’immediata liberazione dei tre compagni sequestrati dall’autorità giudiziaria pistoiese ed il ritiro delle denuncie a carico degli altri otto.

Denunciamo il comportamento ignobile della DIGOS di Pistoia che, senza alcuna giustificazione, ha da prima perquisito i locali dell’ex Circolo Primo Maggio non trovando alcuna prova dove stava svolgendosi un assemblea del nascente coordinamento toscano contro le ronde. In seguito ed in maniera ancora più arbitraria ha deciso di deportare tutti i partecipanti all’incontro in questura, per procedere ad una seconda identificazione (la prima era già avvenuta sul posto). Dopo 12 ore di sequestro tre compagni sono stati arrestati, ed altri 8 denunciati a piede libero.

E’ palese l’accanimento della questura pistoiese contro persone totalmente ed evidentemente estranee ai fatti, accanimento che sembra voler servire da monito a tutti coloro che decidono di auto-­organizzarsi per far fronte a delle emergenze sociali -in questo caso le ronde- alla repressione e alla fascistizzazione della società, che molti sembrano o vogliono non vedere.

Impossibile non notare poi, di come il concetto dei due pesi e due misure si sia palesato in questa vicenda: salta infatti subito all’occhio la mole di attestati di solidarietà giunti ai “fascisti del terzo millennio” ed al consigliere comunale del pdl che queste sedi frequenta, da parte di tutte le realtà “democratiche” cittadine, da destra e da sinistra, che a suo tempo tacquero o si dimostrarono “timide” nel portare solidarietà al compagno ferito in un aggressione di stampo fascista il 13 Dicembre 2008.

Alessandro, Elisabetta ed Alessandro LIBERI SUBITO!

Per la loro immediata liberazione, per la cancellazione delle denunce, per ribadire che la repressione non fermerà tutti coloro che non accettano di subire passivamente la violenza del sistema,in solidarietà ai compagni massesi sotto processo per la vicenda delle ronde popolari antifasciste ed antirazziste, per la chiusura dei covi nazifascisti, contro la criminalizzazione dell’antifascismo militante.

Sabato 24 Ottobre 2009

Corteo regionale antifascista per la liberazione dei compagni e contro la repressione.

Concentramento ore 16:00 presso la Stazione di Pistoia.

Info ed adesioni: raf-pt@canaglie.org

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Flash mob dell’Onda contro Blocco Studentesco

(da Zic.it) Oggi pomeriggio Sinistra Universitaria (emanazione del PD)  ha invitato il giornalista Marco Travaglio  ad un’iniziativa pubblica. Come risposta Blocco Studentesco
(emanazione dell’associazione neofascista Casapound) ha tappezzato la
zona universitaria di manifesti in cui accusa Travaglio di aver taciuto
“la verità” sui fatti di Piazza Navona del 29 ottobre 2008, quando diversi attivisti del Blocco attaccarono
una manifestazione dell’Onda. Nonostante il numero cospicuo di
testimoni che assistettero ai fatti e l’evidenza di numerosi video
diffusi in rete, i neofascisti continuano a reclamare di essere stati
aggrediti, e non aggressori.

E sono proprio gli universitari dell’Onda, attivatisi con un giro di
passa-parola e sms, ad aver dato nel pomeriggio risposta pubblica alla
provocazione fascista, riunendosi in diverse decine in Piazza Verdi per
dare vita ad un momento di comunicazione e contro-attacchinaggio in via
Zamboni e dintorni, ancora in corso mentre stiamo scrivendo.

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Pugno a migrante fermato, polizia intimidisce testimone

(da Zic.it) Minacciata di essere condotta in Questura una ragazza che aveva assistito ai fatti

Nei
pressi dell’entrata dei giardini Fava di via Milazzo, intorno alle
22.30 di lunedì, agenti delle forze avrebbero agito brutalmente
nell’arresto di un ragazzo migrante. A raccontarlo è una testimone, che
ha denunciato il fatto lunedì notte in un messaggio sulla mailing list
dell’Onda universitaria, e che preferisce rimanere anoni

Siamo riusciti a contattare la ragazza.

«Appena arrivata mi hanno messa in mezzo», ci ha raccontato
riferendosi agli agenti, alcuni in divisa e altri in borghese, che al
suo tentativo di chiedere in inglese al giovane il proprio nome
l’avrebbero subito apostrofata:  «Chi sei? Un avvocato? Una
giornalista? Se vuoi denunciarmi accompagnaci in Questura!». Davanti a
lei il ragazzo, ammanettato, sarebbe stato spinto in macchina, colpito
prima con un pugno e poi spinto violentemente contro lo schienale. 
Successivamente, un agente avrebbe avuto toni più concilianti,
rifiutando di fornire il nome dell’arrestato e spiegandole: «E’ una
persona pericolosa, uno spacciatore di eroina, noi siamo qui per
salvaguardare la sicurezza di tutti». Dopo l’identificazione della
testimone, le volanti si sarebbero allontanate con il presunto pusher.

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[RA] 24/10 Corteo contro il pacchetto sicurezza

C’E’ UN VIRUS IN CITTA’ !

