[BO] Violenze nel CIE di via Mattei: presidio itinerante di protesta il 14 maggio


Mentre il capo del governo rivendica le nuove leggi razziali e una inesistente monoetnia italica, si moltiplicano i maltrattamenti e gli episodi di crudeltà nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione).

Anche nel CIE di Bologna, come documenta Scheggia, vi sono continue offese e violenze: vestiti strappati, botte, sberle, insulti. Una ragazza viene picchiata in infermeria da un “ispettore” in abiti civili, sviene ed è lasciata sul pavimento. Un ragazzo si fa male a un ginocchio, ma in infermeria non gli danno nessun medicinale nonostante le sue pressanti richieste. Al telefono i migranti dicono: “Qui non ci curano! Ci trattano come animali!”. Continue reading

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Il PD offre firme a CasaPound?

Campagna elettorale: Mazzanti dichiara alla stampa locale di aver rifiutato l’appoggio sottobanco dei democratici, interessati a indebolire Cazzola e Guazzaloca. Da Zic.it

Abbiamo appreso dal numero di martedì scorso di un giornale locale che Massimiliano Mazzanti, esponente di spicco della formazione neofascista CasaPound Italia Bologna e candidato alle elezioni comunali con la lista Destra per Bologna – Fiamma, ha dichiarato di aver rifiutato un offerta da parte di «esponenti del PD» di un numero imprecisato di firme per la presentazione della lista elettorale, proposta indecente che sarebbe stata avanzata «perchè ovviamente a loro conviene che ci siano più candidati a destra.»

Se ciò corrisponde a verità, non si può che constatare come il Partito Democratico non perda il vizio dei suoi predecessori, DS e Margherita, di aiutare liste nere per erodere voti alle coalizioni berlusconiane. Durante la campagna elettorale per le regionali del 2005 un caso simile, su scala nazionale, riguardò vari esponenti dei due partiti (ma anche dell’Italia dei Valori), finiti sotto indagine per aver autenticato in diversi casi firme false per Alternativa Sociale, il cartello paranazista tra Forza Nuova di Roberto Fiore, Azione Sociale di Alessandra Mussolini e il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher.
Per altro, a Bologna un passo falso i democratici lo avevano già fatto, allorché un loro giovane attivista di partito, poi spinto a chiedere scusa,  aveva avuto la bella idea di portare la propria solidarietà proprio ai sedicenti fascisti del terzo millennio di CPI, incalzati dagli antifascisti mentre cercavano un luogo dove presentare un libro elogiativa del terrorista nero Concutelli.

Suonano sempre più vuoti, quando non offensivi, i richiami all’antifascismo salmodiati a ogni 25 aprile e nelle ricorrenze più varie da esponenti di quello stesso PD che, per calcolo elettorale, arriva a dare forza e legittimità a formazioni neofasciste. Di liste nere a Bologna, sulla scheda elettorale del sette giugno, potrebbero essercene fino a cinque (oltre a Mazzanti, il prete fascista Don Giulio Tam per Forza Nuova, Michele Laganà per Bologna Futura, Anna Montella per La Destra, Stefano Morselli per Destra Federale). Degli aiutini democrats non si sentiva proprio la mancanza.

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[BO] Altre violenze nel CIE di via Mattei


Bologna, lunedì 4 maggio. Verso le 14.00 Raya, una delle ragazze rinchiuse nel CIE, entra in infermeria per chiedere dei medicinali. Lo fa senza chiedere il permesso, il che evidentemente irrita assai il personale presente che chiede l’intervento dell’ “ispettore”. Quest’ultimo losco individuo è un agente della polizia in borghese, ed è un ruolo che viene ricoperto ogni volta da uno diverso e non identificabile. Dentro li chiamano “la banda”, e fanno il bello e il cattivo tempo, intervenendo arbitrariamente in ogni situazione considerata “d’eccezione”. Sotto gli occhi impassibili degli operatori della Misericordia, che non intervengono in alcun modo, l’ispettore comincia a picchiare Raya e continua fino a lasciarla svenuta sul pavimento, piena di lividi e con i vestiti stracciati. E lì rimarrà, senza soccorso, fino a quando non troverà da sola le forze di rialzarsi e di raggiungere i suoi compagni nelle celle esterne, dove cominceranno a fare una battitura delle sbarre.

