(ER) BOLOGNA. FORZA NUOVA MOBILITA L’UOMO DI LE PEN PER PADRE TAM – MERCOLEDÌ SIMPOSIO ANTI-ISLAM CON LA TOCNAYE E SEGRETARIO FIORE
I colonnelli di Forza Nuova calano (ancora una volta) su Bologna. Quattro giorni dopo le celebrazioni del 25 aprile, mercoledì sera, dalle 21, l’Hotel Europa di via Boldrini ospiterà infatti il convegno «Islam alla conquista d’Europa: immigrazione e questione Turchia».
Per l’occasione, pubblicizzata sul sito della sezione bolognese di Forza Nuova, la formazione di estrema destra ha mobilitato il segretario nazionale ed europarlamentare Roberto Fiore, accanto al vicesegretario e candidato alla presidenza della Provincia Gianni Correggiari, e a don Giulio Maria Tam, in lizza per la poltrona di sindaco. Con l’aggiunta di un ospite d’eccezione: Thibaut de la Tocnaye, membro del Comitato centrale e responsabile nazionale del Programma del Front National. In altre parole, uomo di peso nell’organigramma del partito ultranazionalista francese fondato da Jean-Marie Le Pen (che, prima del tracollo alle elezioni del 2007, alle presidenziali del 2002 sorprese l’Europa, sfondando il muro del 16% e costringendo al ballottaggio Jacques Chirac).
Facile prevedere i toni del simposio. Del resto, qualche settimana fa, alla presentazione ufficiale della candidatura a sindaco, Don Tam ha sparato ad alzo zero sul rischio che la penetrazione islamica in città e la probabile nuova moschea trasformino Bologna in una fotocopia di Marsiglia, ombelico francese dell’immigrazione maghrebina, ridotta secondo il sacerdote a succursale dell’Africa.
L’ultima marcia su Bologna di Forza Nuova risale al giugno 2007. Alla testa di un corteo (autorizzato dalla Questura) che attraversò le vie del centro storico per inneggiare contro la moschea, anche quella sera sfilò il segretario Fiore. Torna protagonista anche l’hotel Europa, sede, un anno prima, di un altro appuntamento neofascista, organizzato dalla Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli.
A questo punto resterà da annotare la probabilissima risposta della galassia movimentista. Nel 2007 Valerio Monteventi (oggi candidato a sindaco di Bologna città liberà) reagì imbastendo una contro-manifestazione. Una settimana fa, invece, gli attivisti del Tpo e dell’Onda hanno lanciato l’allarme sul «silenzio delle istituzioni» locali sui volti dell’ultradestra (oltre a Don Tam corrono anche Massimiliano Mazzanti, della Destra per Bologna-Fiamma, e l’ex missino Stefano Morselli) in ballo per Palazzo d’Accursio.
AGENZIA DIRE
Una “domanda da 100 pistole”:
Chi fu che disse: a Bologna ci vuole un sindaco come quello di Colonia, il quale ha evitato un raduno nazi invitando i cittadini a scendere in piazza?