Successo elettorale dei neonazisti ungheresi


Mentre in Italia la ministra Brambilla fa il saluto romano, la Lega Nord prospera con la propaganda xenofoba e operatori della Protezione civile in Abruzzo esibiscono la scritta “Io sono Hitler”, anche in Europa le istituzioni si tingono di nero.

In Ungheria ampia affermazione dei neonazisti: si attesta infatti al 14,77% il Partito Jobbik associato alla forza paramilitare Magyar Gàrda protagonista di aggressioni ripetute a rom, gay, ebrei e stranieri (e la Magyar Gàrda fu inizialmente registrata come “associazione culturale”… ricorda qualcosa?).

Jobbik è una filiazione del partito di destra FIDESZ che già di suo ha ottenuto oltre il 56% dei voti, e ha quindi vinto nettamente le elezioni in Ungheria.

http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=12981
Esultano e brindano a Budapest le camice nere della Magyar Gàrda e i criptofascisti in doppiopetto di Jobbik, che volano al 14,70 per cento e invieranno almeno tre deputati al Parlamento europeo.

http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3094
JOBBIK, il Movimento per un’Ungheria Migliore, è un partito di estrema destra con un’agenda che include la reintroduzione della pena di morte, “l’indipendenza economica”, e di mandare tutti i cittadini di origine rom fuori dal paese. […] Formatosi nel 2002 come organizzazione giovanile del partito di destra Fidesz, Jobbik si è trasformato in un partito autonomo un anno dopo e da allora si è ritagliato una posizione propria con discorsi d’odio e violenza contro i Rom, gli Ebrei e le “elite liberali e di sinistra”.

Nell’agosto 2007, un gruppo di 56, indossando uniformi bianche e nere e i distintivi cappelli Bocksai del periodo tra le due guerre, si sono riuniti a Budapest presso la famosa Budai Var, la Collina del Castello, accanto al Palazzo Presidenziale. Il leader di Jobbik, il trentunenne Gabor Vola, prestò giuramento di lottare per “una nazione, una religione e una patria”. Politici del Fidesz e il primo ministro della difesa del post-comunismo, Lajos Fur, parteciparono alla cerimonia.

Il numero degli aderenti alla Magyar Gàrda, un gruppo paramilitare associato a Jobbik, è cresciuto a circa 2.000. Sono stati senza successo i tentativi giudiziari di mettere fuorilegge il gruppo, registrato da Jobbik come “associazione culturale”. La forza del gruppo, secondo Vona, è di “proteggere la nazione ungherese”. […] Il giovane leader di Jobbik sa che, per accogliere un più ampio spettro di votanti, deve comunicare contenuti estremi con una confezione moderata.

È per questo che il partito ha scelto Krisztina Morvai, professoressa dell’Università di Budapest, come capolista alle elezioni europee. La sua eloquenza, stile e curriculum, che include il lavoro per le Nazioni Unite, fanno di lei un perfetto candidato per Jobbik che sta tentando di migliorare la propria immagine.

http://elezioni-europee-2009.blogautore.repubblica.it/page/2/
“Per capire che significa, si può leggere il pezzo del quotidiano israeliano Haaretz, che oggi ha ricordato come la Morvai avesse invitato nei giorni scorsi gli ebrei ungheresi a «tornare a giocare con le loro code circoncise invece di insultare me»”.

http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=1753
30/8/07. Un partito di estrema destra ai margini della politica ungherese ha presentato sabato i primi membri di un corpo paramilitare, facendo temere un risorgere dell’estremismo. I membri fondatori di Magyar Gàrda, o Guardia Ungherese, hanno prestato giuramento accanto al palazzo presidenziale di Budapest alla presenza di circa 1000 sostenitori del partito Jobbik.

Nei pressi, in centinaia partecipavano a una contromanifestazione organizzata dai gruppi antifascisti, incluse organizzazioni per i diritti di Ebrei e Rom, che richiedono che le autorità vietino il gruppo paramilitare.

Alla cerimonia, erano presenti molte bandiere bianche e rosse dell’Arpad, una formazione storica delle Frecce Uncinate pro-naziste durante la II Guerra Mondiale. Anche le uniformi erano addobbate dall’emblema.

Jobbik, conosciuta per la retorica anti-semita, anti-Rom e anti-gay, è un partito di estrema destra. Il gruppo paramilitare intende “difendere l’Ungheria fisicamente, moralmente e spiritualmente”. I loro appartenenti, tra l’altro, verranno istruiti all’uso delle armi.

Di recente, a luglio, i sostenitori di Jobbik hanno interrotto una manifestazione gay nella capitale, lanciando uova e bottiglie e ferendo diversi partecipanti.

http://it.peacereporter.net/articolo/15654/L‘aria+d’Ungheria
Un paio di mesi fa, al bancone di un pub, una donna sui 40 anni, capelli rossi ricci e ben curati, si avvicina e mi urta. “Scusa”, mi fa. ‘‘Prego", rispondo. È rimasta accanto al bancone a fissarmi. Poi, con una grossa alitata di vino e una voce sguaiata, mi fa: “Zsido vagy??”. Mi chiede se sono ebreo.

Due settimane dopo, un sabato sera, era un po’ tardi e tornavo a casa. Tre persone come tante, da lontano, ci chiedono: “Ariàk vagytok?”, siete ariàk? Per me l’aria è quella che respiro. La persona accanto a me, invece, capisce e fa cenno di lasciar perdere. Ci han chiesto se eravamo ariani. In quattro anni che risiedo a Budapest non mi era mai successo.

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