Un sabato qualunque


Ovunque prenda il sopravvento, la «sicurezza» nuoce gravemente alla salute fisica e mentale della collettività. Con Alemanno ora Roma è finalmente «sicura»…

A Civitavecchia sabato 31 gennaio un poliziotto ha ucciso a freddo un senegalese quarantaduenne, Chehari Behari Diouf.

Sempre il 31 gennaio, alle porte di Roma, un immigrato di 35 anni, Sing Navte, solito dormire nell’atrio della stazione di Nettuno, è stato picchiato selvaggiamente mentre dormiva, è stato cosparso di benzina e gli hanno dato fuoco: il raid, compiuto da tre persone, ha matrice razzista ed è stato premeditato e studiato nei minimi particolari.

Ancora il 31 gennaio un gruppo di 7-8 fascisti ha aggredito due ragazzi a Frascati che tornavano a casa. Gli aggressori si sono avvicinati chiedendo se i due fossero antifascisti e, ancor prima di avere risposta, hanno lanciato un sasso colpendo alla testa uno dei ragazzi e proseguendo il pestaggio con calze piene di sabbia e altri arnesi (l’aggressione era dunque premeditata). I due aggrediti hanno riportato varie contusioni e il ragazzo colpito dal sasso un lieve trauma cranico e quattro punti di sutura. Nonostante non si trattasse di militanti antifascisti, il fatto è probabilmente legato al presidio svoltosi lo stesso pomeriggio a Grottaferrata, dove la scuola Sacro Cuore ospitava la presentazione del mistificante video di CasaPound e Blocco Studentesco su Piazza Navona.

Anche a Teramo i neofascisti cercano di recuperare un po’ di agibilità politica con l’unico metodo che conoscono, cioè le aggressioni ai ragazzini. E se non gli riesce il sabato sera, li vanno a cercare fuori dalle scuole il lunedì mattina. Vedi Indymedia Abruzzo.

Raid, aggressioni, pestaggi, omicidi, stupri. È l’altro lato del razzismo populista e del sessismo patriarcale diffusi in questi anni dai neofascisti e dal governo…

Intanto a Torino i poliziotti caricavano un corteo di migranti al grido di “Negri di merda vieni qua!”, "Zecca!", “Dove scappate conigli”…

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