Denunce ai movimenti e allarmismo sugli “estremismi” in prefettura. «Vigileremo (anche) su Casapound». Che si difende sul Corriere

A Bologna non cessa la criminalizzazione di ogni minimo gesto di protesta. La Questura di Bologna ha emesso 39 denunce: 13 denunce per la protesta contro il banchetto di Azione Giovani in piazza Verdi il 27 novembre; 17 denunce per i tafferugli con la polizia davanti al consolato greco del 10 dicembre; 9 denunce per l’occupazione della Torre degli Asinelli l’11 dicembre in solidarietà con la rivolta greca.

Come segnala Zic.it, «Lo si è appreso in occasione della conferenza stampa di ieri tenuta dal
sindaco Cofferati, dal Prefetto Tranfaglia e dal questore Merolla per
presentare il "Rapporto 2008 sulla sicurezza in città e provincia",
redatto dalla Prefettura. Inoltre: più soldi per le telecamere,
attenzione e vigilanza nei confronti di estrema sinistra e anarchici,
reati complessivamente in calo. Tranfaglia chiama in causa anche
CasaPound, e sul Corriere si indigna il responsabile cultura, Mazzanti.
Ma il quotidiano di via Baruzzi dimentica di far notare che Alex
Vigliani &c si dicono apertamente "fascisti del terzo millennio"».
(Leggi l’intero articolo su Zic.it)

Anche il Resto del Carlino si sta spendendo, e con convinzione, nello sdoganamento di CasaPound. La giornalista Deborah Dirani, lo scorso 19 dicembre, ha raccontato la «cronaca di una notte rivoluzionaria» a fianco di quello che definisce «un gruppo compie azioni di protesta politico-sociale per manifestare il proprio dissenso». Ella li accompagna nel disseminare la città di macabri babbi natale morti, allegoria di una democrazia, a loro dire, uccisa da «usura, mutui, affitti, carovita, rimozioni, Sirio e Rita». Azione attuata contemporaneamente in molte città d’Italia, come in varie altre occasioni. In un virgolettato un ignoto attivista di CPI ammette candidamente: «Al nostro interno si trovano socialisti e ragazzi
che si definiscono neofascisti». Niente di strano, pare, secondo il giornale più letto di Bologna.
«Tornano in sede, mandano i comunicati stampa e, prima di andare a letto si fanno una pasta e un cappuccino al forno», conclude affettuosamente la Dirani.

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13 Responses to Denunce ai movimenti e allarmismo sugli “estremismi” in prefettura. «Vigileremo (anche) su Casapound». Che si difende sul Corriere

  1. redazione says:

    Ringraziamo per la segnalazione da Cassino, ma preferiamo non rendere pubbliche informazioni personali.

  2. B.A.F. Brigate Autonome Feline says:

    GIUSTO!!!
    perchè sta dirani non parla delle minacce e dell’assalto squadrista di casa pound a raitre….si vergogni

  3. Perplesso says:

    Quali minacce? Gradita citazione testuale.

  4. antifa says:

    Dire bugie non è reato, ma è poco corretto. Che un giornalista si presenti come neutrale e faccia invece pubblicità politica ad amici, non è reato, ma è assai poco professionale. D’altronde, questi non esisterebbero senza giornalisti amici e poliziotti amici (vedi Piazza Navona). Personalizzare è sciocco, anche perché il Carlino diffonde razzismo e menzogne 365 giorni l’anno. E che Casa Pound scleri di fronte a giornalisti un minimo indipendenti, l’hanno dimostrato le minacce a Chi l’ha visto.

  5. Poliwhirl says:

    dovrebbero varare una legge per istituire il reato di social networking a delinquere

  6. B.A.F Brigate Autonome Feline says:

    la dirani su alcuni siti di “social network” ha fra i propri amici proprio Alessandro Vigliani di Casa Pound….

  7. Fabio says:

    Non solo “Il Resto del Carlino” è un giornale reazionario, fanatico, fazioso, vicino alla Questura, ma la sua storia chiarisce bene perché oggi possa apprezzare i neofascisti.

    Nell’ottobre del 1944 “Il Resto del Carlino” spalleggiò i nazifascisti nel negare la strage di Marzabotto. Non hanno mai chiesto scusa di nulla. Ecco quanto pubblica il n. 243 de “Il Resto del Carlino” di mercoledì 11 ottobre 1944, anno XXII dell’Era Fascista nella “Cronaca di Bologna”:

    “Le solite voci incontrollate, prodotto tipico di galoppanti fantasie in tempo di guerra, assicuravano fino a ieri che nel corso di una operazione di polizia contro una banda di fuorilegge, ben centocinquanta fra donne, vecchi e bambini, erano stati fucilati da truppe germaniche di rastrellamento nel Comune di Marzabotto. Siamo in grado di smentire queste macabre voci e il fatto da esse propalato. Alla smentita ufficiale si aggiunge la constatazione Compiuta durante un apposito sopralluogo. È vero che nella zona di Marzabotto è stata eseguita una operazione di polizia contro un nucleo di ribelli, il quale ha subìto forti perdite anche nelle persone di pericolosi capibanda, ma fortunatamente non e affatto vero che il rastrellamento abbia prodotto la decimazione e il sacrificio nientemeno che di centocinquanta elementi civili. Siamo dunque di fronte a una manovra dei soliti incoscienti, destinata a cadere nel ridicolo perché, chiunque avesse voluto interpellare un qualsiasi onesto abitante di Marzabotto o, quanto meno, qualche persona reduce da quei luoghi, avrebbe appreso l’autentica versione dei fatti”.
    http://www.romacivica.net/…OSSIER/Dossier1b2.htm