Vedi scheggia.


Roma, 7 maggio. Una donna tunisina di 44 anni, in Italia da quasi 30 anni, si è suicidata nel Cie di Ponte Galeria a Roma perché lo Stato voleva “rimpatriarla”. Il corpo, rende noto la Croce Rossa Italiana che gestisce il lager, è stato trovato questa mattina intorno alle 6.45.

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7 maggio 2009 a Roma: Cassazione del processo “San Paolo”


Ripubblichiamo il comunicato relativo alla conferenza stampa che si terrà il 6 maggio a Milano ed esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni di Dax. L’omicidio di Dax e le brutalità poliziesche nell’ospedale San Paolo sono per tutti una ferita ancora aperta.

Il Comitato per la verità e la giustizia sui fatti del San Paolo e l’Associazione Dax 16 Marzo 2003 convocano per mercoledì 6 maggio alle ore 11 una conferenza stampa presso l’ospedale San Paolo a Milano.

Interverrà Rosa Piro Cesare madre di Dax

Il 7 maggio 2009 a Roma, davanti alla Corte di Cassazione, si chiuderà il capitolo giudiziario relativo alla notte del 16 marzo 2003: la notte nera di Milano in cui all’omicidio di Davide Cesare, Dax, seguirono le brutali cariche di polizia e carabinieri contro gli amici e i compagni accorsi all’ospedale San Paolo.

Una vera e propria mattanza, fatta di pestaggi, insulti vergognosi, caccia all’uomo dentro le corsie del pronto soccorso che lasciò un bilancio di volti tumefatti, teste aperte, braccia e denti rotti, sommati alla tragica morte di Dax.

Le aberranti giustificazione del questore Boncoraglio (“Stavamo impedendo che i ragazzi portassero via la salma”) vennero avvallate dalla stampa, insieme al tentativo di trasformare l’omicidio politico in una “rissa tra balordi”, nel tentativo di far calare il silenzio su quella che fu, nei fatti, una piccola Diaz milanese.

Il capitolo giudiziario rappresenta un’altra ferita aperta. Le indagini, infatti, portarono alla sbarra quattro compagni e tre esponenti delle forze dell’ordine. La sentenza d’appello, emessa nel febbraio del 2008, ha confermato la condanna ad un anno ed otto mesi per due compagni e il risarcimento complessivo di oltre 100.000 euro. Ha inoltre portato alla piena assoluzione dei membri delle forze dell’ordine, che in primo grado avevano visto la condanna di un poliziotto a quattro mesi per abuso d’ufficio (ripreso da un video amatoriale mentre manganellava una persona a terra) e di un carabiniere a sette mesi per il possesso di una mazza da baseball (reato caduto in prescrizione).

Con l’avvicinarsi della chiusura del processo sui fatti del San Paolo, ribadiamo con ancora più forza la verità su quella notte nera. Sotto processo non ci sono solo i quattro compagni – che in caso di conferma vedrebbero le condanne diventare definitive – ma la memoria e il ricordo di un pezzo di storia di questa città, una ferita che non si può rimarginare.

Per informazioni www.daxresiste.org
Per contatti info at daxresiste pt org

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[BO] mer 6 mag h. 20.30: padroni e fascisti


Continuano le presentazioni di libri sulla storia e i crimini del nazifascismo all’Associazione marxista Politica e Classe. Questa volta il tema è quello del rapporto tra nazifascismo e grande capitale.

PADRONI E FASCISTI
mercoledì 6 maggio 2009 ore 20:30

Kurt Gossweiler: La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler. Chi furono i burattinai? Chi gli spianò la strada? (Zambon, Frankfurt 2009)

Interviene la curatrice del volume Adriana Chiaia

Le serate si tengono presso il Circolo di via Barbieri n. 95 (quartiere Bolognina).

