[FI] Sab 7 nov h.16: manifestazione in Piazza San Marco


Riceviamo e pubblichiamo solidali il comunicato della Rete dei Comunisti in merito alle perquisizioni e agli arresti ingiustificati che in Toscana colpiscono la mobilitazione antifascista e anticapitalista.

Come scriveva fin dal 1922 Luigi Fabbri nella Controrivoluzione preventiva. Saggio sul fascismo (di cui è imminente la ripubblicazione a cura dell’AAP): «La lotta contro il fascismo non può essere fatta in modo efficace che colpendolo attraverso le istituzioni politiche ed economiche, da cui emana e da cui trae alimento […]. Il fascismo è un ramo del grande tronco statale-capitalistico, od una filiazione di esso. Combattere il fascismo lasciando indisturbato il suo perenne generatore, ed anzi illudersi di trovare in questo un difensore contro quello, significa continuare ad aver sempre sulle spalle, ogni giorno più pesanti ed oppressivi, e l’uno e l’altro […]. La borghesia ha imparato il modo di servirsi di quest’arma; e se il proletariato non gliene toglie la voglia, dimostrandole coi fatti che sa spezzargliela nelle mani, essa anche se per ora la deponesse, tornerà ad impugnarla alla prima occasione».

COMUNICATO DELLA RETE DEI COMUNISTI

LIBERTÀ PER MANNU E PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI
PIENA SOLIDARIETÀ AGLI ANTIFASCISTI PERQUISITI A FIRENZE

LA LOTTA AL FASCISMO, OGGI COME IERI, È UNO DEI FRONTI DELLA PIÙ GENERALE LOTTA ANTICAPITALISTA.

Le perquisizioni di questa mattina in numerose abitazioni di compagni e compagne di Firenze, il fermo e l’arresto di uno di essi, sono un nuovo tassello di un disegno teso a criminalizzare i militanti e le organizzazioni impegnate nella resistenza contro le politiche reazionarie ed antipopolari messe in campo dai vari esecutivi susseguitisi in questi anni alla guida del governo del paese.

L’arresto di Firenze segue quelli di Pistoia, portando così a quattro gli antifascisti incarcerati in Toscana nel giro di poche settimane.

Nel vivo di una grave crisi sistemica che scuote alle fondamenta il capitalismo, i fascisti tornano così a svolgere un ruolo per loro costituente, quello della provocazione e dell’infiltrazione all’interno delle contraddizioni sociali provocate dai loro stessi finanziatori: negli anni ’20 del secolo scorso gli agrari e gli industriali, oggi il reticolo di interessi che lega il grande capitale speculativo e massmediatico (di cui Berlusconi è uno dei massimi rappresentanti) con quello delle piccole e medie imprese (rappresentate dalla Lega Nord). Dove altrimenti gruppi come Forza Nuova e Casa Pound troverebbero i finanziamenti per le loro costose attività?

L’antifascismo si sta trasformando così in uno dei “fronti caldi” del più generale conflitto di classe in atto nel paese, rispetto al quale tutti i sinceri democratici, gli antifascisti ed i comunisti non retrocederanno di un millimetro.

La pesantezza delle imputazioni e delle aggravanti a giustificazione dell’arresto di Firenze, così come l’inconsistenza delle motivazioni che costringono in cattività gli altri tre compagni arrestati a Pistoia, dovrebbero far riflettere sul livello di arretramento dei diritti democratici nel nostro paese, ben oltre i livelli di guardia minimi di quello Stato di Diritto tanto decantato come valore universale delle cosiddette “democrazie occidentali”.

La crisi economica investe tutti gli ambiti delle relazioni sociali, mostrando quotidianamente tutta la ferocia e l’irrazionalità del sistema capitalistico. I fascisti sono uno strumento di questo sistema, per questo vanno combattuti, ieri come oggi, con la massima determinazione.

SABATO 7 NOVEMBRE LA RETE DEI COMUNISTI SARÀ A FIRENZE, PIAZZA SAN MARCO ORE 16.00 ALLA MANIFESTAZIONE PER LA LIBERAZIONE DI MANNU E DI TUTTI GLI ANTIFASCISTI, IN SOLIDARIETÀ AI PERQUISITI

rete dei comunisti
www.contropiano.org

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