Cattonazisti a Trento


Quale “cultura” ripugnante e infame sia propagandata da organizzazioni e partiti di destra è ormai sotto gli occhi di tutti. Eccone un esempio tra i tanti:

Elezioni a Trento: slogan nazisti sul sito del candidato di Fiamma Tricolore

(dal Messaggero)

TRENTO (3 ottobre) – Documenti, foto e video inneggianti a Mussolini e alla Hitlerjugend, invettive dal sapore antisemita e foto di Padre Pio. Si presenta così il blog di Aldo Valentini, commerciante 35enne di Sopramonte di Trento e candidato con Fiamma Tricolore alle elezioni provinciali del 26 ottobre.

«Gli ebrei sono nemici di Dio e nemici della nostra santa religione, san padre Pio» è il messaggio che dà il benvenuto sul blog. E poi tante altre chicche per neonazisti: il link a Bandiera Nera, l’invito a votare Fiamma Tricolore sotto lo slogan "Vincere e vinceremo", documenti sul fascismo, sul nazismo, su presunti "complotti sionisti e giudaico-massonici" e contro la Giornata della Memoria. Ma c’è anche spazio per i miracoli di Padre Pio e per le apparizioni della Madonna.

Aldo Valentini appoggia il candidato presidente alla provincia Sergio Divina della Lega Nord.

Posted in Generale | 1 Comment

L’antifascismo dei fascisti


Riguardo le mascherate orwelliane di Alleanza Nazionale è uscito un articolo acuto e documentato su “Umanità Nova” n. 34 del 26 ottobre 2008: L’antifascismo dei fascisti.

Ne riportiamo solo la conclusione invitando a leggere il testo integrale:

«Per smascherare l’antifascismo di facciata del leader di Alleanza Nazionale, risulta perciò decisivo che alla difesa della memoria dell’antifascismo si accompagni una conseguente azione contro le continue aggressioni nazifasciste, ma anche contro ogni forma di discriminazione (razzista, omofoba, sessista, classista). La necessità, in altre parole, di una pratica antifascista determinata, coerente e connessa all’opposizione sociale».

Posted in Generale | Comments Off on L’antifascismo dei fascisti

Il sadismo vendicativo del potere


Ecco gli illuminati consigli del presidente Cossiga al ministro Maroni in una recente intervista:

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno […]. Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

Francesco Cossiga, come ministro dell’Interno negli anni 1976-78, comandò una guerra spietata alle mobilitazioni studentesche e il suo nome resta legato agli eventi più oscuri e tragici della prima Repubblica, tutt’ora coperti da un impenetrabile muro di silenzi e di omertà: l’organizzazione segreta Gladio (di cui non è mai stato chiarito il rapporto con la strategia della tensione e le bombe fasciste), la loggia massonica P2, gli omicidi di studenti come Giorgiana Masi e Francesco Lorusso per mano della polizia.

Inoltre, da alcuni anni a questa parte – e con crescente, ossessiva insistenza – il presidente Cossiga si affanna a sostenere che la strage neofascista del 2 agosto sarebbe da attribuirsi a una fantomatica “pista palestinese”. Cossiga, che nel 1980 era Presidente del Consiglio dei Ministri e dunque in stretti rapporti con i Servizi segreti, sembra proseguire in questo modo quell’opera di depistaggi e bugie che ha segnato l’attività di tali Servizi.

Comunque, in questa sua intervista c’è tutto il sadismo vendicativo del potere. Il sadismo poliziesco che abbiamo subìto per le strade di Genova nel 2001. Il sadismo cileno di Bolzaneto. La “macelleria messicana” della Diaz. Le continue violenze razziste degli apparati statali. È un mondo vecchio e fascista che sogna di vendicarsi su chi è giovane e intende cambiare le cose: «picchiare a sangue […] le maestre ragazzine», ecco i pensieri di uno statista decrepito.

Intanto, a più di due anni di distanza dai fatti dell’11marzo, il 13 Novembre 2008 avrà inizio a Milano il processo di cassazione per i 15 compagni condannati a 4 anni di carcere per aver partecipato al corteo che tentò di impedire la sfilata di Fiamma tricolore. Ancora una vendetta contro chi contesta la violenza fascista.

Le vostre menzogne non ci ingannano. Le vostre violenze non si spezzeranno. Noi lo sappiamo: chi devasta e chi saccheggia è lo Stato.

