7 maggio 2009 a Roma: Cassazione del processo “San Paolo”


Ripubblichiamo il comunicato relativo alla conferenza stampa che si terrà il 6 maggio a Milano ed esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni di Dax. L’omicidio di Dax e le brutalità poliziesche nell’ospedale San Paolo sono per tutti una ferita ancora aperta.

Il Comitato per la verità e la giustizia sui fatti del San Paolo e l’Associazione Dax 16 Marzo 2003 convocano per mercoledì 6 maggio alle ore 11 una conferenza stampa presso l’ospedale San Paolo a Milano.

Interverrà Rosa Piro Cesare madre di Dax

Il 7 maggio 2009 a Roma, davanti alla Corte di Cassazione, si chiuderà il capitolo giudiziario relativo alla notte del 16 marzo 2003: la notte nera di Milano in cui all’omicidio di Davide Cesare, Dax, seguirono le brutali cariche di polizia e carabinieri contro gli amici e i compagni accorsi all’ospedale San Paolo.

Una vera e propria mattanza, fatta di pestaggi, insulti vergognosi, caccia all’uomo dentro le corsie del pronto soccorso che lasciò un bilancio di volti tumefatti, teste aperte, braccia e denti rotti, sommati alla tragica morte di Dax.

Le aberranti giustificazione del questore Boncoraglio (“Stavamo impedendo che i ragazzi portassero via la salma”) vennero avvallate dalla stampa, insieme al tentativo di trasformare l’omicidio politico in una “rissa tra balordi”, nel tentativo di far calare il silenzio su quella che fu, nei fatti, una piccola Diaz milanese.

Il capitolo giudiziario rappresenta un’altra ferita aperta. Le indagini, infatti, portarono alla sbarra quattro compagni e tre esponenti delle forze dell’ordine. La sentenza d’appello, emessa nel febbraio del 2008, ha confermato la condanna ad un anno ed otto mesi per due compagni e il risarcimento complessivo di oltre 100.000 euro. Ha inoltre portato alla piena assoluzione dei membri delle forze dell’ordine, che in primo grado avevano visto la condanna di un poliziotto a quattro mesi per abuso d’ufficio (ripreso da un video amatoriale mentre manganellava una persona a terra) e di un carabiniere a sette mesi per il possesso di una mazza da baseball (reato caduto in prescrizione).

Con l’avvicinarsi della chiusura del processo sui fatti del San Paolo, ribadiamo con ancora più forza la verità su quella notte nera. Sotto processo non ci sono solo i quattro compagni – che in caso di conferma vedrebbero le condanne diventare definitive – ma la memoria e il ricordo di un pezzo di storia di questa città, una ferita che non si può rimarginare.

Per informazioni www.daxresiste.org
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