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A TORINO!
Oggi viviamo un’epoca di fantasmi e di paure. Ognuno sente di abitare un mondo sempre più povero di prospettive, di giustizia e di futuro. Mentre la nostra dovrebbe essere una “repubblica fondata sul lavoro”, è sotto gli occhi di tutti l’impoverimento continuo dei salari, il ricatto del precariato, la privatizzazione dei servizi, l’inquinamento ambientale, la militarizzazione della società, l’incremento costante delle morti sul lavoro. Così, per nascondere i veri problemi economici e sociali, le istituzioni fanno a gara nel promuovere una presunta “emergenza sicurezza” al rango di priorità assoluta dell’azione pubblica, alimentando una “guerra fra poveri” fatta di disinformazione, pregiudizi, xenofobia, razzismo, sessismo.
Proprio il clima di allarme sociale fomentato da politici, sindaci, giudici e giornalisti ha offerto nuova agibilità a gruppi e partiti neofascisti che rivendicano apertamente e praticamente l’eredità autoritaria, squadrista, razzista, omofoba e sessista del Fascismo. Oggi i neofascisti di “Forza Nuova” e di “Fiamma tricolore” cavalcano l’intolleranza verso ogni migrante, verso i suoi costumi, la sua cultura, ciò in cui crede. Soffiano sul fuoco dell’odio verso chiunque appaia straniero o “diverso”. E sempre più i neofascisti si distinguono per assalti violenti ai campi rom, ai centri sociali, ai migranti, ai gay, ai militanti di sinistra o a chiunque non pare “allineato”.
Chi si oppone a questa deriva autoritaria e xenofoba, chi cerca di contrastare questa martellante campagna d’odio, chi si mobilita per riaffermare i valori della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza oggi si trova di fronte anche alla crescente brutalità poliziesca nel gestire le “emergenze” sociali. E se a ciò si aggiunge l’uso capzioso e intimidatorio delle leggi per reprimere ogni moto di denuncia e di protesta, le imputazioni pretestuose, i ricatti giuridici, le pene esorbitanti, si vede bene come si stia espandendo in Italia una graduale fascistizzazione dello stato, contro l’idea stessa di una società aperta e plurale.
Approfittando di questa stagione politica, anche la Chiesa Cattolica ha ritrovato in questi anni la propria vocazione più schiettamente reazionaria con continue ingerenze delle gerarchie vaticane negli ambiti più diversi della vita sociale. Ogni fascismo ha bisogno infatti di costruire un modello unico di vita, un’identità normativa valida per tutti, un senso chiuso e sacrale della tradizione. E oggi la Chiesa Cattolica fa proprio questo: offre pretesti “spirituali” per reprimere chi esercita la propria libertà.
Noi non crediamo ai fantasmi e riteniamo che si debba guardare ai dati di fatto. In Italia i profitti degli industriali aumentano di anno in anno, il potere d’acquisto dei salari si riduce, la criminalità è in calo, le violenze sulle donne avvengono soprattutto in famiglia, la maggior parte degli immigrati è sfruttata per un tozzo di pane, ogni giorno tre persone muoiono sul posto di lavoro…
Bologna è un laboratorio nazionale del delirio ipersecuritario: le piazze sono ormai un parcheggio per le camionette di polizia e carabinieri; si sgomberano senza sosta le case occupate, gli spazi sociali e gli alloggi di fortuna dei migranti; abbiamo il record di espulsioni di cittadini rumeni; i neofascisti sfilano contro la moschea e aggrediscono gli studenti nelle scuole occupate; il CPT è stato definito da una commissione ministeriale il peggiore d’Italia; Bologna è la città delle multe per bestemmia e delle messe riparatrici contro chi parla di libertà sessuale, degli arresti per chi scrive sui muri o si oppone a un ricovero coatto. Per questo invitiamo ad andare il 19 gennaio alla manifestazione di Torino.
Perché è ora di dire basta alla pantomima autoritaria di uno stato e di amministrazioni locali sempre più incapaci di garantire una minima serenità sociale. Come hanno scritto i compagni torinesi: “Servono spazi per dare volto a chi non l’ha, per raccontare le storie che nessuno racconta, per portare in piazza le vicende dei rom, degli antifascisti, i chi muore di lavoro, di chi lotta contro il Tav, di chi vuole tagliare le basi alla guerra, di chi crede che un mondo altro sia possibile e terribilmente urgente”. Anche noi crediamo che ciò sia necessario.
Lunedì 14 Gennaio ore 21
ASSEMBLEA PUBBLICA
presso la Sala Polivalente del Q.re San Vitale – Via Rimesse 113
(bus 14-38-39-89-99-206-237-257 o ferrovia suburbana per Budrio-Porto Maggiore – fermata Stazione Rimesse)
SABATO 19 GENNAIO
CORTEO A TORINO
concentramento ore 14 Piazza Castello
PULLMAN DA BOLOGNA
stiamo autofinanziandoci parte per i pullman per arrivare a un prezzo a persona più basso possibile.
Partenza sabato ore 9.00 all’autostazione di Bologna (Piazza XX Settembre) – al terminal 25.
Previsti passaggi a Modena (ore 10.30 circa) e Parma (ore 11.30 circa).
Costo a/r max. 10 euro.
per info e prenotazioni: 3357277140 – sirwalter@libero.it
Assemblea Antifascista Permanente – Bologna
prego allegare questa mail neroerosso@hotmail.it alla mailing list.
grazie molte