[BO] Vetrata infranta al Kulturbahn, CasaPound se ne va


Anziché svelare a quale titolo o per quali clientelismi CasaPound abbia avuto in gestione uno spazio pubblico (il Bar Astor della Stazione FER S. Vitale in via Zanolini 41), i “fascisti del terzo millennio” dichiarano di andarsene per aver ricevuto “pressioni, minacce e violenze”, inscenando la solita recita vittimistica e cercando di criminalizzare la libera informazione e, in particolare, la nostra mappatura che ha ricevuto, da gennaio a oggi, oltre 8.500 visite.

Così, dopo aver rivendicato il valore culturale del “pugno nello stomaco” e del “calcio nei denti” – che gli adepti di CasaPound praticano variamente in giro per l’Italia – i neofascisti bolognesi non si assumono nemmeno la responsabilità di dichiarare chi e come abbia dato agibilità alla loro tetra, aberrante propaganda.

Fascisti all’ex stazione FER di S.Vitale, stracciato il contratto di cogestione
In frantumi le vetrine del bar di CasaPound. Mazzanti: «Ce ne andiamo»
(da zic.it)

Apprendiamo dalle agenzie di stampa che verso le quattro di sabato mattina è stata fracassata la porta vetrata del bar Astor della Stazione FER S. Vitale di via Zanolini 41, ribattezzato Kulturbahn da quando, in circostanze ancora da chiarire, è diventato cogestito da Alessandro Vigliani (responsabile provinciale della formazione neofascista CasaPound) e dal candidato sindaco per la Fiamma Tricolore Massimiliano Mazzanti. Questi, secondo quanto riportato domenica da La Repubblica Bologna, ha poi dichiarato: «Ce ne andiamo. dovremo trovarci un’altra sede, siamo oggetto di continue pressioni, minacce e violenze».

Sarebbe stato Mazzanti stesso a scoprire il danno ritornando mezz’ora dopo la chiusura al bar, essendosi dimenticato di inserire l’allarme. Nella precedente serata si era tenuta la presentazione della ristampa di un poema di Marinetti, primo incontro di una serie di iniziative annunciate da CasaPound Italia Bologna nel locale di via Zanolini.

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