Ancora la broda nera dell’Ass. Edera

Protetti da agenti in divisa e in borghese, i postfascisti e terzaposizionisti dell’Associazione Edera – dopo aver rivalutato l’anno scorso l’eugenetica – continuano a spandere i loro filosofemi razzisti e le loro teorie del “complotto” plutocratico contro la stirpe italica…

Il 24 maggio, presso la Sala dell’Angelo in via San Mamolo 24, si è tenuta un’affollata conferenza sugli effetti del “globalismo” in Italia dal titolo “morte di una Nazione”, con la presenza qualificante del forzanovista Raffaele Ragni e dell’ex nazimaoista Ugo Gaudenzi.

L’immigrazione?
«Abbandonate le terre d’oltremare al saccheggio dei nuovi invasori, stiamo cedendo anche la madrepatria» (Raffaele Ragni).

Travestiti da noglobal, ma perfettamente integrati nel sistema, quando si distraggono parlano ancora come Mussolini…

Non sorprende. Le idee portate avanti dai neofascisti attuali non sono che una versione aggiornata e travestita delle idee del fascismo storico. Alla lobby giudaico-pluto-massonica, cara alla propaganda nazista, subentra oggi la lobby mondialista. Al razzismo si sostituisce il “no all’immigrazione” e il “no al multiculturalismo”. L’anticapitalismo dei neofascisti nasconde una visione profondamente regressiva e conservatrice, che vorrebbe il “ritorno” a un’era gerarchica e premoderna. Analogamente, la contrapposizione al potere statale è considerata necessaria solo al formarsi di una nuova élite, e non a una trasformazione in senso democratico e libertario. Anche il loro antimperialismo non è difesa della libertà, ma politica di potenza, rivendicazione geopolitica della Nazione. E, in nome di questa presunta Nazione, il neofascismo continua a negare lo sterminio nazista, a esaltare il regime fascista, a praticare lo squadrismo “patriottico” contro immigrati, compagni, gay e lesbiche.

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