Antifascismo e poesia


Da un blog di poesia non ci si aspetterebbe un’analisi della strategia politica della destra. Invece su Carta sporca è uscito un testo intitolato “Se la destra cita Gramsci: invito alla battaglia culturale” ricco di esempi, informazioni e idee. Sforbiciare i discorsi altrui non è buona abitudine, ma chi si vuole leggere il testo integrale – e merita – lo può trovare sul suddetto blog di poesia impura. Ecco solo alcune tesi del documento:

«Arrivo alla tesi di questo pezzo: in atto è, lo abbiamo visto, un processo di “riscrittura” della Storia d’Italia, dal Risorgimento al Secondo Stato degli anni ’70 (P2, Gladio, servizi deviati), passando naturalmente per la storia del Fascismo e della Resistenza. Un piano fondamentale di riscrittura e diffusione di una Storia del Novecento in chiave piduista e clerico-fascista (Mussolini, occorre ricordarlo, fu sorretto dalla Loggia massonica P1: la storia del Secondo Stato ha una sua coerenza).

Attiguo a questo processo di “riscrittura” vi è, secondo me, un progetto secondario ma non meno insidioso, che consiste nella “neutralizzazione” delle radici culturali, novecentesche, della Sinistra italiana. Si vuole cioè minare sin dalle fondamenta l’identità stessa della Sinistra italiana, attraverso una continuativa azione di disinformazione storiografica e dequalificazione terminologica.

Il ragionamento che faccio è molto semplice: la crisi strutturale sta per esplodere. Il 2009 sarà un anno micidiale. Il vocabolario, la terminologia, la teoria della “lotta al sistema”, devono solidamente stare nelle mani della Destra, e cioè del Palazzo capitalistico, strategicamente alleato (proprio come ai tempi della marcetta su Roma) con gli ambienti più conservatori (e sinistro-fobici) del Vaticano. Prevenire la rinascita della sinistra, anticipandone tempi e parole d’ordine. Et voilà: storia e genesi del nuovo populismo.

Ecco l’operazione in atto: esproprio terminologico, neutralizzazione culturale della sinistra, riscrittura della storia d’Italia.

Concludo citando Walter Benjamin, dalle Tesi di filosofia della storia (ora in Angelus Novus): “anche i morti non saranno al sicuro dal nemico, se egli vince”».

Frattanto, qualcuno comincia a espropriare gli espropriatori: alcuni manifesti burla smontano un corteo del Blocco Studentesco… Che spettacolo! Situazionisti 1 – Futuristi 0.

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