Posted in Generale | Comments Off on Il sadismo vendicativo del potere

28/10 Assemblea pubblica verso il 7 Novembre

7 NOVEMBRE: UNA SCUOLA DI LIBERTÀ


“Ma che dobbiamo fare?”
“Oh!” il vecchio rispose “Dobbiamo imparare”.
“Imparare dai morti?”
“Si capisce. Da chi si può imparare se non da loro? Loro soltanto insegnano”.
“Imparare che cosa?” chiese Berta. “Cos’è che insegnano?”.
“Quello per cui” il vecchio disse “sono morti”.
Elio Vittorini, Uomini e no

Attenersi alle regole, agire come ci è richiesto, non sempre significa fare la cosa giusta. Ci sono stati uomini e donne che hanno rifiutato l’ordine costituito e hanno messo a rischio le loro vite per combattere il totalitarismo fascista. Così è stato a Bologna il 7 novembre 1944 quando nei pressi di Porta Lame fu combattuta una delle battaglie più significative tra nazifascisti e partigiani all’interno di un grande centro urbano europeo. A questi uomini, a queste donne noi dobbiamo qualcosa. Essi ci hanno insegnato che l’obbedienza non è una virtù e che la libertà dall’oppressione è una conquista che si rinnova ogni giorno. Tanto più oggi che gli eredi del fascismo spadroneggiano nei palazzi di governo e nelle strade.

Ma ci sono anche altri morti da cui oggi dobbiamo imparare: i morti sul lavoro, le donne picchiate e uccise tra le pareti domestiche, i migranti che annegano vicino alle coste italiane, i giovani brutalmente assassinati dai neofascisti e dai razzisti, coloro che si lasciano morire o si uccidono di fronte a una società sempre più ignorante, più chiusa, più ingiusta. Ognuno di loro ha combattuto la sua resistenza, ognuno di loro è morto per un gesto, un fremito, un desiderio di libertà.

Per questo il 7 novembre vogliamo ricordare la battaglia di Porta Lame, e non come una cosa del passato, ma come evento che rivive ogni giorno nelle nostre scelte, nel coraggio di rifiutare la violenza, il grigiore, la sopraffazione.

Per discutere e organizzarci,
per il 28 ottobre abbiamo convocato una
Assemblea cittadina alle ore 21
presso XM24 – Via Fioravanti, 24
bus 11 fermata Bolognese

XM24
AAP-Bologna

Posted in Generale | Comments Off on 28/10 Assemblea pubblica verso il 7 Novembre

Pesaro 25/10 Manifestazione antifascista


Quello che segue è il volantino della mobilitazione antifascista annunciata per sabato 25 ottobre a Pesaro:

Siamo un gruppo di ragazzi di Pesaro.
Siamo stati aggrediti da un gruppuscolo di fascisti.
Sono sempre loro, che da 3 anni infestano la nostra provincia, con la loro violenza verso chi non rientra nei loro canoni, verso il “diverso”.
Il diverso è l’immigrato, lo straniero, l’omosessuale. Chi ha la maglietta di un colore sbagliato. O chi come noi ha i capelli troppo lunghi o colorati, i dread da rasta o i pantaloni larghi.

Vi chiediamo di scendere in piazza con noi per dire BASTA! Per dire che Pesaro non è la loro città. Che anche voi non riuscite a sopportare più quest’ondata di razzismo, di omofobia, di intolleranza.

Sabato 25 Ottobre
dalle ore 15
Manifestazione antifascista in Piazza Del Popolo, a Pesaro

Vogliamo che sia una giornata di festa, in una città più libera, aperta e indignata. Che ognuno porti la propria voce. Per questo saremo insieme a tante associazioni, per dare un’idea del mondo che vogliamo. Ci saranno la giocoleria e il teatro di strada. Saremo insieme ai cittadini dei nostri quartieri, alle tante realtà che ci vorranno portare la loro solidarietà. Fermatevi un attimo con noi. Guardate cosa hanno fatto. E cosa stanno facendo ancora. Perché ognuno di noi è, a suo modo, “diverso”. Per questo, siamo tutti uguali.

