25 aprile: aggressione omofoba in Bolognina

Bologna, 25 aprile. Dopo ripetute provocazioni, al grido di “froci di merda”, alcuni noti individui hanno aggredito un gay in Via Fioravanti, nel quartiere della Bolognina.

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resoconto aprile antifa

Resoconto dell’aprile antifascista e antirazzista a Bologna

Come l’anno scorso, il nostro 25 aprile è caduto all’interno di una serie di iniziative che si è voluta chiamare “Primavera antifascista e antirazzista”.

Si è cominciato domenica 20, quando il Coordinamento Migranti di Bologna e provincia ha indetto la terza giornata internazionale dei migranti in piazza dell’Unità, nel quartiere popolare della Bolognina. Una piazza gremita, dalla mattina, quando ad essere protagoniste sono state le seconde generazioni impegnate in un torneo di basket interetnico, sino a sera, tra concerti, spettacoli, cori, danze. In alcuni interventi, stranieri e italiani hanno ribadito sia la necessità di lottare per la libertà e i diritti dei migranti nella convinzione che questa lotta sia la lotta di tutti gli sfruttati, sia l’attualità della lotta contro ogni fascismo, sessismo e autoritarismo. Le persone che hanno attraversato la piazza sono state molte, probabilmente più di cinquecento. Nell’aria aleggiava la convinzione che, nonostante i tempi duri, durissimi da “lavaggio del cervello quotidiano”, la lotta sarà sì lunga, ma vittoriosa perché – come ha detto un migrante senegalese in piazza – “i nostri figli non subiranno tutto quello che abbiamo subito noi”, ovvero il tentativo di umiliazione quotidiana delle leggi xenofobe. La nuova società sarà multiculturale: a noi renderla libera e solidale.

Martedì 22 aprile, nell’Aula C occupata di Scienze Politiche, si è discusso della campagna internazionale contro il campo di addestramento di Forza Nuova a Cipro. Per quest’estate, infatti, il partito nazionaldemocratico tedesco (NPD), Forza Nuova e il partito neofascista greco “Hirsi Avgi” (“L’Alba d’Oro”) progettano di allestire un campo comune sull’isola di Cipro. Il campo avrà come scopo «la formazione ideologica e fisica dei giovani» e sarà presentato come «protesta a favore dei diritti dei greci ciprioti che sono stati cacciati dalla propria terra» e come «reazione all’occupazione del 40% dell’isola per l’invasione turca sul suolo Europeo.». Non si tratta quindi solo di un luogo di addestramento per lo squadrismo neofascista, ma anche di un’iniziativa che intende inasprire e promuovere le tensioni etniche interne all’isola. Come Forza Nuova e il NPD tedesco, anche “Hirsi Avgi” è un’organizzazione dichiaratamente fascista, che in passato ha sostenuto la Giunta militare dei Colonnelli e in anni recenti ha esteso il proprio campo d’azione anche all’isola di Cipro. È una struttura politica che non esita a far ricorso alla violenza: il suo leader (Nikolaos Michaloliakos) ha subito due condanne per aver collocato una bomba in un cinema di Atene; un altro esponente di spicco del partito è stato condannato a 21 anni di prigione per l’omicido di Dimitris Kousouris, studente di sinistra attivo nel sindacato; inoltre ai militanti di “Hirsi Avgi” sono attribuite numerose violenze, aggressioni, omicidi, attacchi incendiari ai campi di rifugiati. Già nel 2005 alcune formazioni neofasciste europee avevano cercato di organizzare a Cipro un campo d’addestramento, ma un’ampia campagna antifascista (promossa da “Xekinima – Socialist Internationalist Organisation”) era riuscita a far annullare questo progetto, grazie al coinvolgimento di tutte le organizzazioni della sinistra greca e a un forte sostegno internazionale. Poiché l’isola di Cipro rimane isolata, i compagni greci e ciprioti lanciano un appello di solidarietà e chiedono, dove è possibile, di promuovere campagne d’informazione contro questo campo neonazista (per adesioni o chiarimenti: lottacwi at hotmail punto com). Il dibattito si è soffermato anche su Forza Nuova e le sue forme organizzative. Vari interventi hanno sottolineato che la solidarietà internazionale risulta non solo un efficace strumento di lotta antifascista, ma è anche il segno che un mondo diverso e più giusto è ancora possibile, di là dai confini e dalle barriere propagandate e difese da tutti gli autoritarismi.

