Sarà una risata che li seppellirà!
I neofascismi sono vari: vi sono gli squadristi sottoproletari con celtiche e coltelli e i dirigenti in doppio petto, i razzisti ignoranti e i cenacoli intellettuali. A quest’ultima categoria può ascriversi l’Associazione Culturale Edera, attiva a Bologna nell’organizzazione di dibattiti e presentazioni di libri con finalità di «promozione e diffusione dei valori spirituali e delle idee proprie della tradizione culturale europea declinata in ambito italico», cioè «la concezione che abbiamo del nostro popolo (stirpe)». Vedi http://www.associazioneedera.org/home.htm
Così, nonostante la falsa patina rivoluzionaria e spiritualista, per sostenere i valori della «stirpe» chiedono prosaicamente di versare il 5 per mille a favore dell’Istituto storico della RSI (Repubblica sociale italiana). Vedi http://www.associazioneedera.org/5x1000_rsi.htm
Celebrando i valori dell’appartenenza etnica alla «stirpe italica » in senso anticapitalista, antimperialista e antiamericano, i discorsi che si leggono sul sito hanno magari una vaga aria progressista, ma nascondono l’odio per chi è straniero e “diverso”, mascherato da amore per la «propria» terra e per la «propria» città.
Propagandando i valori dell’«autodifesa etnica totale» in senso «nazionalpopolare», questi discorsi mirano evidentemente a manipolare un pubblico acritico e ignorante, per orientarlo con astruse teorie pseudo-intellettuali verso una cultura di chiaro stampo razzista.
Prova ne sia il fatto che una imminente iniziativa dell’Associazione Culturale Edera sulle biotecnologie (BIOTECNOLOGIE: PECCATO D’ORGOGLIO O VOLONTÀ DI POTENZA? OGM, ETNICITÀ, EUGENISMO […], GENETICA DELLE POPOLAZIONI, Sabato 21 aprile 2007, ore 16.30,“Sala dell’Angelo”, via San Mamolo 24, Bologna) è stata pubblicizzata capillarmente nelle facoltà umanistiche dell’Università di Bologna, ma quasi per nulla nelle facoltà scientifiche, scegliendo quindi di NON coinvolgere chi può avere un minimo di competenze e smascherare i filosofemi neorazzisti e neofascisti.
Né sorprende allora che, anziché uno straccio di dibattito, a parlare di biotecnologie sia un piccolo guru dell’estrema destra che scopiazza Gramsci e Toni Negri in chiave nazionalsocialista, e poco o nulla sa di scienza: è il dottor STEFANO VAJ, secondo cui «dobbiamo certamente considerare la scienza come un frutto della repressione operata dalla tendenza giudeocristiana sull’inconscio collettivo europeo» (!?), ma nel caso delle biotecnologie e dell’eugenismo «le potenzialità della tecnica moderna» diventano invece «un passo obbligato di qualsiasi possibile sogno di libertà e di potenza». Ed è il «sogno» esilarante di un «Walhalla egualitario» (cioè egualitario solo per gli dei e gli eroi, ovviamente di pura «stirpe» italica). Vedi http://www.uomo-libero.com/index.php?url=%2Farticolo.php%3Fid%3D354&hash
D’altra parte, cosa aspettarsi da uno che, per attirar gente, millanta sul volantino pubblicitario il falso titolo di «docente presso l’Unità di Padova» con sullo sfondo la doppia elica del DNA?
Dinanzi a questi penosi, ipocriti tentativi di travestirsi al contempo da no global e da scienziati, basta veramente una risata per seppellirli. Continue reading →