…per dire ai fascisti che per la loro violenza e per la loro intolleranza, nella nostra città, non ci sarà mai posto…

Posted in Generale | Comments Off on Pesaro 25/10 Manifestazione antifascista

Ancora razzismo: prima le minacce poi gli attentati


Solidarietà ai migranti i cui negozi sono stati bruciati ieri a Bologna. Dopo i volantini di minaccia, i razzisti bolognesi mostrano di voler aprire un’infame guerra allo “straniero”. Crediamo che ciò non riguardi solo gli immigrati, ma tutti noi. È compito di noi tutti respingere ogni giorno la violenza crescente contro i “diversi”, gli “indisciplinati”, gli “indecorosi”, una violenza promossa dalle retoriche sulla “sicurezza” e praticata sia dalle istituzioni che da privati “cittadini”, con atti sempre più vergognosi. Fuori i razzisti dalla storia!

Un antirazzista ci segnala un Osservatorio sul razzismo in Italia. Queste iniziative di raccolta dati sono ottime e necessarie: gran parte degli atti razzisti non trova infatti spazio sui giornali o, al massimo, viene riferito in brevi trafiletti di cronaca locale, con uno spezzettamento del fenomeno che non lo rende percepibile nella sua inquietante interezza e nella sua incalzante continuità.

Comunicato del Coordinamento Migranti di Bologna.

Posted in Fascisti a Bologna e dintorni | Comments Off on Ancora razzismo: prima le minacce poi gli attentati

La scuola dei fascisti


Negli anni Venti il Partito comunista tedesco organizzava scioperi assieme al Partito nazionalsocialista. Poi, una volta preso il potere, i nazisti li fecero fuori e si lasciarono dietro solo cumuli di morti. Con chi propaganda una cultura gerarchica e violenta, nessuna “alleanza” è possibile, nessuna “infiltrazione” è accettabile, nessun “mimetismo” è tollerabile, nessun "dialogo" è utile.

È un fatto che la penetrazione in ambito scolastico avvenga per camuffamento. Oggi nelle scuole i giovani neofascisti non dichiarano la loro militanza, ma si presentano alle elezioni o per altre attività scolastiche come «gruppi apolitici». Al liceo classico Carducci di Milano un gruppo di giovani che si definiscono «di idee estremiste» si è fatto assegnare dalla scuola il compito di fare servizio d´ordine nelle assemblee. Che fossero «orgogliosamente fascisti» la scuola non poteva saperlo, se non per gli stemmi repubblichini della brigata nera Ettore Muti che hanno appuntati al giubbotto: ufficialmente si erano dichiarati «apolitici». E una volta occupata la posizione di potere come apolitici, spadroneggiano come fascisti.

Un’altra forma di camuffamento è quella che porta i fascisti a scimmiottare i movimenti di protesta sociale (introducendovi, solitamente, una spruzzata di veleno razzista). Ad Ancona Lotta Studentesca e Forza Nuova si sono accodati alla manifestazione-fiaccolata contro il decreto Gelmini, vestiti di nero in segno di lutto per rappresentare simbolicamente la morte della scuola pubblica (cioè, con una scusa, una decina di persone ha sfilato in camicia nera sventolando celtiche e tricolori). E la responsabile di FN ha dichiarato: «Mai come oggi una battaglia di questo tipo ha bisogno di un’unità che sacrifichi anche le diverse appartenenze e riesca a sintetizzare in un unico ‘edificio’ i vari mattoni che lo compongono. Da parte nostra non c’è nessuna preclusione. Siamo disposti a dibattere anche con nostri avversari storici» (dal “Corriere Adriatico” del 19/10).

Sappiamo bene di quale dibattito si tratti. Già il nazionalsocialismo si era camuffato da socialismo: sono lupi con la pelle dell’agnello. E intanto – per non smentirsi – a Bologna qualche fascistello sogna di manganellare gli studenti in lotta: «propongo manganellate ad oltranza contro gli occupanti» (vedi Indymedia ER). Non è un’idea originale: a Bologna è già stato fatto. Nella notte del 12 ottobre 2007 una squadraccia di fascisti entrò nel Liceo Artistico occupato con mazze da baseball ferendo alcuni studenti.

Il fascismo ha avuto sempre dei rapporti difficili con la scuola. Dove si insegna, si può anche imparare la libertà. Non è un caso che oggi si voglia svilire e costringere l’insegnamento scolastico in logiche autoritarie e razziste, con un ritorno al fascismo. Non ce la faranno. Questo è solo l’inizio.

