Come si apprende da Indymedia Liguria, il 2 ottobre si è svolta al Palazzo di Giustizia di Genova la prima udienza del processo che vede imputati due compagni dell’Assemblea Antifascista Permanente di Genova accusati di “rapina a mano armata” per avere allontano nel corso di un presidio antifascista nel quartiere popolare di Bolzaneto, l’estate dello scorso anno, alcuni neofascisti che avevano ripetutamente provocato i partecipanti al presidio facendo il saluto romano. La perdita di un monile raffigurante una croce celtica durante l’allontanamento e l’ipotetica presenza di una qualche “arma” da parte di uno dei compagni, spiegherebbero questa accusa assurda. Ancora più assurda se si considera il crescendo impressionante di aggressioni fasciste che si susseguono quasi quotidianamente in Italia e che hanno, per chi ha la sfortuna di esserne l’oggetto, conseguenze gravi e talora mortali.
Sempre a Genova, in seguito a un presidio antifascista contro il corteo di Forza Nuova del maggio del 2007, 15 antifascisti avevano già subito perquisizioni e denunce. Ora sono state notificate loro 15 ingiunzioni di pagamento di duemila euro a testa come risarcimento per la mutua/infortunio di un poliziotto.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni/e dell’Assemblea Permanente Antifascista di Genova e condanniamo le continue faziosità giudiziarie contro chi pratica i valori dell’antifascismo.