Scrittori per ragazzi contro il razzismo di stato

Anche gli scrittori per ragazzi prendono posizione contro il razzismo di stato e un quotidiano ha pubblicato questa graziosa filastrocca:

Il Ministro dell’Ordine
ed i piccoli zingari
con le impronte degli indici
giocano a pari o dispari.
Prima del gioco dicono
ciascuno cosa mette
"Io metto le manine"
"Io metto le manette".

Gli scrittori per l’infanzia affermano che una misura come quella delle impronte digitali rende molto più complicato un aspetto essenziale della loro missione: “Proporre ai nostri piccoli lettori testi che parlano di solidarietà, di incontro tra i popoli, o narrano violenze e prevaricazioni subite dai loro coetanei come se fossero accadute nel passato e non potessero ripetersi mai più”.

Già, il problema è che violenze e prevaricazioni iniziano a ripetersi…

D’altra parte, ogni giorno il razzismo di stato trova larghi consensi su tivù e giornali, in modi a volte espliciti, a volte indiretti e manipolatori, tra le pieghe di un’informazione spazzatura volta solo a fomentare l’ignoranza e il pregiudizio.

Né sorprende la celebrazione funebre bipartisan per Gianfranco Funari, uno dei primi firmatari del Manifesto del “Movimento Zero” di Massimo Fini, un avanguardista della tv spazzatura, populista e strapaesano, vero emblema della nuova Italietta autoritaria e consensuale.

Vedi anche Incidenze.

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Pesaro: aggressione neofascista a un 14enne

Pesaro. Ragazzino aggredito perché indossava la maglia del ‘Che’
dal “Resto del Carlino”

È successo sabato ai giardini dell’ospedale San Salvatore. A molestarlo, facendolo cadere dalla bici, tre giovani, probabilmente di estrema destra, che poi sono fuggiti in macchina.

Pesaro, 14 luglio 2008 – L’aggressione dell’altro ieri davanti ai giardinetti dell’ospedale San Salvatore ha un’origine e un perché. Tre sconosciuti, probabilmente di estrema destra, sono scesi da una Fiat Punto nera correndo verso un ragazzino di 14 anni che stava transitando in bicicletta. Gli aggressori lo hanno fermato e poi spintonato violentemente a terra soltanto perché indossava una maglietta con l’immagine del Che Guevara. Sicuramente avrebbero continuato con la ‘lezione’ contro un ragazzino che nemmeno conoscevano, ma l’arrivo di qualcuno oltre alle grida del 14enne li hanno convinti a fuggire.

Sembra che qualche testimone abbia preso la targa della macchina ma la Digos non si è sbilanciata sulle indagini. È certo che sono stati setacciati immediatamente dopo i bar e i ritrovi di simpatizzanti di destra prendendo i loro nomi. L’opera di identificazione è servita anche a conoscere gli spostamenti dei giovani e un loro ipotetico coinvolgimento nell’aggressione al ragazzino. Il quale, oltre alla botta ricevuta per la violenta caduta a terra e alla paura per l’agguato, ha preferito il ritorno a casa piuttosto che ulteriori controlli sanitari.

L’episodio ha lasciato sconcertati gli stessi inquirenti perché non era mai accaduto che casi di intolleranza per motivi politici vedessero vittime dei ragazzini che hanno l’unica colpa di vestire con effigi di cui nemmeno conoscono il risvolto storico. La Digos non sottovaluta l’accaduto ed invita a denunciare immediatamente ogni episodio di intolleranza a fini politici. Se tre persone, probabilmente non di Pesaro, ma di transito in città, si gettano in pieno centro su un ragazzino che indossa la maglietta con l’immagine del Che, significa che sono abituate a farlo e che forse lo hanno già fatto anche a Pesaro.

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No feste nazirock a Reggio Emilia

Questo concerto non s’ha da fare!
da Indymedia ER

Tra il pomeriggio e la serata di ieri si è svolta, presso il Laboratorio Sociale Aq16, l’Assemblea Antifascista contro il concerto della band fascista Legittima Offesa (in occasione della festa per il loro decennale) previsto per sabato 12 luglio all’Extreme Club di via Garonna 9 a Cella (fraz. di Reggio Emilia sulla via Emilia per Parma).

Alla assemblea hanno partecipato, tra l’altro, anche l’ANPI e la stampa locale:

1) attraverso l’ANPI e il PDCI questa mattina si terrà un ODG urgente in consiglio comunale in cui si chiederà di fare pressione sul locale Extreme Club (e indirettamente su ogni altro locale della città) affinché non venga concessa alcuna agibilità a concerti e feste di formazioni nazifasciste, ne ora ne mai;

2) attraverso la stampa locale questa mattina L’Extreme Club è stato svergognato sulle prime pagine dei giornali cittadini come un locale che concede spazi alla realizzazione di un concerto nazirock nella terra della Resistenza, dei fratelli Cervi, dei morti di Reggio Emilia e martiri antifascisti del 7 luglio, etc.

