censura

Quella lingua biforcuta di Santo Stefano…

Dinanzi a un’opera d’arte che reinterpreta i Dieci Comandamenti in chiave lesbica, il quartiere Santo Stefano decide di non concedere l’uso di una sala del Baraccano per la mostra “Recombinant Women”, organizzata da Arcilesbica.

La decisione è stata presa dal diessino Andrea Forlani, presidente del Quartiere S. Stefano, perché le istituzioni, secondo Forlani, non devono dare spazio a iniziative che “trattino argomenti religiosi o eticamente sensibili”.

Tuttavia, il 21 aprile 2007 lo stesso Andrea Forlani aveva concesso la Sala dell’Angelo a una conferenza neonazista sull’eugenetica, di chiara ispirazione razzista e xenofoba. In questo caso, dinanzi a un tema “eticamente sensibile”, la giustificazione del quartiere fu invece la volontà “democratica” di non “censurare” nessuno.

Si vede bene quale sia la politica degli sceriffi diessini in città: acquiescenza e accordo con i poteri forti (come la Curia o la destra), repressione contro le lotte sociali e la libera espressione.

Solidarietà alle artiste censurate!

 

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