Mercoledì 23 nella Sala dello Zodiaco, liberata dalla mediocrità della burocrazia politica e restituita alla passione di chi non accetta questo sistema di cose, ha ospitato una serata di studi sul “Delirio razzista”. Circa settanta persone hanno riempito la sala per ascoltare sette diversi interventi sul razzismo: “un tema che si intreccia inevitabilmente con altri temi: il fascismo, il totalitarismo, il sessismo, l’autoritarismo”. Luciano Nicolini e Massimo Varengo hanno parlato del posto di Camillo Berneri all’interno del pensiero libertario, del suo impegno intellettuale contro il razzismo, dei suoi studi antropologici e psicologici, ma anche del suo impegno antifascista da militante e uomo d’azione. Mauro Raspanti ha esposto le sue ricerche sull’antigitanismo, illustrando le radici di quei pregiudizi contro i rom che ogni giorno siamo costretti a leggere sulle pagine dei giornali. C’è stato poi un breve saluto dell’ANPI Bolognina – che ha voluto fortemente partecipare alla serata – e il bell’intervento di Vincenza Perilli, teso a confutare la presunta innocenza o naturale bontà femminile riguardo ad un tema come quello del razzismo. Infine Rudy Leonelli ha considerato un aspetto del pensiero di Foucault, analizzando criticamente la supposta irrazionalità del razzismo. A metà della serata un intervento dal pubblico, di un compagno migrante, ha reso chiaro in poche parole quel che è sottinteso nelle lotte che quotidianamente portiamo avanti: che il razzismo oggi è anche e soprattutto un “razzismo sociale”, un razzismo contro i poveri e che la paura che vogliono inculcarci è quella del “diverso povero”.

Venerdì 25 aprile, infine, abbiamo attraversato Bologna, una città sempre più agibile per le squadracce fasciste, tracciando simbolicamente un percorso storico dell’antifascismo in città. Alle ore 13 un primo presidio a porta Lame, luogo della più importante battaglia partigiana all’interno di un centro abitato europeo, avvenuta nel novembre del ’44. Una cinquantina di compagne e compagni hanno volantinato, speekerato e affisso lo striscione “contro ogni fascismo”. Nei diversi interventi dal microfono sono state ricordate sia le ragioni storiche che quelle attuali che rendono necessaria la battaglia antifascista, come pure che l’antifascismo non può essere solo quello “ufficiale” (settembre ’43 – maggio ’45). Verso le 15 è partita la biciclettata che ha raggiunto il piazzale della Stazione Centrale. Qui oltre cento persone hanno partecipato al presidio davanti alla lapide che ricorda le vittime della strage del 2 agosto 1980, mentre una decina di compagne e compagni, volantinava davanti e dentro la stazione ferroviaria raccogliendo simpatia e solidarietà da parte dei viaggiatori in transito. Alcuni operai dei servizi di manutenzione si sono uniti ai compagni nel presidio. Anche qui alcuni brevi interventi dal microfono per ribadire i caratteri della giornata e ricordare come il fascismo post-bellico abbia caratterizzato la stagione della “tensione” e delle stragi. Verso le 16 la biciclettata è ripartita in direzione di piazza dell’Unità dove compagni e compagne dell’XM24, Lazzaretto, Lab57, QueeRing Bologna e Comitato Bologna Pride, già dalle prime ore del pomeriggio, stavano allestendo il palco e i banchetti per la Festa della Resistenza Popolare.
Una foto e una poesia…
http://incidenze.blogspot.com/2008/04/franco-fortini-voce-degli-ultimi.html

