[BO] Ronde, il primo passo (mentre sbarcano i militari)

(18 Ago – da Zic.it) Mentre in città sono sbarcati 60 militari
da impegnare sul fronte della cosiddetta sicurezza, alcuni dei quali si
possono vedere con tanto di tuta mimetica e cartucciera in piazza
Maggiore, anche Bologna compie il primo passo nell’era delle ronde
istituzionalizzate. Il sindaco Flavio Delbono ha più volte detto "no"
alle ronde preferendo le semplici associazioni già attive sul
territorio (compresi i noti Pattuglianti cittadini indagati per aver
malmenato alcuni manifestanti no-war?), ma adesso ha comunicato che
anche sotto le Due torri si utilizzerà il registro, e i relativi
requisiti, istituito dal decreto Maroni. Alla fine sarà comunque il
Comune a scegliere.

 

AGGIORNAMENTO (19 Ago – da Zic.it)
Delbono ci ripensa: al registro Maroni si iscriva solo chi vuole
IL VALZER DELLA RONDA E IL PD CONFUSO
Prima il sindaco Flavio
Delbono ha comunicato che anche a Bologna si sarebbe dovuto utilizzare
il registro delle ronde creato dal decreto Maroni, invitando le
associazioni civiche già operanti sul territorio (secondo una legge
regionale) ad iscriversi. Poi il primo cittadino Delbono Flavio ha
spiegando che al registro si iscrive chi vuole e se dovessero sorgere
contrasti con il nuovo ordinamento nazionale… si vedrà.
Un passo indietro su cui probabilmente ha pesato, più che altro,
il dissenso rapidamente montato tra quelle stesse associazioni
afferenti alla galassia Pd, che evidentemente ci tengono poco a
confondersi con le ronde di stampo leghista. Quel che appare certo è
che al Comune di Bologna e nel Pd regna una certa confusione. Capita
quando si vorrebbero fare le ronde ma senza chiamarle troppo ronde,
quando si fomenta un clima di paura per andare a caccia di voti a colpi
di slogan e provvedimenti liberticidi. Inseguire la destra sul terreno
della cosiddetta sicurezza, insomma, non è così facile come dev’essere
sembrato alla nuova sinistra degli sceriffi…

 

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