Non panzane ma pansane

Cicerone,
che era avvocato, consigliava di imputare preventivamente agli
avversari i difetti e le storture della propria parte. È una tecnica
quasi vecchia quanto il mondo, ma a vederla in atto fa sempre la sua
impressione, perché ogni volta ci si meraviglia fino a che punto possa
giungere la «falsa coscienza» o, se si preferisce, «la faccia come il
culo».

Ecco Giampaolo Pansa che dichiara sul “Corriere della
Sera”
la sua viva preoccupazione – o inconfessabile augurio? – di un
ritorno agli anni Settanta e allo scontro degli «opposti estremismi»:

«Vedo in giro molto pregiudizio, cose gridate senza riscontri, condanne morali pronunciate senza autorità».

Fa
impressione che un giornalista che ha fatto soldi predicando per
decenni odio anticomunista, arzigogoli anti-antifascisti, pregiudizi
moralizzanti e «cose gridate senza riscontri» presso la media borghesia
italiana, oggi gridi invece al paese «diviso in due blocchi che si
odiano», come se fosse un alieno appena sbarcato da un remoto pianeta.
C’era anche lui, e in prima fila, con i suoi sofismi da avvocato dei
poveri «vinti» nazifascisti.

O meglio: fa impressione, ma fa
anche riflettere. Tutt’a un tratto, dopo un periodo di squadrismo
sottotraccia, CasaPound «nel dubbio mena» platealmente. Tutt’a un
tratto, i giornali paventano lo scontro di «opposti estremismi»
offrendo un riassunto ben sterilizzato degli anni Settanta. Tutt’a un
tratto, media di regime, magistratura e antiterrorismo
si danno platealmente alle montature, alle provocazioni, agli
allarmismi emergenziali. Da Napoli a Pistoia e a Verona.

Il
fatto è che lo Stato oggi potrà garantire (forse) i profitti degli
industriali e un po’ di clientele dei politici: questo vogliono dire i
giornali quando parlano di «speranze di ripresa». Ma lo Stato non può
più garantire la sopravvivenza della «gente di nessuno». La scomparsa
progressiva di tantissimi posti di lavoro nelle fabbriche, nel
commercio, nei servizi, nella scuola, sta per gettare sul lastrico
milioni di persone che trovano sempre più difficoltà a far la spesa,
saldare le bollette, pagare l’affitto o le rate di mutuo, evitare
sfratti e pignoramenti.

E un po’ di bagarre
alimentata dai professionisti della provocazione fa comodo. Non a caso
a Pansa omaggia i colleghi neofascisti: «L’altro giorno a Pistoia c’è
stata l’ennesima spedizione punitiva contro Casa Pound, l’associazione
di destra, con tanto di scontri con la polizia…». E quella in neretto è ovviamente l’ennesima pansana.

Solidarietà a tutti gli antifascisti!

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