La piazza si é andata riempiendo mentre sul palco cominciavano ad esibirsi diversi gruppi musicali e teatrali. Fra un’esibizione e l’altra si sono alternati al microfono molti compagni per brevi comunicazioni sulle attività in corso e in progetto. Un compagno dell’AAP ha ribadito le ragioni di una mobilitazione antifascista e antirazzista permanente. Un compagno di XM24 ha ricordato il dossier (http://isole.ecn.org/antifa) sulle aggressioni fasciste in Italia, dove sono puntualmente registrate le migliaia di aggressioni dello squadrismo neofascista (e ha sottolineato anche la connivenza fra apparati dello stato e squadracce). Un intervento del Critical Garden ha coniugato i valori della Resistenza anche a livello dell’ambiente in cui viviamo, sempre più devastato, avvelenato, cementificato dalla speculazione. Altri hanno poi segnalato le campagne promosse dall’AAP (la raccolta fondi per le compagne e i compagni di DAX condannati per i fatti del San Paolo a Milano; la campagna contro il campo paramilitare dei neofascisti europei in programma per quest’estate a Cipro). Accanto agli interventi anche le esibizioni ripercorrevano i temi dell’antifascismo e delle lotte libertarie: dalla musica klezmer che ricordava la resistenza del ghetto di Varsavia ai canti della comune di Parigi, dai canti anarchici (con un corale di tutta la piazza sul ritornello “nostra patria è il mondo intero”) al teatro antifascista. Jolaurlo, Etnia Supersantos e altri hanno poi incendiato le danze. Oltre mille le persone passate per la piazza. Tutti i banchetti hanno esaurito cibi e bevande. Veramente una grande giornata!

L’antifascismo oggi coincide anche con la lotta per la libertà dei migranti. Da qui la necessità di continuare e allargare questi percorsi di autorganizzazione per contrastare una campagna di odio martellante contro i migranti, i poveri, per riaffermare i valori della libertà e della solidarietà. Bisogna continuare a creare insieme un’alternativa all’indottrinamento televisivo, all’accettazione di pregiudizi e discriminazioni, costruendo momenti di socialità vera in cui chi abita la città si renda conto che i nemici non sono i “diversi”, ma i padroni e i legislatori di ogni colore.

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28.04.08 XM24 h 21

Viviamo in una società in cui i legami di solidarietà umana sono sempre più rari, deboli, spezzati. Mentre mezzi di comunicazione e pubblici poteri, attraverso la retorica della sicurezza, diffondono paura e terrore verso ogni cosa che appaia diversa dal mito della normalità, le periferie assumono l’aspetto di ghetti, diverse culture e provenienze vengono separate da muri di ostilità e diffidenza, sembra che non possano esistere rapporti umani se non attraverso il denaro e il culto della merce.

È in questa disumanizzazione della società che trovano spazio la discriminazione razziale, il sessismo, la violenza di genere, la brutalità delle polizie, l’intolleranza delle gerarchie cattoliche. Che si manifesti o meno nelle tristi marcette e nei comizi elettorali delle formazioni che oggi si dichiarano neofasciste o neonaziste e nelle vili aggressioni dei loro militanti, per noi questo è FASCISMO, più subdolo e meno visibile ma non meno pericoloso di quello al potere nel ventennio di Mussolini.

Crediamo perciò che per combatterlo sia necessario erodere il tessuto di diffidenza da cui esso trae la sua forza.

Dopo il pomeriggio di socializzazione al centro commerciale Pilastro dello scorso marzo e le iniziative in Bolognina nell’anniversario della Liberazione, invitiamo tutt* a proseguire il percorso della Primavera Antifascista: riallacciare l’umana solidarietà creando nei quartieri nuovi momenti di comunicazione e incontro liberi dalla dittatura del commercio.


lunedì 28 aprile ore 21

ASSEMBLEA ANTIFASCISTA a XM24

Via Fioravanti 24 – bus 11

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Inno alla razza!?… Boicotta “La Repubblica”!

