[PT] Dopo il finto vittimismo, scatta la “fase 2”


Come di regola, dopo il finto vittimismo ufficiale, i neofascisti passano sempre alla “fase 2”, quella ufficiosa e coperta delle intimidazioni, delle minacce, delle aggressioni. Così accade ora a Pistoia. Nel ripubblicare il comunicato del Coordinamento antifascista antirazzista toscano, esprimiamo la nostra solidarietà contro le montature giudiziarie e le intimidazioni neofasciste di cui sono bersaglio gli antifascisti in giro per l’Italia.

da: roma.indymedia.org

“Ginetti, infame, per te ci son le lame”, questo è l’avvertimento fascista comparso su un muro vicino alla casa di Antonio Ginetti, antifascista pistoiese.

Lo stesso avvertimento lanciato anche contro un altro antifascista pistoiese, Cristian Boeri, e contro i lavoratori del call center Answers, che occupano l’azienda per difendere il loro lavoro. Stessi avvertimenti, stesse minacce di chiara marca fascista sono lanciate nello stesso tempo contro gli antifascisti e contro i lavoratori in lotta nella provincia di Pistoia

Non si tratta di un avvertimento anonimo, perché, anche se non firmato, ha una paternità certa, che è quella del giro fascista che fa capo agli ambienti di Forza Nuova, del PDL e di Casa Pound.

I quali, dopo aver finto di essere povere vittime dell’irruzione dell’11 ottobre, passano adesso a mettere a frutto la solidarietà che inaspettatamente hanno loro espresso, con generosità degna di miglior causa, istituzioni, partiti e associazioni democratiche.

E lo fanno nel modo più vigliacco, mostrando di essere lupi e non agnelli e promettendo le “lame” a chi a Pistoia non si arrende al fascismo squadrista e alla fascistizzazione di matrice governativa.

A viso aperto, diciamo che chi minaccia Ginetti, Boeri e i lavoratori in lotta, minaccia tutti noi, tutti i democratici e gli antifascisti. E che deve fare i conti con tutti noi, decisi a collocarci a fianco delle persone minacciate e, insieme, a fianco dell’antifascista fiorentino e dei sette antifascisti privati della loro libertà in seguito all’“irruzione” di Casa Pound, di cui sono totalmente innocenti, vittime come sono di una montatura poliziesca e giudiziaria.

È quindi urgente e doverosa una presa di posizione delle forze democratiche antifasciste, le stesse che espressero solidarietà a Casa Pound attribuendole una immeritata patente democratica lo scorso 12 Ottobre.

15-11-2009
Il coordinamento antifascista antirazzista toscano

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