Resoconto del presidio contro Forza Nuova


Convocato in fretta, il presidio contro la fiaccolata xenofoba di Forza Nuova in via Mattei ha visto la partecipazione di un centinaio di persone di tante realtà cittadine, collettivi, centri sociali, a riprova che il problema della fascistizzazione sociale, delle politiche securitarie e della nuova agibilità di gruppi fascisti e xenofobi è sentito e condiviso.

Anzitutto la convocazione del presidio antifascista ha ottenuto che a Forza Nuova fosse vietato di muoversi in corteo per le vie della zona. Una quarantina di neofascisti, giunti per metà da fuori, si sono ritrovati in piazza dei Colori nei paraggi del parco dove la notte del 13 gennaio una ragazza quattordicenne è stata violentata da un immigrato. Nel manifesto di FN – uguale a quello usato in altre città – si leggeva «E se accadesse a tua figlia?», sotto la foto di una donna bianca stuprata e alla fine «Basta immigrazione!».

Nel volantino diffuso dall’AAP si sottolineava come Forza Nuova sia un’organizzazione neofascista e razzista che sfrutta e strumentalizza qualsiasi tema sociale per diffondere razzismo e paura. Gli organizzatori non avevano portato striscioni, ma c’è chi ne ha portati di vecchi o ne ha fatti sul posto: c’era lo storico striscione del circolo anarchico Berneri «No ai centri di detenzione» (che in via Mattei per anni è stato appeso ogni sabato sul CPT); un altro striscione recitava «Nessuno spazio ai fascisti, né ora né mai»; e un bizzarro trittico recava scritto: «D’Annunzio stuprava le oche. / Il 98% degli stupri avviene in famiglia… e lo chiamano amore / I preti stuprano i bambini» (vedi le foto su Zic.it).

Va segnalato anche un episodio che deve farci riflettere. Quando una parte del presidio si era allontanato, per un attimo è sembrato che i fascisti stessero per muoversi in corteo e c’è stato qualche attimo di tensione scandito dal coro «Forza Nuova, vecchia merda» e «Buffoni, buffoni!». In questo frangente un compagno ha urlato «Fascisti vi stupriamo noi!». Ciò ha destato nel presidio urla di sdegno all’indirizzo di chi aveva pronunciato tale frase. Sebbene sia stato un solo compagno, quella del sessismo resta secondo noi una questione aperta e da dibattere anche all’interno delle aree antagoniste. Questo episodio crediamo dimostri la necessità di discuterne, di definire che cosa sia il sessismo e quali siano gli strumenti per contrastarlo.

Via Mattei era deserta e quasi spettrale, chiusa la circolazione, rari i passanti, ma per lo più solidali con le ragioni della protesta. Va segnalato infatti che tra i residenti vi era grande indignazione per la presenza dei fascisti in quartiere. Anche perché il giorno prima, nel luogo dello stupro, si era tenuto un presidio di amici e amiche della ragazza a carattere multietnico e, implicitamente, antirazzista. L’iniziativa di Forza Nuova è stata percepita dunque come una prevaricazione rispetto a quello che già gli abitanti avevano liberamente espresso.

Nonostante il margine di improvvisazione e la difficoltà come assemblea mista di prendere una posizione articolata sul tema degli stupri, agitato in modo bieco e strumentale da Forza Nuova, riteniamo che il presidio non solo sia stato utile, ma che abbia anche lanciato un segnale positivo alla città, contro chi vuole diffondere odio, razzismo e paura.

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