Durante l’assemblea un giornalista ha provveduto a fare una telefonata a Gigi cantante dei Legittima Offesa, il quale, cascando dalle nuvole e tra mille domande, ha ovviamente negato la presenza del concerto a Reggio Emilia, cercando di sapere da dove fosse arrivata la notizia del meeting point dei camerati al casello di Reggio Emilia tra le 20 e le 21.30 di sabato. La conversazione si è poi chiusa che a loro come Legittima Offesa non importa nulla dei “terroristi” dei centri sociali e dell’Aq16.

In un’altra fase dell’assemblea si è fatta una telefonata all’Extreme Club per chiedere chiarimenti sull’evento. Dal locale hanno risposto che per sabato sera è prevista una festa di compleanno (quello dei 10 anni della nazi-band! ndr) con concerti e musica fino all’alba, ma senza contenuti politici e che quindi non erano a conoscenza della possibile presenza di qualche centinaio di camerati.

La realtà è ben diversa ed certamente la seguente:

sabato 12 luglio 2008 qualche centinaio di nazifascisti, provenienti da tutta Italia, si ritroveranno, con auto furgoni e pullman al casello di Reggio Emilia tra le 20 e le 21.30 (qualcuno forse arriverà anche in stazione). Quindi si muoveranno in massa verso l’Extreme Club di Via Garonna 9 a Cella (fraz. di Reggio Emilia sulla Via Emilia per Parma) dove i Legittima Offesa terranno un concerto e una festa per il loro decennale.

Tutto questo a Reggio Emilia (e in nessuna altra parte del pianeta) non può e non deve accadere. Pertanto, qualora il “tentativo istituzionale” di fermare il concerto dovesse mostrarsi vano ed inutile, le autorità, tutte, dovranno assumersi la responsabilità di aver consegnato agibilità ad una gazzarra nazifascista in una delle città simbolo della Resistenza.

D’altra parte, laddove le istituzioni potrebbero fallire di sicuro non fallirà l’azione antifascista affinché il rigurgito nazifascista non metta piede, ne ora ne mai, per le proprie feste sulle terre reggiane.

Reggio Emilia è antifascista. Il concerto nazifascista non si deve fare. Ognuno è avvisato!

Reggio Emilia Antifascista

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Ecco Forza Nuova…

Secondo la Tribuna di Treviso, i fascisti locali volevano costruire una bomba per compiere un attentato. Tra loro, i leader di Forza Nuova, Alessandro Arboit e Giuseppe Zito, capolista alle ultime elezioni. E sarebbero loro i «registi» occulti di quegli episodi, una trentina in tutto, che hanno segnato un’escalation di violenza neofascista nel Trevigiano.

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14 denunce per il presidio antifascista a XM24

14 attivisti dei centri sociali bolognesi denunciati per il presidio antifascista all’XM24

da ZIC

10 luglio 2008

Quattordici attivisti dei centri sociali bolognesi sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata, lancio di oggetti e ingiurie, per il presidio antifascista che si è tenuto sabato 5 luglio, dalle 8 alle 13, davanti al centro sociale XM24 di via Fioravanti a Bologna.

La manifestazione era stata indetta contro la provocazione del consigliere comunale di Alleanza Nazionale Galeazzo Bignami che aveva deciso, insieme a un manipolo di suoi accoliti, di tenere un banchetto per una raccolta di firme contro XM24, davanti al portone di ingresso del centro sociale stesso.

La Questura di Bologna ha dunque denunciato 14 membri di XM24, Tpo, Crash e Collettivo universitario autonomo per manifestazione non autorizzata. Dodici di loro dovranno rispondere anche di violenza privata e lancio pericoloso di oggetti, mentre 3 anche del reato di ingiuria.

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10.07.08: Assemblea antifa a Reggio Emilia

Giovedi 10/07/2008 Assemblea Antifascista contro il concerto dei fascisti. Ore 21 presso il Laboratorio Sociale Aq16, via F.lli Manfredi 14 Reggio Emilia

Questa sera 10/07/2008 alle 21, presso il laboratorio sociale Aq16 in via F.lli Manfredi 14 a Reggio Emilia, è indetta una Assemblea Antifascista per discutere sulle iniziative da tenersi in opposizione al nazi-concerto previsto per sabato 12 luglio presso il locale Extreme di Cella, in cui la band fascista Legittima Offesa (nota anche per essere una delle principali protagoniste del film nazirock) vorrebbe festeggiare il decimo anniversario di attività.

Si invitano, pertanto, tutte le associazioni, i collettivi, i gruppi, i partiti, i/le militanti e i/le singoli/e cittadini/e antifascisti/e a partecipare all’Assemblea Antifascista e a portare il proprio contributo per decidere sulle azioni di dissenso da costruire e organizzare affinché Reggio Emilia non sia brutalizzata da una festa ed un concerto fascista.

