Neofascismo patinato


Sui media di regime proseguono gli encomi e le réclame a favore dei gruppi nazifascisti. Dopo il “Venerdì” di “Repubblica”, la marcia patinata della fascisteria nostrana conquista ora “Sette” del 10 dicembre, il settimanale del “Corriere della Sera”, con un servizio a p. 46 sul neofascismo milanese (Piccoli fascisti crescono) irrobustito a p. 51 da un articolo su Alessandra Mussolini e la sua carriera come politica e donna di “spettacolo”.

Ovviamente, si tratta di un bel quadretto oleografico, che potrebbe essere smentito con una caterva di fatti recenti e recentissimi. Ma, si sa, i/le giornalisti/e oggi sono del tutto impermeabili al reale. Potrebbe distrarli/e dal loro lavoro. Così, secondo “Sette” il neofascista tipo è un bravo ragazzo, aiuta il prossimo, crede negli ideali, ha ormai rinunciato alla violenza e le bandiere nazi sventolano indisturbate sulle felici città d’Italia.

Intanto, in cronaca locale, anche “il Bologna” del 7 dicembre pubblica un panegirico intitolato Sventolano le bandiere nere: giovani di destra nella città rossa, per mano di uno dei tanti giornalisti post-democratici affamati di notiziole piccanti e in cerca di un suo posto al sole.

Che dire? Questa massiccia campagna pubblicitaria conferma un fatto risaputo: i neofascisti cercano di passare per ribelli e per idealisti, ma sono sovvenzionati, sostenuti e coccolati proprio dai padroni e dal potere economico… Nihil sub sole novi, niente di nuovo sotto il sole.

Comunque, contro le mistificazioni della disinformazja italica, contro quei giornali e tivù che continuano a incensare le “tribù” del neofascismo e a tacere e/o spoliticizzare ogni episodio di squadrismo, intimidazione, pestaggio, atto razzista o eterosessista ecc., uno strumento vecchio ma sempre utile è il boicottaggio: non comprateli, non leggeteli, regalate la tivù, fate altro.

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.