Le presentazioni daranno l’opportunità per momenti di dibattito nel corso dei quali ragioneremo del passato e del presente dei movimenti fascisti, delle loro politiche colonialiste e razziste, degli appoggi forniti dai grandi industriali, delle responsabilità del revisionismo che tuttora consente che i fatti siano nascosti o travisati. E del riemergere, oggi, di raggruppamenti neofascisti e di politiche di discriminazione razziale e ingerenza militare in virtù di meccanismi e di interessi simili a quelli di un tempo.

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[BO] 10 maggio: Giornata dei Migranti


È confermata per il 10 maggio a Bologna la Quarta Giornata per i diritti e la libertà dei Migranti. L’iniziativa si colloca all’interno della campagna nazionale “Da Che Parte Stare”, verso la manifestazione nazionale del 23 maggio a Milano, contro il razzismo e contro la crisi.

La crisi non ci farà tacere
il razzismo non ci farà nascondere!

Domenica 10 maggio
Parco Caserme Rosse (Bus 27)
via Corticella 147/2 – Bologna

QUARTA GIORNATA DI FESTA
PER I DIRITTI E LA LIBERTÀ DEI MIGRANTI


Dalle ore 14 per tutto il pomeriggio musica, spettacoli, danze, suoni e sapori.

Alle 18, ASSEMBLEA PUBBLICA!
Lavoratori e lavoratrici, italiani e migranti,
prenderanno parola contro la crisi e il razzismo.

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Arditi del popolo


Ripubblichiamo da “Umanità nova” n. 16 del 26 aprile 2009 un quadro storico dell’esperienza degli Arditi del Popolo perché, come dicevano gli antichi, “la storia è maestra della vita” o, come si dice oggi, “chi non ha passato non ha futuro”.

Arditi del popolo

Fondati a Roma gli ultimi giorni di giugno del 1921 da una scissione dell’Associazione nazionale Arditi d’Italia, per iniziativa dell’anarchico Argo Secondari (ex tenente dei reparti d’assalto nella prima guerra mondiale), gli Arditi del popolo si proposero di opporsi manu militari alla violenza delle squadre fasciste. Dopo mesi di spedizioni punitive, le masse popolari colpite dallo squadrismo accolsero la loro nascita con entusiasmo. Il moltiplicarsi dei crimini fascisti, portarono le classi proletarie a vedere concretizzarsi nella nuova organizzazione quella volontà di riscossa che trasse origine soprattutto negli strati meno politicizzati della classe lavoratrice dal puro e semplice istinto di sopravvivenza. Continue reading

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Focus sull’estrema destra e la sua mutazione


Ripubblichiamo da infoaut.org un’analisi utile e puntuale sul neofascismo contemporaneo a cura della redazione di
“Informazione Antifascista”, rivista che ha appena pubblicato il n. 2 e propone un approfondimento sull’evoluzione dell’estrema destra in Italia. Per avviare un dibattito sulle trasformazioni del neofascismo c’è ora anche il forum del Festival delle culture antifasciste.


L’ESTREMA DESTRA NOSTRANA DENTRO LA CRISI
a cura della redazione di InfoAntifa

Siamo in una fase, anche in vista delle prossime elezioni europee, in cui le varie formazioni dell’estrema destra italiana stanno cercando di riorganizzarsi. Sicuramente è interessante sondare quali saranno le possibili alleanze che verranno stipulate in vista di questa scadenza: per ora Forza Nuova ha proposto un cartello elettorale alla Fiamma Tricolore, che a sua volta l’ha proposto alla Destra di Storace: questo con l’intenzione di superare lo sbarramento del 4%, grazie al quale sicuramente i due parlamentari europei dell’estrema destra ora in carica non verrebbero più riconfermati. Continue reading

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[BO] Forza Nuova in cerca di pubblicità


Noi riteniamo che l’antifascismo debba essere un’azione sociale, pubblica, a viso aperto, anche perché i neofascisti da sempre – oltre alla violenza – amano le menzogne e i travestimenti.