Bologna, 24 aprile. Mentre Bologna si prepara a ricordare il sessantatreesimo anniversario della Liberazione, in città desta sdegno la pubblicazione sui quotidiani locali di un’inserzione voluta da un noto assicuratore ultraottantenne, Michele Tossani, contenente una sorta di “inno alla razza”, un “saluto” al nuovo governo, che si conclude con questo invito: “l’Italia si muova, si scuota e si sacrifichi per ritornare ai fastigi di quando ci sentivamo di far parte di una razza forte, pura e maestra di vita”.
http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/04_aprile/24/25_aprile_bologna_sui_giornali_inserzione_con_inno_a_razza_pura,14637651.html

Tra le prese di posizione istituzionali, nessun politico o giornalista ha trovato la voglia di ricordare che oltre sessantatre anni fa Michele Tossani era membro delle Brigate nere fasciste e si distinse, al fianco dei soldati nazisti, in… “arresti arbitrari” (oggi forse si direbbe “torture”, ma in Italia non c’è il reato di tortura…). Ad esempio:
http://legislature.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenbic/57/2006/0206/pdf019.pdf

Un lettore del romanzo Asce di guerra tramanda un ricordo del giovane Tossani che fino a qualche decennio fa era ben vivo nella memoria dei bolognesi più anziani: “… però Tossani che girava in via Indipendenza con la pistola in bella mostra minacciando di far saltare la testa a destra e a manca (credo anche a mio nonno, ma non sono sicuro), quello sì me lo hanno raccontato”.
http://www.wumingfoundation.com/gallery/commentiAdG.htm

Oggi, i giornalisti in cerca di notizie sfiziose e colorite, ormai del tutto incapaci di effettive analisi della realtà, sono tra i complici peggiori del crescente degrado etico e intellettuale. Così è, ad esempio, per “La Repubblica”: prima incassa quattrini pubblicando a pagamento una dichiarazione odiosa e fascista di razzismo; poi il giornale si difende sostenendo che è giusto accettare qualsiasi tipo di pubblicità. E fa due articoli in perfetto stile bipartisan: uno che riferisce le proteste di politici DS, “intellettuali”, etc., e l’altro che dà la parola a Tossani stesso come onesto, immacolato cittadino: “Noi siamo razza europea purissima”.

Invitiamo pertanto a non comprare mai più quei giornali che hanno pubblicato e giustificato questo esempio di propaganda razzista, a cominciare da "La Repubblica".

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25 aprile a Bologna

Il 25 Aprile 1945 è
la data simbolica e celebrativa in cui le istituzioni si trovano
costrette a dare un minimo riconoscimento politico a una Resistenza
popolare mossa dalla volontà di liberarsi dalla dittatura nazifascista
e dall’avversione verso una guerra disastrosa.

Oggi, da destra a sinistra, si invoca una memoria condivisa, ma in
realtà si nasconde e si mistifica il profondo spirito di uguaglianza e
giustizia sociale che animò la Resistenza, la tensione verso una
società in cui ognuno potesse realizzarsi in una vita dignitosa.
Sessanta anni dopo assistiamo invece a un rapido degradarsi delle
condizioni di vita: morti sul lavoro, disoccupazione, carovita,
precarietà, emergenza abitativa, malasanità, costi esorbitanti
dell’istruzione pubblica, inquinamento e devastazione ambientale.

Non crediamo possibile celebrare la Liberazione con una retorica
patriottica vaga e commemorativa, che rimuove e neutralizza la
conflittualità sociale negando ogni alternativa all’ordinamento
esistente e ogni movimento volto a trasformarlo.

La Resistenza ha cominciato ad essere rimossa e riscritta sin dai primi anni di dopoguerra. A cominciare ad esempio dalla Costituzione Italiana, che non prevede alcun diritto di "resistenza" (riconosciuto invece già nella Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino
del 1789). Anzi, a differenza di Germania e Francia, nel 1947 la DC e
il PCI cancellarono concordemente questo articolo dalla bozza della
Costituzione italiana: «Quando i
poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti
dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è un diritto e un
dovere del cittadino»
. Da allora, ciclicamente, sarà sempre
repressa ogni spinta dal basso a riprendere le fila di una lotta per
una società diversa e più giusta.

