Santanstronzate


Mentre i “nostri ragazzi” esportano democrazia, la sciura Santanché va a strappare i burqa e i foulard alla festa di fine Ramadam… Non è forse anche questa violenza contro le donne?

Provate a immaginarvi cosa sarebbe successo se un migrante avesse cercato di strappare il crocefisso a qualche italico/a che si recava alla messa di Natale o il velo a una qualche anziana signora.

Secondo Mazzetta, «il precedente è degno di nota, e autorizza qualunque cittadino italiano a protestare davanti alle chiese e a interrompere le funzioni religiose pretendendo diritto di parola ai convenuti».

Per Marginalia, dietro il gesto vi è una tipica logica coloniale tesa a «affermare la propria superiorità, umiliare i colonizzati e distogliere l’attenzione dai massacri e dalle torture».

Oggi l’esercito industriale di riserva, chi tiene basso il costo del lavoro, è la manodopera migrante che va intimidita, sfruttata, oppressa, rinchiusa, espulsa, umiliata, aggredita, picchiata.

Provate a chiedervi per quale ragione, quando è un padre cattolico a violentare o uccidere una figlia, i giornali di regime non tirino mai in ballo la religione…

A Bologna sono imminenti due presidi di solidarietà con i/le migranti:

L’Italia finanzia le violenze contro le donne migranti
Mercoledì 23 Settembre dalle ore 18
Piazza Nettuno, Bologna

Presidio contro i Cie
Sabato 26 settembre dalle ore 15
Piazza VIII Agosto, Bologna

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