Al Presidente del Quartiere S. Stefano Andrea Forlani
«Io non ho nessun dubbio a dire, a ribadire, che per quello che mi riguarda fin quando io sarò presidente di questo quartiere l’associazione CasaPound non potrà utilizzare, così come non ha utilizzato la Sala dell’Angelo, non potrà utilizzare sale pubbliche per la presentazione e la diffusione di idee che, a mio modo di vedere, anche per quello che è stato descritto dal punto di vista storico, dal punto di vista filosofico e dal punto di vista della cronaca, ripeto, sono idee e principi che sono in contrasto con le idee e i principi su cui questa comunità si basa»
Questa è la trascrizione letterale delle Sue parole, pronunciate ad un incontro pubblico in Sala del Baraccano lo scorso 27 gennaio. In rete è facilmente reperibile la registrazione dell’intervento.
Al di là del nostro usuale atteggiamento critico nei confronti delle amministrazioni pubbliche, ci rallegrammo allora di riscontrare da parte di una figura istituzionale esponente del secondo partito italiano un non sopito sentimento antifascista, per noi fondamento irrinunciabile della vita di una società umana.
Eppure lo scorso 14 marzo, nella stessa Sala del Baraccano in cui lei pronunciò quelle condivisibilissime parole, all’Associazione Edera, salotto buono del neofascismo felsineo, fu permesso di organizzare un’incontro pubblico sul tema dell’euflazione. Trattasi di una dottrina di ben scarso fondamento economico che dissimula dietro l’attacco alla lobby bancaria e all’usura il mito antisemita del complotto bancario internazionale. Gliene scrivemmo in forma pubblica, Lei non rispose. L’Associazione Edera è un esperimento di mimetismo, non si presenta esplicitamente come formazione fascista, pensammo allora, forse il Presidente è in difficoltà…
Ora è direttamente CasaPound, sono coloro che apertamente si definiscono fascisti del terzo millennio, ad annunciare un’iniziativa presso la sala dell’Angelo, quella stessa sala dove già lei impedì di presentare la biografia del terrorista nero Concutelli. Un manifesto diffuso in rete promuove infatti per sabato prossimo 23 maggio la presentazione di un libro di Antonio Miclavez intitolato proprio "Euflazione". Il manifesto reca come promotori i logo di CasaPound stessa, del Kulturbahn (il locale che i dirigenti locali di CasaPound cogestivano in via Zanolini, finché pochi giorni fa non è stato loro strappato il contratto) e della lista elettorale della Fiamma Tricolore, composta a Bologna da membri e simpatizzanti di CasaPound.
In sintesi, non possiamo che chiederci come sia possibile che, solo pochi mesi dopo quella Sua inequivocabile dichiarazione in Sala del Baraccano, dei fascisti annuncino la presentazione in una sala pubblica del Quartiere di un libro in odore di antisemitismo, e invitarLa a fare quanto possibile per impedire che tale presentazione abbia luogo.
Con l’occasione, rinnoviamo la richiesta che il quartiere Santo Stefano stenda una dichiarazione di antifascismo, antirazzismo, antisessismo, antiomofobia, antinegazionismo e contraria ai pregiudizi antiebraici da far firmare a chiunque voglia usufruire di sale pubbliche del quartiere.
Cordialmente,
Assemblea Antifascista Permanente
Meeerda, pare che il duo al verice di Casa pound ultimamentabbia letto un libro.
Di psicologia con la P maiuscola. L’avrebbero trovato nell’auto rosa dimenticato da non si sa chi.
Era roba anni 30, figurarsi se non gli interessava.
E nelle prime pagine c’era il famoso trucco del poliziotto buono e del poliziotto cattivo.
allora hanno deciso: Chopper fa il poliziotto buono, e dichiara solidarietà a Forlani, l’astuto Mazzia’ fa il poliziotto cattivo: e minaccia di tra-sci-na-re tutti quanti in tribunale. Ha un fasc.
un fasicolo tosto.
Ce l’avrebbe pure con l’AAP, sempre per quella storia della mappa, e siccome noi non ci serviamo da Concutelli.
So’ probblemi, so’.
Ma il dubbio che non mi fa dormire è:
chi è il più raffinato del regnuccio?
Chopper, che che si dichiara solidale con Forlani che gli ha negato la sala per pubblicizzare il loro macellaio Concutelli, oppure Maz-zan-ti che dice addirittura di aver letto dei libri?
Sono dichiarazioni che non le fa mica il primo scemo che si butta in politica, è roba forte, non c’eravamo abituati