Posted in Generale | Comments Off on La scuola dei fascisti

Volantini razzisti a Bologna


Bologna, 20 ottobre 2008. Non v’è dubbio che il razzismo sia un fenomeno diffuso anche a Bologna. Oggi c’è però un salto di qualità: sono stati trovati volantini con minacce razziste di fronte all’entrata di quattro negozi nel centro di Bologna gestiti da pakistani. Su tutti i volantini, identici tra loro, è stato scritto a computer: «Via dal nostro paese, bastardi stranieri» (vedi il “Resto del Carlino”). I volantini non erano firmati, ma qualcuno pare abbia riconosciuto gli spregevoli autori del gesto in militanti di Forza Nuova.

Posted in Fascisti a Bologna e dintorni | 2 Comments

I paradossi e l’ironia


Apprendiamo che, dopo gli strali di Alessandro Vigliani (CasaPound) e il fascicolo aperto contro di noi in questura, anche Gioventù Italiana Bologna (Giovanile de La Destra) si sdegna per «la vile mappatura della presenza fascista in città» e denuncia «una vera e propria istigazione alla violenza».

È quanto mai paradossale che fascisti – che, beninteso, rivendicano apertamente le proprie idee e pratiche fasciste – si lamentino del monitoraggio cui sarebbero sottoposti. Una pratica, questa, che vuole porre un argine alle violenze indiscriminate che negli ultimi mesi e anni hanno subito persone colpevoli solo di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato. Hanno qualcosa da nascondere i fascisti? e di cosa si lamentano mai? Proprio loro che nel corso di venti anni hanno creato e portato alla massima efficienza un sistema di repressione basato sulla schedatura di massa e che faceva leva sul terrore e sulla delazione. Sistema che è stato mantenuto dai governi democratici che dalla Liberazione si sono succeduti fino ad oggi. I fascisti sono gli inventori e gli assertori più fanatici delle schedature di massa, a loro si deve la creazione dell’OVRA, una organizzazione efferata di controllo delle menti e del libero agire. Chiunque vada in un archivio di stato può vedere con quale minuzia qualsiasi persona tacciata di essere sovversiva (leggi “democratica”) sia stata schedata. Il controllo cui ogni cittadino è oggi sottoposto ha la sua premessa storica nelle nefandezze spionistiche del regime di Mussolini. Che tacciano i fascisti e si vergognino anche solo all’aprire bocca.

Posted in Generale | Comments Off on I paradossi e l’ironia

Primi materiali della tre giorni LGBTIQ di Bologna


A conclusione della tre giorni LGBTIQ di Bologna gli organizzatori hanno promesso di far uscire al più presto – almeno in formato elettronico – gli atti del dibattito. Intanto su “Umanità Nova” è apparso l’intervento introduttivo alla prima sezione del convegno (perbenismo, normalizzazione delle identità, autocensura): La trappola della rispettabilità di Nicoletta Poidimani, un testo di grande interesse. Ne riproduciamo solo un brano (l’intero articolo è on line qui):

«Dopo le ultime elezioni politiche si è molto sentito parlare di "territorio" come luogo a cui tornare per agire i conflitti. Ma le soggettività femministe e lgt non hanno mai perso la consapevolezza che territori principali in cui si esplica il conflitto siano i corpi con i loro posizionamenti in relazione alle coordinate di genere, ‘razza’, classe, sessualità. Il corpo della donna picchiata dal marito fra le mura domestiche se non rimane rinchiuso all’interno dell’omertosa sfera familiare esprime una contraddizione irriducibile, così come il corpo del migrante morto in uno dei tanti cantieri edili in cui si lavora in condizioni di totale mancanza di sicurezza, il corpo della lesbica stuprata per "punizione", il corpo del/della rom rinchiuso in uno dei tanti campi "legali" circondato da filo spinato, i corpi di uomini donne e trans migranti reclusi/e (e, spesso, massacrati/e) nei cpt, il corpo del gay aggredito da squadracce omofobe, il corpo del giovane "afro-italiano" ucciso a sprangate per aver preso dei biscotti senza pagarli – solo per citarne alcuni. A tutti questi corpi viene negata visibilità perché nascondendoli si celano anche le contraddizioni laceranti che attraversano questa società. Ma noi dobbiamo rendere visibili le contraddizioni, dobbiamo farle emergere perché la rispettabilità mostri la sua faccia nascosta: la sottomissione/eliminazione dell’altro/a».

Comments Off on Primi materiali della tre giorni LGBTIQ di Bologna