Due giorni fa, forse dopo aver visto la larga partecipazione alle quattro diverse iniziative “rosse” per il 25 aprile, un camerata di Forza Nuova, il trentenne brindisino S.G., ha inviato una mail al nostro indirizzo di posta elettronica fingendosi un fiero antifascista e un “compagno”:

Oggetto: appuntamenti
Data: Sun, 26 Apr 2009 12:12:14 +0200
Da: ***
A: <aap-bologna@riseup.net>

Ciao compagni,

desidero sapere se vi siete organizzati in occasione del convegno di mercoledì di FN a Bologna e quale sarà il vostro prossimo incontro.
Grazie per le info.

Ciao,
Stefano

Povera Forza Nuova, in cerca di un po’ di pubblicità elettorale!

La Lega ha già avuto il suo “attentato”, graditissimo a Roberto Castelli che, intervistato sui giornali, lo ha addirittura definito un «segnale positivo».

CasaPound si è ritrovata nella merda e subito ha impiccato il solito manichino nella redazione del “Carlino”.

Per far colpo, i due consueti militanti di Gioventù italiana – nella notte del 25 aprile – non solo hanno deliberato in un volantino che la CGIL «non debba partecipare alla festa del 1° maggio», ma caldeggiano italiche vendette: «Verrà il giorno in cui anche alla casta sindacale sarà presentato il conto da pagare. Di vite, di dignità. Quel giorno saranno aboliti i lucratori rossi, sanguisuga di persone…».

Tutti si danno da fare mentendo e minacciando, e don Tam, a parte il saluto hitleriano, non sa far altro che biascicare litanie contro «l’invasione islamica e i perfidi giudei».

Questa gente è una vergogna per la loro patria, e l’Hotel Europa (1, 2) – adiacente alla Stazione di Bologna – andrà spostato in un altro luogo perché ospita troppi personaggi che, come Roberto Fiore, hanno fatto parte di quell’ambiente neofascista da cui scaturì la “strategia della tensione”, le bombe nelle piazze e la strage del 2 agosto 1980.

Bologna non dimentica.

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Lettera al cardinale Caffarra


Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera aperta delle compagne e dei compagni del centro sociale TPO di Bologna.

Lettera al cardinale Caffarra

e p. c. a tutt* i cittadin* che non hanno smesso di pensare, organi di stampa

Chi le scrive è una comunità di uomini e di donne che quotidianamente si impegnano a rendere Bologna un crocevia culturale e sociale, un moderno laboratorio, sempre aperto, di vite, esperienze e sogni. Vogliamo una città che accolga le diversità come ricchezza e con serenità, con la disponibilità ad apprendere e la volontà di condividere.

Insomma, per noi, libertà e dignità, cittadinanza e diritto ad esistere spettano ad ogni uomo o donna, senza distinzione alcuna. Il razzismo, il fascismo, l’omofobia ed il sessismo sono, per noi, teorie e pratiche pericolose dalle quali bonificarci.

Avviene, invece, che qualcuno si sia messo in testa che la cittadinanza debba essere appannaggio di poche e ben selezionate esistenze, quelle bianche, maschili, cattoliche.

Domani in Hotel Europa e con l’ausilio di un dirigente del Fronte Nazionale di Le Pen, Forza Nuova presenta il candidato sindaco don Giulio Tam, un uomo di fede che sposa pubblicamente le tesi dell’odio, facendone propaganda.

Parliamo di un partito la cui sede di Bologna è frequentata da iscritti che sono accusati di pesanti reati perpetuati in nome di un credo politico che si rifà ai valori che negano costantemente e con veemenza l’esistenza delle diversità.

Scriviamo per informarla di questo, cardinale Caffarra. E per dirle che ci sembra vergognoso il silenzio ora, dopo aver parlato, di molte cose e molto frequentemente, in passato.

Non crede di doversi esprimere e dissociarsi da un membro della propria istituzione religiosa che si è così espresso nel recente passato?

«La mia tonaca? Una camicia nera taglia XXL», «E adesso per gli islamici / adesso arriva il bello / Rosario e manganello! / Rosario e manganello!»,  «Aggredire un nemico che cerca di distruggerci», «È il rosario quella mitragliatrice da 50 colpi per respingere questa civiltà», «Giusto nutrire dubbi sull’Olocausto».

Saluti.

I compagni e le compagne del TPO.

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