21 aprile 2007

Sarà una risata che li seppellirà!

I neofascismi sono vari: vi sono gli squadristi sottoproletari con celtiche e coltelli e i dirigenti in doppio petto, i razzisti ignoranti e i cenacoli intellettuali. A quest’ultima categoria può ascriversi l’Associazione Culturale Edera, attiva a Bologna nell’organizzazione di dibattiti e presentazioni di libri con finalità di «promozione e diffusione dei valori spirituali e delle idee proprie della tradizione culturale europea declinata in ambito italico», cioè «la concezione che abbiamo del nostro popolo (stirpe)». Vedi http://www.associazioneedera.org/home.htm

Così, nonostante la falsa patina rivoluzionaria e spiritualista, per sostenere i valori della «stirpe» chiedono prosaicamente di versare il 5 per mille a favore dell’Istituto storico della RSI (Repubblica sociale italiana). Vedi http://www.associazioneedera.org/5x1000_rsi.htm 

Celebrando i valori dell’appartenenza etnica alla «stirpe italica » in senso anticapitalista, antimperialista e antiamericano, i discorsi che si leggono sul sito hanno magari una vaga aria progressista, ma nascondono l’odio per chi è straniero e “diverso”, mascherato da amore per la «propria» terra e per la «propria» città.

Propagandando i valori dell’«autodifesa etnica totale» in senso «nazionalpopolare», questi discorsi mirano evidentemente a manipolare un pubblico acritico e ignorante, per orientarlo con astruse teorie pseudo-intellettuali verso una cultura di chiaro stampo razzista.

Prova ne sia il fatto che una imminente iniziativa dell’Associazione Culturale Edera sulle biotecnologie (BIOTECNOLOGIE: PECCATO D’ORGOGLIO O VOLONTÀ DI POTENZA? OGM, ETNICITÀ, EUGENISMO […], GENETICA DELLE POPOLAZIONI, Sabato 21 aprile 2007, ore 16.30,“Sala dell’Angelo”, via San Mamolo 24, Bologna) è stata pubblicizzata capillarmente nelle facoltà umanistiche dell’Università di Bologna, ma quasi per nulla nelle facoltà scientifiche, scegliendo quindi di NON coinvolgere chi può avere un minimo di competenze e smascherare i filosofemi neorazzisti e neofascisti.

Né sorprende allora che, anziché uno straccio di dibattito, a parlare di biotecnologie sia un piccolo guru dell’estrema destra che scopiazza Gramsci e Toni Negri in chiave nazionalsocialista, e poco o nulla sa di scienza: è il dottor STEFANO VAJ, secondo cui «dobbiamo certamente considerare la scienza come un frutto della repressione operata dalla tendenza giudeocristiana sull’inconscio collettivo europeo» (!?), ma nel caso delle biotecnologie e dell’eugenismo «le potenzialità della tecnica moderna» diventano invece «un passo obbligato di qualsiasi possibile sogno di libertà e di potenza». Ed è il «sogno» esilarante di un «Walhalla egualitario» (cioè egualitario solo per gli dei e gli eroi, ovviamente di pura «stirpe» italica). Vedi http://www.uomo-libero.com/index.php?url=%2Farticolo.php%3Fid%3D354&hash 

D’altra parte, cosa aspettarsi da uno che, per attirar gente, millanta sul volantino pubblicitario il falso titolo di «docente presso l’Unità di Padova» con sullo sfondo la doppia elica del DNA?

Dinanzi a questi penosi, ipocriti tentativi di travestirsi al contempo da no global e da scienziati, basta veramente una risata per seppellirli.

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4 Responses to 21 aprile 2007

  1. un transumanista says:

    Le “peculiari” idee di Stefano Vaj non sono assolutamente rappresentative del movimento transumanista. Nonostante sia riuscito a farsi cooptare nel direttivo dell’Associazione Italiana Transumanisti, la sua ingombrante presenza ha creato (e continua a creare)non pochi imbarazzi ai transumansiti di lunga data. Per una chiara ed esauriente informazione riguardo al “problema Vaj”, cfr. http://www.estropico.com/id314.htm .

  2. Santa Barbara says:

    Andrea Forlani, presidente del quartiere S. Stefano, che ha prestato la sala per la porcheria biopolitica, dichiara (da Repubblica Bologna” 1 giugno):
    “Sono deluso. Nei Ds oggi la democrazia interna lascia molto a desiderare” (alla democrazia esterna ci pensa Forlani che è di manica molto larga coi razzisti).

    Repubblica riferisce anche che Forlani è “criticato all’interno della Quercia per sver acusato i compagni di partito per aver lanciato le LARGHE INTESE SULLA SICUREZZA e non aver poi aderito alla manifestazione di Omnia Bononia”.

    Domanda del giornale:
    “Sta pensando di abbandonare la Quercia, Forlani?”

    “No – assicura Forlani – ma lavorerò perché nel PD le cose cambino”

  3. antifà, ah ah ah!! says:

    Vedo che finalmente qualcuno a sinistra ha ben compreso la vera natura degli schieramenti oggi sul campo: da una parte voi, Fukuyama (quello che dopo la caduta del comunismo esultava per la “fine della storia”) e Ratzinger, dall’altra i fautori della libertà e del’indipendenza dell’Europa…

    Poi magari parliamo dell’altra contrapposizione fondamentale, quella tra alfabetizzati ed analfabeti (vedendo quel che avete capito dei testi dell’autoe in questione, io ho una mezza idea di quale sia lo schieramento che avete scelto voi….)

  4. Stefano Vaj says:

    I miei ospiti bolognesi risponderanno da soli, se credono.

    Quanto a me, riconosco che assembleantifa ha fatto i compiti, ma non pare aver capito molto.

    Qualunque lettore dell’articolo linkato può valutare da solo se io non disapprovo con tutte le mie forze “la repressione operata dalla tendenza giudeocristiana sull’inconscio colletivo europeo”; o se del “Walhalla egualitario” parlo ad altro titolo che per auspicarne appunto la prometeica distruzione. Cfr. anche http://www.biopolitica.it. O http://www.transumanisti.it

    Poi, sono assolutamente persuaso che assembleantifa la pensi diversamente da me, ma che io sia da epoca non sospetta no-global (“no”, non new-global, ni-global, global così così) non vi è dubbio, e se fossi “travestito” sarebbe davvero curioso lo sforzo da me dispiegato per anni in decine di articoli accessibili sul Web per sostenere al riguardo idee opposte alle mie.

    Per Padova, guardate bene… 🙂

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