Staffetta

Sono passati tre anni da quando un autoconvocato gruppo
di antifascisti scese in strada, il 2 dicembre 2006, per contrastare
una manifestazione di Forza Nuova. Nei giorni successivi ci costituimmo
in Assemblea Antifascista Permanente
, per cercare di dare continuità a
un percorso di mobilitazione sociale contro il pericolo fascista e
razzista, che si manifestasse nelle attività delle formazioni di
estrema destra o nell’intolleranza di chi governa.

Ci ha mosso anche la consapevolezza dell’insufficienza del solo
approccio antifascista militante
, inadeguato di fronte a una deriva
culturale che pone la paura verso tutte le diversità come forma
aggressiva di collante sociale e risposta a condizioni di vita sempre
più precarie.

Abbiamo sempre ritenuto inefficace, infatti, una concezione
avanguardistica dell’antifascismo. Anzi, l’antifascismo è una pratica
quotidiana
che ha successo laddove l’antifascista con la sua presenza
nei quartieri, nelle lotte per la casa, il lavoro, la salute, la
libertà di tutte/i, riesca a creare un tessuto politico e sociale che
sappia respingere la presenza fascista
senza bisogno che ciò sia ogni
volta onere o responsabilità di un gruppo ristretto di militanti.


Di qui la scelta di agire un lavoro «permanente» di contrasto a partire
dal territorio: sul piano militante, ma anche su quello sociale,
culturale, informativo,
con un’opera molteplice di sensibilizzazione,
creando reti trasversali di lotta e solidarietà, rivendicando una
battaglia pubblica per la libertà e l’eguaglianza sociale, antifascista
antirazzista e antisessista
.

In tre anni l’AAP ha svolto un’azione continuativa articolata sul
monitoraggio delle attività neofasciste e sulla controinformazione, con
presidi e feste nei quartieri, convegni, presentazioni di libri,
performance, manifestazioni, mobilitandosi sempre contro ogni presa di
parola pubblica dei neofascisti.

Di contro, pur dialogando e collaborando di volta in volta con
diverse realtà antifasciste bolognesi, non siamo mai davvero diventati
l’assemblea popolare a cui aspiravamo
, e neppure nei fatti una rete
cittadina trasversale al movimento e all’associazionismo: da tempo
ormai non potevamo che riconoscerci come un gruppo «minore» di
dibattito, d’inchiesta e d’iniziativa.


Abbiamo dunque deciso, riuniti convivialmente al Circolo Berneri
domenica 10 gennaio, che sia giunto il tempo di chiudere questa
esperienza.

Crediamo sia un gesto di chiarezza e onestà mettere un punto e a capo
allorché un percorso di autorganizzazione sociale non costituisca più
una efficace risposta al problema per cui è nato.

Siamo però tutte e tutti convinti che non sia da disperdere
quanto di importante abbiamo saputo costruire
in questi anni, né si
debba porre fine a un lavoro culturale e di controinformazione ancora
vivo e fertile.

Nessun rimpianto, nessun nodo alla gola: l’Assemblea Antifascista
Permanente, responsabilmente e serenamente, si scioglie. E passa il
testimone…

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One Response to Staffetta

  1. Q says:

    mi mancherete. ci siamo divertiti assieme :'(

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