Il mito della coesione sociale favorito da tale memoria artefatta,
istituzionalizzata e falsificante ha permesso l’affermarsi di
un’ideologia del profitto e della competitività: impariamo ormai fin
dall’infanzia che l’autorealizzazione si raggiunge rincorrendo potere,
ricchezza, successo, "normalità". È il modello normativo della famiglia
patriarcale, del conformismo, del consumo, della rispettabilità solo
esteriore.

Chi risulta "diverso" rispetto a questa visione stereotipata, escluso
dalla corsa al successo, resta ai margini della società ed è spesso
additato come causa di ogni suo male. Nel modello di convivenza che lo
Stato impone i legami di solidarietà umana sono sempre più rari,
deboli, spezzati. Attraverso la retorica della "sicurezza" si fomentano
la diffidenza, la paura, il pregiudizio, la xenofobia, il sessismo,
l’omofobia.

Proprio il clima di allarme sociale fomentato da politici, sindaci, giudici e giornalisti ha offerto nuova agibilità a gruppi e partiti neofascisti
che rivendicano apertamente e praticamente l’eredità autoritaria,
squadrista, razzista, omofoba e sessista del Fascismo. Oggi i
neofascisti di "Forza Nuova" e di "Fiamma tricolore", legittimati anche
dalla recente campagna elettorale, soffiano sul fuoco dell’odio verso
chiunque appaia straniero o "diverso". E sempre più i neofascisti si
distinguono per assalti violenti ai campi rom, ai centri sociali, ai
migranti, ai gay, ai militanti di sinistra o a chiunque non pare
"allineato".

Scendere in piazza il 25 aprile vuol dire contrastare questa martellante campagna d’odio e riaffermare i valori della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza,
contro ogni discriminazione, contro la crescente brutalità poliziesca
nel gestire le "emergenze" sociali, contro la progressiva
fascistizzazione dello Stato.

Per una società aperta e plurale, ora e sempre resistenza!

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25 Aprile 2008 – Giornata delle Resistenze Popolari

Presidi di comunicazione antifascista
h.13.00 Porta Lame
h.14.30 Porta Galliera
h.16.00 Piazza dell’Unità
+++Venite in bicicletta!+++

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Assemblea Antifascista Permanente – Bologna
per contatti: aap-bologna at riseup punto net

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PRIMAVERA ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA

Domenica 20 Aprile
Piazza dell’Unità, ore 11
GIORNATA PER LA LIBERTÀ E I DIRITTI DEI MIGRANTI
musica-festa-interventi-infopoint

Martedì 22 aprile
Aula C, Strada Maggiore 45, ore 16
Incontro informativo sulla campagna internazionale:
NO AL CAMPO FASCISTA!
http://assembleantifascistabologna.noblogs.org/post/2008/03/11/campagna-internazionale

Mercoledì 23 aprile
Sala dello Zodiaco, via Zamboni 13, ore 21
Convegno antifascista: “Il delirio razzista”
Intervengono: Nicolini, Varengo, Raspanti, Leonelli, Musolesi, Perilli, Cordinamento Migranti Bologna, AAP
http://assembleantifascistabologna.noblogs.org/post/2008/04/14/delirio-razzista

Giovedì 24 aprile
Mercato di via Albani
Banchetto informativo per denunciare l’offensiva delle nuove destre

Giovedì 24 aprile
XM24, ore 19
“Verità per Aldo”
Serata antiproibizionista contro l’attuale legge fascista Fini-Giovanardi

