[AN] 12 dicembre: Ancona non dimentica


Nel quarantennale della strage di Piazza Fontana, mentre lo Stato cerca di costruire un’artefatta “memoria condivisa” solo per nascondere la verità (cioè le proprie responsabilità e quelle del neofascismo coperte dal “segreto di Stato”, così come il capolavoro di Enrico Baj I funerali dell’anarchico Pinelli anziché essere esposto in un museo, è stato per quarant’anni nascosto in una cantina di Stato, in un meschino “armadio della vergogna”), si moltiplicano le manifestazioni di commemorazione e di lotta contro la violenza delle istituzioni e del neofascismo. Oltre alle manifestazioni di Milano, Venezia, Firenze, Bologna… anche ad Ancona si terrà un evento per ricordare la “strage di Stato”:

12-15 dicembre 2009

A quarant’anni dalle bombe contro i lavoratori e dalla uccisione di Giuseppe Pinelli la verità ancora non c’è.

PROGRAMMA dell’evento che avrà luogo ad Ancona il 12 dicembre 2009.

– Ore 16,00: Appuntamento al “Cippo ai caduti della resistenza” di via XXIX Settembre (Porta Pia, di fronte all’imbocco della Galleria San Martino) per ricordare la figura di Giuseppe Pinelli.

– Ore 17,00: Conferenza pubblica, all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – A.N.P.I. (via Palestro). Parlerà PAOLO BRASCHI testimone dell’epoca ed amico di Giuseppe Pinelli, incarcerato ed assolto per le bombe del 25 Aprile 1969 alla Fiera di Milano (prova generale per quello che accadrà nel dicembre a Piazza Fontana).

– Interventi del sindacalismo libertario.

– Inserti musicali politici e popolari dell’epoca, interpretati dai “Liberi Cantori della Marca”.

L’evento è organizzato dalla Assemblea Anarchica Marchigiana con l’adesione di: Unione Sindacale Italiana-A.I.T. Federazione Marche; Gruppo Anarchico “Malatesta” di Ancona; Circolo Libertario “A. Franca” di Fabriano; Federazione dei Comunisti Anarchici di Fano-Pesaro; Circolo Culturale “N. Papini” di Fano; Centro Studi Libertari “Fabbri” di Jesi; Centro Studi Libertari “Zona Franca” di Macerata; Individualità anarchiche e libertarie di Civitanova Marche e della Val Cesano.


Riceviamo e pubblichiamo un resoconto del 12 dicembre ad Ancona.

Si è svolta con pieno successo il 12 dicembre ad Ancona l’iniziativa regionale per il quarantennale della strage di Piazza Fontana e dell’uccisione di Giuseppe Pinelli. L’iniziativa, è stata promossa – con la sigla comune di Assemblea Anarchica Marchigiana – dall’Unione Sindacale Italiana-AIT, dai gruppi, dalle federazioni, dai centri studi e dalle individualità anarchiche e libertarie delle Marche.

Alle 16.00, nonostante le avverse condizioni climatiche, appuntamento al cippo della resistenza, nei pressi di Porta Pia. Alla presenza di una quarantina di persone, è stato posto un ritratto di Pinelli recante la scritta “Giuseppe Pinelli anarchico e partigiano, ucciso dallo Stato il 15 dicembre del 1969”. Ne è stata ricordata la figura dall’esperienza partigiana alla militanza anarchica ed anarcosindacalista alla sua uccisione, con un toccante momento che è proseguito col canto della omonima ballata e la deposizione di garofani rossi attorno alla foto.

Dalle ore 17.00, nella centrale sede cittadina dell’ANPI si è svolta la programmata conferenza cui hanno presenziato numerosi interessati, anche diversi da coloro che avevano partecipato alla commemorazione delle 16.00.

È stato proiettato un breve video relativo alla ricostruzione, fatta da Gian Maria Volontè e da altri attori, dell’interrogatorio di Pinelli, ed è seguita la lettura della lettera che la moglie e le figlie di Pinelli hanno inviato ai presenti.

Intervallata dalle sonorità dei “Liberi cantori della Marca” che hanno magistralmente proposto ballate e canti su Pinelli, la resistenza e la tradizione anarchica, si è svolta la programmata conferenza:

– il rappresentante dell’Archivio Nazionale USI (Careri Gianfranco) ha illustrato l’iniziativa, il suo collegamento alla realtà attuale antifascista e di conflittualità sociale, la figura del giovane partigiano Pinelli nel contesto delle brigate anarchiche milanesi che ebbero un ruolo importantissimo nella lotta partigiana e nella liberazione di Milano.

– Paolo Braschi, del gruppo degli anarchici milanesi che insieme a Pinelli operavano nel 1968-69 ha reso vivi i ricordi delle grandi lotte di quegli anni. Incarcerato (accusato ingiustamente) per le bombe dell’aprile del 1969 (vera e propria prova generale di quella che sarà la strategia iniziata con la strage di dicembre e la persecuzione degli anarchici) e assolto per non aver commessi i fatti ha raccontato la sua terribile esperienza negli interrogatori della questura milanese ed infine il clima reazionario del periodo che inizierà la lunga strada delle stragi. (tutta la testimonianza e la relazione di Braschi è stata registrata).

– spontaneamente è seguito un dibattito, all’interno del quale va ricordato il racconto di un legale anconetano che si trovava a Milano in quel dicembre del ’69 e ha riportato la sua testimonianza ponendo interessanti quesiti sull’assurdità legale della non incriminazione dei poliziotti che interrogavano Pinelli. Inoltre da segnalare l’intervento di un anziano anarchico che ha ricordato come fu vissuto ad Ancona l’annuncio della strage e poi la notizia dell’uccisione di Pinelli (che collaborava ed era legato alla redazione dell’Internazionale che Luciano Farinelli pubblicava ad Ancona).

– ha concluso l’interessante e precisa relazione del rappresentante della Federazione dei Comunisti Anarchici (Donato Romito), che ha messo in luce i fatti e i retroscena del ’69 e quelli degli anni successivi inserendoli in un contesto di analisi più complessivo sulle strategie che muovono le dinamiche politiche ed economiche del nostro paese.

A conclusione alcuni nuovi interventi di dibattito e quindi le note finali di un canto anarchico.

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