Sabato notte a Massa – nella zona di Partaccia dove si svolgeva la festa del giornale «Resistenza» – si sono verificati scontri tra ronde di destra e ronde antifasciste. L’episodio è avvenuto nell’ambito della «ronda proletaria antifascista» promossa dall’ASP (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei CARC (Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo), in risposta alla ronda di estrema destra delle SSS (Soccorso Sociale e Sicurezza) che ha già svolto a Massa iniziative di pattugliamento xenofobo.
Provocazioni neofasciste spalleggiate dalla polizia sono avvenute poco dopo anche all’entrata della Festa: dapprima i neofascisti hanno aggredito alcuni giovani presenti; poi, quando qualcuno li ha respinti, è scattata la reazione violenta di poliziotti e Digos che hanno manganellato e fermato chi intendeva difendersi.
Dinanzi a questi fermi pretestuosi e provocatori, domenica mattina è stata bloccata la linea ferroviaria Genova-Pisa per circa due ore.
Questo il comunicato dei CARC:
Provocazioni, manganellate, minacce, arresti: la questura di Massa tenta di impedire l’organizzazione popolare contro le ronde fasciste!
Le ronde popolari contro i fascisti e i razzisti sono legittime, anche se per la borghesia sono illegali!
Esigiamo l’immediata liberazione dei nostri compagni!
Lanciamo l’appello ai comunisti, agli antifascisti, ai sinceri democratici affinché prendano posizione e denuncino le violazioni dei diritti democratici conquistati con la vittoria della Resistenza!
Libertà per Rinaldo, Marco, Alessandro e Samuele!
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Un dettaglio indicativo: ci sarebbe anche un carabiniere, un maresciallo in servizio a Pisa, nell’inchiesta aperta dopo gli scontri tra le ronde di destra e di sinistra avvenuti a Massa. I riscontri sulla presenza del militare sarebbero arrivati dai video e dalle foto scattate sul luogo davanti al bar della Partaccia, primo teatro degli scontri. Apologia di fascismo sarebbe solo uno dei reati ipotizzati per il maresciallo-rondista di estrema destra.
Comunque la lotta paga, come si apprende da Zic.it. “Queste ronde sono illegittime, perché la legge prevede che per farle serva il benestare del sindaco e io non sono d’accordo”. Queste le parole del sindaco di Massa dopo gli scontri avvenuti sabato sera tra attivisti antifascisti dei CARC e dell’Associazione Solidarietà Proletaria e le SSS, ronde neofasciste che da giorni pattugliano la città. Il primo cittadino ha informato di essere intenzionato a fare di Massa una città de-rondizzata. Intanto sono stati scarcerati gli attivisti dei CARC arrestati sabato.