Venerdì 25 aprile
+++VENITE IN BICICLETTA!+++

Presidi di comunicazione antifascista
Ore 13.00 PORTA LAME
Ore 14.30 PORTA GALLIERA

e dalle ore 16.00 PIAZZA DELL’UNITA’
***FESTA DELLA RESISTENZA POPOLARE

****concerti:
+ Etnia Supersantos
+ Le Tremende+ BKK (Kletzmer Metropolitano)
+ Jolaurlo (pulp-rock explotion)

* canti sociali a cura di Rete Ivan Illich: 1871 Bandita la Commun e de Paris
* Teatro volante in Coockin’ Theathre presenta “Chi va al forno s’ infarina”
* palco interventi con microfono aperto a cura di antifa.org
* infoshock – libri e riviste
* info e interventi antiproibizionisti a cura di Lab57 – Alchemica
* cool_in_aria – cucina critica
* PiRaTiPiNk all’arrembaggio della Bolognina… e non solo!!
Materiali lgbtq e pinkreattivismo a go-go a cura di QueeRing Bologna e Comitato Bologna Pride
con la partecipazione del Lazzaretto Autogestito

Sabato 26 aprile
Castello di Bentivoglio (BO)
Dalle ore 21 serata di canti delle resistenze

Sarà inoltre presente in ogni iniziativa un banchetto dell’Associazione di Mutuo Soccorso per il Diritto di Espressione al fine di raccogliere fondi per i compagni di Milano coinvolti nei fatti dell’Ospedale San Paolo la sera dell’omicidio di Dax

Promuovono:
Assemblea Antifascista Permanente, XM24, Vag61, Coordinamento Migranti Bologna, ANPI Bolognina, Aula C Autogestita, Collettivo SPA, Circolo Iqbal Masih, Circolo Berneri, Movimento Antipro, Ciclofficina Ampioraggio

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Processo per il tentato assalto al Paz

Al via lo stralcio bolognese del processo contro Forza Nuova Rimini per il tentato assalto e aggressione al Laboratorio Paz e ad alcuni dei suoi esponenti.
Alla sbarra del Tribunale bolognese 9 forzanuovisti, arrestati la notte del
24 settembre 2007, sette dei quali con rito abbreviato, due con patteggiamento.
Le richieste del Pm Melotti vanno dai 3 anni e 4 mesi, ai 4 anni e 2 mesi, mantenute le richieste relative alle due aggravanti: terrorismo ed eversione, oltre a tentato incendio e tentato sequestro di persona.
La prossima udienza, dove si terranno le arringhe difensive degli avvocati dei 9 imputati, sarà il 31 maggio 2008, mentre la sentenza il 10 giugno.
http://www.globalproject.info/art-15727.html

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Giù il culo dalle poltrone!

Per la prima volta nella storia, dopo la fine della dittatura fascista, il Parlamento italiano non avrà tra i suoi banchi né comunisti, né socialisti, né antifascisti. Avendo già venduto tutto, non è rimasto loro niente. Riteniamo che questa “sconfitta”, inevitabile e salutare, sia un’occasione per rilanciare i valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo. Non nelle sale confortevoli delle istituzioni, ma nelle piazze, nelle strade, nelle periferie. Là dove ce n’è più bisogno.

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antirazzismo a vag61

Mercoledì 16 Aprile 2008
a Vag61
ore 21
Cittadinanze imperfette: rapporto sulla discriminazione razziale di Rom e Sinti in Italia.
Incontro con Eva Rizzin e Piero Colacicchi di OsservAzione, un’associazione che svolge lavoro di ricerca e azioni contro la discriminazione di rom e sinti.
Verrà proiettato il documentario “Suspino – un grido per i rom”.
http://www.vag61.info/vag61/articles/art_2509.html

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17-18 aprile: resistenza dimenticata

Giovedì 17 aprile 2008
Spazio di Documentazione Fuoriluogo
Via S. Vitale 80, Bologna

Ore 19: Incontro su Anarchici e rivoluzionari nella Resistenza
interverrà Luigi Balsamini (autore de “Gli arditi del popolo”)

Ore 22.30: Proiezione dei documentari: “Anarchici nella Resistenza”, “Il cesto delle mele – Interviste a donne partigiane”

Venerdì 18 aprile
Piazza dell’Unità
Dalle ore 18: Mostra e banchetto con materiale informativo
Aperitivo e buffet

Alle ore 19: Letture in musica da “I giorni veri” di Anna Zangrandi, partigiana del Cadore
http://www.informa-azione.info/due_giornate_sulla_resistenza_dimenticata

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