TRE GIORNI DI CONTAMINAZIONE E AUTOGESTIONE

Sabato 24 parata antiPACCHETTO SICUREZZA

ore 16.00 p.zza s. francesco Ravenna

Nell’ultimo anno di teatro mediatico è stata messa in scena la pantomima della sicurezza! L’intenzione è quella che caratterizza ogni periodo di crisi economica: distogliere gli individui dai problemi reali creando una situazione di emergenza attraverso la paura derivata dall’identificazione di un finto nemico.

Questa volta è toccato ai migranti, prime vittime del “pacchetto sicurezza”, ultimo provvedimento in materia di immigrazione e controllo sociale che prevede come norma portante l’introduzione del reato di clandestinità con pene fino ai sei anni di reclusione associate ad una tassa di 200 euro da allegare alla richiesta di permesso di soggiorno.

Una disposizione che rievoca le leggi razziali andando a punire lo straniero in quanto tale, senza nessuna responsabilità ulteriore se non quella di cercar storia al di fuori del proprio territorio; spesso martoriato da guerre di conquista e sfruttamento di risorse da parte del mondo occidentale.

Viene modificato per criminale onestà il nome dei C.P.T costruiti dalla sinistra e rinominati da questo governo C.I.E. (centri di identificazione ed espulsione) che continuano ad essere dalla loro istituzione veri e propri lager.

La logica del nemico che introduce il reato di clandestinità è bandiera di un provvedimento ben più ampio caratterizzato da logiche di controllo e restrizioni più radicate:

– Maggior potere ai sindaci (nuovi “ufficiali del governo” con poteri di polizia giudiziaria), lo abbiamo visto quest’estate con la caccia all’ uomo sulle spiagge, i venditori che scappavano come potevano per garantirsi la libertà e gli spicci per tirar a vivere; lo abbiamo visto con gli sgomberi di case occupate, di campi rom, gia vittime di attacchi incendiari da parte dei soliti ignoti; le ronde per le strade; la caccia ai “viados” e le ordinanze antidegrado che riducono le strade a vuoti labirinti inanimati.

– Utilizzo di militari nelle strade per il controllo del territorio, li abbiamo visti l’anno scorso proteggere le discariche da uomini e donne arrabbiati per le malattie, la puzza e l’inquinamento; li abbiamo visti pattugliare i mercati e le strade come in tempo di guerra ; li abbiamo visti anni fa ( ’77 ) a Bologna di fronte alle università; li abbiamo visti in Tv conquistare terre e sparare.

– Utilizzo di arresti per svariati motivi: oltraggio a pubblico ufficiale (fino a sei anni) , rifiuto esibizione del documento d’identità (fino ad un anno e 2000e di multa)….

Per contrastare una realtà di allarmi e finzione sociale occorre ricreare aggregazione e solidarietà, individuare i problemi reali: dallo sfruttamento sul posto di lavoro, alle guerre , al sistema scuola sempre più asservito a logiche di mercato, alla liberazione dalla produzione e dal consumo superfluo , alla riconquista di luoghi di aggregazione partendo dalle strade e dal quotidiano.

LO SPETTACOLO DELLA SICUREZZA E’ IN UN TEATRO PER POCHI RICCHI. NOI PREFERIAMO CALARGLI IL SIPARIO, RISCHIANDO ALL’ARIA APERTA UN FUTURO DIVERSO.

CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO SPARTACO-RAVENNA


3GIORNI DI CONTAMINAZIONE E AUTOGESTIONE

VENERDì 23 OTTOBRE C.S.A. SPARTACO

dalle 15.00 free skating

dalle 17.00 inizio

CONTEST DI SKATE…fino al collasso!

per i più contagiati ricchi premi.

SABATO 24 OTTOBRE

dalle 16.00 ritrovo in p.za  S. Francesco

PARATA ANTI PACCHETTO SICUREZZA

per le vie del centro porta rabbia e fantasia contro razzismo e autoritarismo

dalle 21.00 in poi C.S.A. SPARTACO

LINUX DAY PARTY+FESTA BELLAVITA

ELETTRO NIGHT-porta la tua bottiglia preferita e metti in comune

DOMENICA 25 OTTOBRE C.S.A. SPARTACO

dalle 15 in poi

CONTEST DI CUCINA VEGAN+LABORATORI APERTI

INIZIO CENA/VOTAZIONI ore 21.00

X PARTECIPARE

gara di cucina vegan

per partecipare occorre portarsi tutti gli ingredienti per preparare il proprio piatto e le pentole necessarie. spartaco fornisce fornelli, luce, acqua corrente, piatti e posate. sono ammessi solo alimenti vegan (NON di origine animale). si può partecipare con un primo O un secondo a discrezione. la gara è a coppie per cui accoppiati! gni coppia può preparare una singola pietanza. la giuria è composta da tutti i partecipanti e gli avventori. la chiusura delle iscrizioni è alle 16.00. le pietanze dovranno essere pronte per ora di cena. si consiglia di preparare una quantità sufficiente perchè tutti possano assaggiarla. (chi non assaggia non vota e la media cala!!)

GIURIA POPOLARE COMPOSTA DAI PIU’ GOLOSI AVVENTORI!

CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO SPARTACO
VIA CHIAVICA ROMEA 88 RAVENNA

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