REGGIO EMILIA È ANTIFASCISTA

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13.07.08: AAP a XM24

Per proseguire un percorso di autorganizzazione sul territorio contro la progressiva fascistizzazione di una società in cui dilagano intolleranza e xenofobia e contro la crescente agibilità di formazioni dichiaratamente neofasciste,

l’Assemblea Antifascista Permanente – Bologna

si riunisce

domenica 13 Luglio 2008 dalle ore 18.30
presso XM24 – Via Fioravanti, 24
bus 11 fermata Bolognese

per contatti: aap-bologna et riseup punto net

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Ricordare Stonewall

Uno dei manifesti che pubblicizza il Gay Pride bolognese del 28 giugno presenta l’immagine di un giovane neofascista dall’aria indifesa – il suo nome è Italo – che dice:
«Essere maschio significa picchiare, soprattutto i froci, meglio se in tanti contro uno, perché l’onore virile deve essere difeso. Se poi ti accorgi che il sabato sera, a CasaPound, al concerto del tuo gruppo nazirock preferito la vista del tuo camerata a torso nudo ti eccita, ti racconti che non importa, perché tanto tu e lui siete camerati, e poi non puoi essere frocio, perché non ti senti “sensibile”, non vesti alla moda, non ascolti Madonna».

> Leggi: "Un italo da Rottamare" da Marginalia
> Sabina Guzzanti critica Italo: video
> Un dibattito prolisso, ma istruttivo su Indymedia ER

Mettiamo che Italo esista. Mettiamo che Italo venga al Gay Pride. E mettiamo che la settimana dopo Italo e i suoi camerati vadano a “picchiare” non più i “froci”, ma altri: compagni, immigrati, chiunque. Sarebbe accettabile? Noi pensiamo di no. Configurare la lotta contro l’omofobia come lotta “corporativa” che va al di là di ogni appartenenza politica secondo noi è un errore. Tanto più oggi in un’epoca di trasformismi e mimetismi politici, in cui Alleanza Nazionale e Forza Nuova recitano la parte del poliziotto buono e poliziotto cattivo: AN “apre ai gay”, e FN contesta AN che “apre ai gay”… 

Ma Italo non pare una svista. Alla piattaforma del Gay Pride aderiscono anche alcune associazioni per i diritti degli omosessuali che rivendicano una cultura reazionaria, l’ordine costituito, l’italianità, la Patria, l’Altare: ad esempio “Gay Lib” (Gay Liberali di centrodestra), “Polis Aperta” (associazione gay delle forze armate), “Noi siamo Chiesa”… Poi magari ci sarà anche qualche Italo che farà il poliziotto cattivo, come già è successo a Roma… 

Sono passati ormai quarant’anni dalla rivolta esplosa nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 a New York quando trans, lesbiche e gay si ribellarono all’ennesima irruzione della polizia all’interno dello Stonewall Inn.
Stonewall ha segnato un luminoso punto di non ritorno: la polizia non ebbe la meglio e la rivolta proseguì nei giorni successivi crescendo d’intensità, e vinse perché seppe coinvolgere altri settori di movimento, altri soggetti discriminati, oppressi, sfruttati.
Ogni anno nelle principali città di tutto il mondo il 28 giugno viene ricordato da migliaia e migliaia di persone che scendono in strada a manifestare per i diritti delle minoranze lesbiche, gay e trans. È la giornata dell’orgoglio e della visibilità: ricordare Stonewall per noi significa anzitutto ricordare una rivolta contro l’omofobia, il razzismo, il sessismo, l’ordine costituito, lo Stato, qualsiasi forma di oppressione e discriminazione.

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6.07.08: ancora un’aggressione fascista

Aggressione fascista sul treno Rimini-Bologna:
http://www.zic.it/zic/articles/art_2887.html
http://emiliaromagna.indymedia.org/node/3090
http://isole.ecn.org/antifa/article/2127/20enne-accoltellato-a-una-spalla-da-un-naziskin

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razzismo di stato

Mentre continua la «propaganda razziale» del ministro Maroni…

ecco che la Cassazione dà piena legittimità al razzismo di stato. D’ora in poi, la falsa generalizzazione secondo cui “se un Rom ruba, tutti i Rom sono ladri” non è più un ragionamento da bar leghista, ma un pronunciamento ufficiale della burocrazia dello Stato.

Anche l’Associazione Nazionale Magistrati non è da meno. Sul sito dell’ANM, per sensibilizzare i cittadini contro il provvedimento del governo sulla sospensione dei processi, si fanno alcuni esempi dei processi che verranno sospesi…

Su cinque esempi di processi che verranno sospesi, tre riguardano reati commessi da cittadini stranieri, e precisamente: 1) “uno straniero irregolare che violenta una ragazza alla fermata del tram”; 2) “due zingarelle che rapiscono un bambino” [tipico stereotipo razzista: nessun caso simile è giuridicamente documentato]; 3) “uno straniero ubriaco al volante di un’auto rubata che investe tre pedoni sulle strisce”. Per l’ANM è normale immaginare il “delinquente” come straniero, clandestino, zingaro.

Intanto, inizia la schedatura dei rom nelle scuole milanesi

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