Ass. pubblica mer 25 feb h.21.00 al c.s. TPO


Assemblea pubblica mer 25 feb h.21.00 presso il c.s. TPO

Nessuna sede fascista, nessuna ronda!

Stop al fascismo, stop al razzismo, stop al sessismo
(da GlobalProject)

I fatti di sabato mattina nel Quartiere Santo Stefano ci pongono di fronte alla pericolosità di una nuova organizzazione fascista, CasaPound, e l’iniziativa di domenica pomeriggio, indetta da Forza Nuova in via Mattei, ci evidenzia, invece, la modernità del suo intervento politico nella crisi.

Non si tratta di giocare a scimmiottare il passato, né di vedere il nemico più pericoloso di ciò che oggi è, ma di riflettere sullo stato di salute del nostro territorio.

Ci sono tensioni che hanno un nome comune chiamato paura. Paura del presente (la pensabilità del domani è un lusso con la valuta corrente), paura del reale, del vicino, del collega di lavoro (sicuro concorrente). Paura del migrante. Paura del gay. Paura di pensare altro che non sia il privato.

La gestione della sicurezza è contesa tra partiti politici “tradizionali” come la Lega e movimenti di destra eversiva che irrompono nel dibattito e la chiave del loro successo è chi diviene giustiziere.

Abbiamo a che fare con organizzazioni socialmente pericolose che in un periodo di crisi formidabile e nel nuovo contesto normativo inaugurato dal Pacchetto Sicurezza diventano potentemente eversive.

Per questo proponiamo a tutti e tutte coloro che non hanno smesso di pensare e di sognare una città diversa, libera, democratica, antirazzista, senza ronde e senza nuclei razzisti che controllano il territorio di fare una campagna metropolitana comune e condivisa.

E di difendere insieme i compagni che si sono opposti all’arroganza dei picchiatori di CasaPound.

Mercoledì 25 febbraio ore 21.00 al TPO
via Casarini 17/5 Bologna

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One Response to Ass. pubblica mer 25 feb h.21.00 al c.s. TPO

  1. l. says:

    Lunedì 23 febbraio 2009 17:23 A message from the web (i sing my call for action to the world)
    di Gianmarco de Pieri, TPO

    Sabato 21 a partire dalle ore 10.00 abbiamo fatto un volantinaggio di massa in Quartiere Santo Stefano partendo dai bellissimi Casseri di Piazza di Porta Santo Stefano e reclamando la chiusura di Casa Pound, la cui sede bolognese è sita in Piazza di Porta Castiglione 12.
    Questa iniziativa è stata uno step di una campagna territoriale, che vogliamo portare avanti in maniera comune e condivisa con altre soggettività e che parte dall’assunto che Casa Pound è un serissimo problema, così come lo sono Blocco Studentesco, che in meno di dieci giorni ha fatto tre volantinaggi nelle scuole della nostra città, Forza Nuova (presidi e ronde), la Destra ed alcuni altri movimenti eversivi.
    Nel corso dell’iniziativa, ampiamente pubblicizzata e partecipata, un gruppo di militanti di Casa Pound, tra cui i leaders, ha provocato deliberatamente e premeditatamente chi, del tutto pacificamente, stava attraversando le strade del quartiere.
    Questa aggressiva provocazione è stata respinta, in maniera serena e determinata.
    Noi non accetteremo mai che organizzazioni fasciste e/o naziste abbiamo normale agibilità nel nostro territorio e questo non è un’osservazione, bensì un impegno ed un’assunzione di responsabilità, personale e collettiva. Né accetteremo che la relazione con queste strutture venga ricondotta nella “relazione democratica tra differenze”.
    Non si tratta di giocare a scimmiottare il passato, peraltro importante e fondativo della nostra città, né di dipingere il nemico peggiore e più pericoloso di ciò che oggi è, ma di riflettere sullo stato di salute e sulla contemporaneità del nostro territorio.
    La crisi è durissima per queste latitudini, fatte di precariato, disoccupazione, mutui insolvibili e quotidiane dissonanze tra desideri ed arte del possibile. Da questa prospettiva, nuove tensioni e paure si sommano alla già drammatica riduzione del reddito disponibile ed alla offerta di lavoro.
    Queste tensioni hanno un nome comune chiamato paura. Paura del presente (la pensabilità del domani è un lusso con la valuta corrente), paura del reale, del vicino, del collega di lavoro (sicuro concorrente). Paura del migrante. Paura del gay. Paura di pensare altro che non sia il privato.
    Questo iato è uno spazio politico enorme nella crisi, conteso tra partiti politici “tradizionali” – ammesso che ve ne sia uno- e movimenti che irrompono nel dibattito. La chiave del successo è chi diviene giustiziere, reale o suo ologramma, chi porta l’ordine perduto, chi si candida a vendicare le innumerevoli ingiustizie, i sogni non realizzati, le immagini tivvù che sfidano la sensibilità. Qui si inseriscono, maledettamente, le organizzazioni ed i movimenti della destra estrema.
    Due episodi mi sembrano utili a dare corpo e prova a questa ipotesi.
    La prima: Forza Nuova domenica è andata in via Mattei, dove farà una manifestazione contro gli stranieri tra gli isolati ACER. “Stupratori immigrati è giunta la vostra ora” è la cifra. I loro leaders, alcuni plurinquisiti per attentati ed aggressioni, sostengono che ci vogliono più polizia, più espulsioni. Dicono, come a Roma, occhio per occhio.
    Come se la sicurezza si potesse ottenere con la Polizia, come se le donne potessero essere difese da uomini, come se in via Mattei non ci fosse già un CPT (ora CIE). Lo stato dell’arte della sicurezza in città dimostra il fallimento complessivo dei processi securitari e dei dispositivi applicati.
    La seconda: viene annunciato che si vuole difendere le donne italiane dai migranti stupratori. Le compagne di Guai a chi ci tocca mi hanno insegnato che più di due stupri su tre a Bologna avvengono in famiglia o da parte dei partners, se mi si concede per un solo istante di citare le statistiche nonostante ogni caso sia di per sé odioso e unico.
    Insomma, a nostro parere abbiamo a che fare con nuove organizzazioni socialmente pericolose, che in un periodo di crisi così formidabile diventano potentemente eversive. Vorrei che l’ottimismo della volontà rendesse falsa questa tesi, ma per sicurezza comune il TPO rilancia la campagna già avviata e che va ricollocata dentro il dispositivo promulgato da un oggettivo complice a progetto delle agenzie politiche di cui sopra. L’onorevole Maroni e il pacchetto sicurezza, of course.
    Per questo proponiamo a tutti e tutte coloro che non hanno smesso di pensare e di sognare una città diversa, libera, democratica, antirazzista, antisessista, senza ronde e senza nuclei razzisti che controllano il territorio, di fare una campagna metropolitana comune e condivisa. E di difendere insieme i compagni che si sono opposti all’arroganza di Casa Pound.
    Vi aspettiamo mercoledì alle 21.00 in TPO.
    A presto.
    Gianmarco de Pieri_TPO
    http://www.globalproject.info/art-18998.html

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