Giù le mani da Rino Gaetano


“Anche i morti non saranno al sicuro dal nemico, se egli vince”, scriveva Walter Benjamin nel 1940 di fronte all’invasione nazista dell’Europa. L’aforisma pare valido ancora oggi perché i neofascisti perdono il pelo, ma non il vile vizio di mettere le mani addosso anche ai morti.

Con migliaia di manifesti affissi in tutta Italia, in questi giorni i neofascisti di CasaPound hanno voluto appropriarsi del ricordo di Rino Gaetano, il cantautore proletario morto il 2 giugno del 1981 in un tragico incidente d’auto. Sul manifesto vi è un’immagine stilizzata in campo azzurro, il logo di CasaPound e solo una scritta, in basso a sinistra: “Rino Gaetano, 29 ottobre 1950 – 2 giugno 1981”.

Dopo essersi impadroniti dell’immagine di Capitan Harlock, pirata libertario, dopo aver modificato la bandiera antifascista in anti-antifascista, dopo aver copiato il logo di radio blackout per la loro radio, ora i fascisti «non conformi» continuano a conformarsi a questa società fondata sul principio dell’«impadronisciti delle idee, della creatività e del lavoro altrui». Perché CasaPound di creatività ne ha poca, ed emana solo l’odore stantio della retorica fasciofuturista e dell’eterno piagnisteo italico.

Ma Rino Gaetano, dopo una giovanile vicinanza al Partito Radicale (partito allora ben diverso da quello di oggi), si era avvicinato alle posizioni dell’autonomia operaia, alle radio di movimento e poi alla rivolta del 1977 cui ha partecipato direttamente.

Peccato che anche da morto il grande Rino smentisca i fascistelli del terzo millennio con un inedito pubblicato quest’anno nella raccolta “Live & Rarities” dal titolo “I miei sogni d’anarchia”. Qui vi è il testo completo. Qui la canzone. E basta citare qualche verso:

«Toccava il cielo con un dito
e sanava le ferite con la rivoluzione.
Ancora i poeti un nuovo sound e le balere
e forse amanti
e il ’68 raccontato e le conquiste
le canzoni che dicevano oh o oh oh…»

Se vedi uno di questi manifesti sui muri della tua città, strappane anche solo un pezzetto. Non lasciare le ceneri di Rino in mano ai mentecatti del terzo millennio.

Per ulteriori considerazioni vedi anche Torna a casa, Pound.

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8 Responses to Giù le mani da Rino Gaetano

  1. elena says:

    … porta allo stravolgimento della storia. Ora casapound cerca di appropriarsi di Rino Gaetano, tempo fa la lega ha usato la foto del Che sulle tessere… non hanno proprio nessuno dei loro, da usare.
    Mi sono appropriata del post (citandovi): spero di non aver fatto cosa sgradita… nel caso, ditemelo che rimedio.
    Grazie!
    antifascisti, sempre.
    elena

  2. me says:

    fascisti squallidoni
    nun ve reggae più

  3. didi says:

    Il manifesto è brutto, non sembra neppure lui e la foto stilizzata non trasmette niente. Ne ho strappati parecchi. Ma poi avete visto il logo di casapound: glielo hanno messo sulla giacca come se fosse una spilla al petto!!!
    Ho preso degli adesivi tondi, anche pubblicitari, qualsiasi, e li ho attaccati sopra.
    Lo consiglio, è un buon metodo.
    Rino Gaetano non si tocca!!!

    Tenetevi pure Califano, Mino Raitano, Iannone e Morsello!

  4. Andrea says:

    Rino Gaetano non si tocca.
    I fascisti, si stanno appropriando, di simboli che non gli appartengono. E Ora anche di Rino Gaetano questo è inaccettabile, un offesa alla memoria, di un grandecantautore , che ha sempre scritto, e cantato canzoniche parlano di amore di libertà di Anarchia e fratellanza, dissacratorie nei confrionti dei potenti.
    Niente a che vedere con l’ideologia che professa casapuond che diffonde, odio razzismo paura e insicurezza.
    Rino Gaetano, Non si tocca

  5. aelita says:

    Sono dei Castelli Romani ho visto e strappato il manifesto di casa pound su Rino Gaetano, ho letto anche il loro volantino ve lo mando il prima possibile! E’ una vergogna! proteggono Rino Gaetano dalla ficton televisiva dicendo che diffama la sua figura . Non ho visto la ficton! detto da loro fa proprio schifo!Vigliacchi lo sono sempre stati! Loro il rispetto se lo possono soloche comprare per questo utilizzano il nome di persone che sanno cos’è! Onore all’anarchico Rino!

  6. La rossa says:

    sdegno per chi usa la musica in questa maniera subdola,e sottolineo che gli ignoranti in questo paese pultroppo sono molti, e alcuni hanno anche il permesso di governarci.Aspettando la rivoluzione… 😀

  7. antifa says:

    che figura di merda! manco sapevano chi era Rino Gaetano!

  8. pirata says:

    Incredibile! Mettendo il logo del loro partitino sopra Rino Gaetano, Casa Pound non ha fatto nemmeno una strumentalizzazione originale!!!
    Anni fa ci avevano già provato i DS usando “Il cielo è sempre più blu” come l’inno dell’Ulivo: e quanto ci eravamo incazzati!
    la musica la si celebra ascoltandola e suonandola
    W l’anarchia W il sogno

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