Report presidio antifascista di sab.22/12

Circa un centinaio di compagni hanno partecipato al presidio antifascista,
ribadendo il carattere razzista e xenofobo dell’iniziativa di Forza
Nuova, con interventi in italiano, inglese e francese. Ingente lo
spiegamento di forze dell’ordine che hanno cercato, ma inutilmente, di
impedire il volantinaggio lungo via Pirandello. Vi è stata anche la
partecipazione di abitanti del quartiere, prevalentemente ragazzi. Numerosi
anche i giornalisti, fotografi e tv che hanno continuato a importunare e/o
intervistare i compagni presenti. Tuttavia le ragioni dell’antifascismo
oggi non fanno notizia o quasi, ma ciò poco ci importa.

Grazie alla convocazione di un presidio di protesta, Forza Nuova non ha
ottenuto di poter svolgere la prevista fiaccolata lungo le strade del
Pilastro ed è rimasta confinata in un angolo remoto, piantando le fiaccole
per terra e mangiando cornetti per commemorare una qualche antica vittoria
contro gli Ottomani. Una quarantina di militanti neofascisti ha ascoltato
il breve comizio di Correggiari, palesemente scontento perché nessun
residente del quartiere si è unito al loro raduno (come egli ha dichiarato
anche a “L’Unità”).

Come è emerso dalle chiacchiere nei volantinaggi, al Pilastro, che è un
quartiere con moltissimi immigrati, gli italiani non vedono tutti di buon
occhio la costruzione della moschea (“abbiamo paura”, sintetizzava una
signora), e vi sono anche alcuni giovani neonazi, ma tra gli adulti vi è
una diffusa ostilità al neofascismo, anche per il ricordo della strage del
Pilastro e dei fatti della Uno Bianca.
Poco dopo le 7 era tutto finito. Considerate le poche forze di un freddo
pomeriggio a ridosso delle feste, crediamo sia stato un buon risultato, che
incoraggia a tornare a proporre iniziative al Pilastro e cercare di
interagire con chi ci vive.

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