Lezioni di revisionismo
da Roma.Indymedia
Colloquio tra Agostino Saccà, direttore di RaiFiction, e Rubens Esposito, direttore affari legali della Rai, intercettazione telefonica del 23 agosto 2007 (“la Repubblica”, 30 luglio 2008):
«Sai che Hitler ha alleggerito le tasse anche durante la guerra? È vero che poi faceva il saccheggio contro gli ebrei… E ieri pensavo: guarda che coglione Prodi, ma se Hitler è stato attento a non aumentare le tasse…».
«Agostì, c’è una differenza tra l’uno e l’altro».
«Pazzo, ma genio del consenso».
Quanta parte ha la televisione nel processo di fascistizzazione della società italiana? Mussolini aveva la radio, oggi ci sono le fiction della Rai. Eccone un esempio, prodotto proprio dal geniale Agostino Saccà: una apologia del fascismo insinuante, strappalacrime, faziosa, menzognera, seguita però da 17 milioni di spettatori (“Il cuore nel pozzo”: un caso di revisionismo mediatico).
Certo, non sorprende che da un simile “direttore”, così sensibile ai drammi della storia, siano derivate operazioni ideologiche ignobili e revisioniste. Ne vedremo presto di peggiori. È una previsione pessimista?
Orwell scriveva nel 1937: “Prima di dichiarare che un mondo totalitario è un incubo che non potrà mai avverarsi, ricordate che nel 1925 il mondo in cui viviamo oggi sarebbe sembrato un incubo, che non poteva assolutamente avverarsi”.