    Poi “Il Resto del Carlino” ha avuto come direttore Giovanni Spadolini (dal 1955 al 1968).
    Da giovane Spadolini era stato un fascista e razzista convinto. Sei anni dopo le leggi razziali del 1938, mentre si consumava lo sterminio degli ebrei d’Europa, Spadolini deplorava, su “Italia e Civiltà” del 15 febbraio 1944, che il fascismo avesse perso “a poco a poco la sua agilità e il suo dinamismo rivoluzionario, proprio mentre riaffiorano i rimasugli della massoneria, i rottami del liberalismo, i detriti del giudaismo”.
    Sempre durante il 1944 Spadolini scriveva: “Tra Fascismo e antifascismo, sempre il Fascismo; tra il nemico e l’alleato tedesco, sempre l’alleato tedesco” (“La Stampa”, 23/4/94).
    In quegli stessi anni Spadolini era collaboratore entusiasta de “L’Assalto”, giornale della federazione fascista che si distinse per la violenza della campagna antisemita.
    http://assembleantifascistabologna.noblogs.org/

    Anche per queste cose, nessuna scusa, nessuna memoria.

    Insomma, non c’è molto da meravigliarsi…
    http://www.galeazzobignami.it/…d=79&Itemid=1

  8. abbiamo già visto says:

    con le amicizie che hanno in questura, ora possono fare come prima, più di prima

    http://archiviostorico.corriere.it/…804026.shtml

    “Il reato: associazione a delinquere finalizzata al compimento di violenze e a incitare la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”

  9. parlanotuttiiodicoilvero says:

    controllate pure la fedina penale di Vigliani:

    I N C E N S U R A T O

  10. parliamotuttiparloanchio says:

    Parlo a nome mio e mio soltanto, di lettore di questo blog, quale sono.
    1)CASAPOUND è un’organizzazione neofascista: si definiscono fascisti del terzo millennio. Da soli. Tanto basti.
    2)Lei dev’essere poco sveglia, mi dispiace scriverlo ma mi sembra proprio che sia così. Non lo dico perchè non condivido quello che dice, ma perchè quello che dice è palesemente falso. Si interroghi magari su chi sono le persone che fanno parte di CP (leggi, soprattutto, Vigliani), da che ambienti vengono e magari si vada anche a leggere la loro fedina penale. Magari il dossier dell’aap, o ancora meglio quello realizzato dal TPO su http://www.globalproject.info : ci sono atti giudiziari che, almeno che lei non voglia accusare di essere stupidamente fascisti i magistrati, parlano di per sè.
    3)Ma lei crede davvero che un lupo travestito da pecora non si lecchi i baffi quando vede un agnellino?
    4)La smetta con menate da libertà d’espressione, quando non conosce la legge (evidentemente), non conosce le cose (faccia due ricerche su CP, oltre a giocare a fare la giornalista d’inchiesta). Non interessa a nessuno che lei sia di sinistra o di destra, chissene. Pensi a fare il suo lavoro, perpiacere, invece di creare casini solo per il gusto di farlo. In perfetto stile giornalistico italiano.

  11. un altro passante says:

    la risposta qui sopra è stata rivolta a questo post su Indymedia http://emiliaromagna.indymedia.org/…en/show/4448 intitolato “HIDDEN: Anche il resto del carlino se la fa coi fascisti e sdogana casapound! VERGOGNA!”, non a questo blog

  12. un passante says:

    MA VERGOGNATEVI VOI, PIUTTOSTO.
    Inserito da Anonymous (non verificato) il Sab, 20/12/2008 – 16:46

    Sono Deborah Dirani, la giornalista che ha scritto il pezzo su Casapound.
    Innanzitutto chi taccia di fascismo un movimento e gli vorrebbe togliere il diritto all’esistenza e a un’opinione, diversa o anche sbagliata o discutibile, non è meno fascista di un fascista vero.
    La storia di una notte con Casapound che ho raccontato è una cronaca fedele di quanto accaduto quella notte. Il punto è che non è infarcita di quei preconcetti liberticidi dei quali si accusano Casapound e altri movimenti non di sinistra di questo Paese.
    E detto da una di sinistra, molto più di sinistra di quanti si permettono di violare anche solo a parole il diritto al libero pensiero. Io, assumendomi piena responsabilità di quanto ho scritto, continuo a raccontare la verità (che a quanto pare infastidisce molto più di una bugia precosncettuale: e cioè che a casapound non ho sentito nessuno cantare faccetta nera, parlare in termini razzisti di nessuno, nè ho visto svastiche o croci celtiche appese in giro. Ribadisco: non appartengo a Casapound, non sono di destra ma sono abituata a cercare di non violare il diritto di nessuno. finché quel diritto di esistenza non limita la mia di esistenza, per me ognuno ha il diritto di pensare ciò che vuole.
    In certi casi stento a riconoscere la democrazia nella sinistra, così pure come il rispetto della libertà di pensiero… peraltro sancita dall Costituzione. Ma com’è ‘sta cosa? Tutti pronti a dirsi antifascisti e nessuno che riconosca una fascistissima vena di chiusura nel non voler conoscere o cercare di capire chi la pensa diversamente.
    IO NON MI VERGOGNO DI QUANTO HO SCRITTO.
    Invito voi a farlo, piuttosto.
    ANZI, CON L’OCCASIONE, DESIDERO RINGRAZIARE I RAGAZZI E LE RAGAZZE DI CASAPOUND BOLOGNA CHE, PUR SAPENDOMI NON AFFINE ALLA LORO LINEA POLITICA, MI HANNO ACCOLTA SENZA PRECONCETTI E MI HANNO SPIEGATO, CON MOLTA PACATEZZA ED EDUCAZIONE IL LORO PENSIERO. Un esempio di civiltà che molti dovrebbero seguire.
    D.D.

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