A Reggio Emilia molotov e svastiche, a Modena razzismo istituzionale, a Roma lame


Alle 9.30 il responsabile del vicino canile comunale di Reggio Emilia si era accorto che l’acqua corrente arrivava con molta lentezza e ha segnalato la cosa ai tecnici del Comune. Giunti in via Felesino, gli addetti comunali hanno capito subito cosa era successo. Qualcuno nella notte aveva lanciato una bottiglia incendiaria contro i servizi igienici dell’area che il Comune sta allestendo per ospitare una famiglia di nomadi Sinti, provenienti dal campo di via Gramsci. La molotov rudimentale ha spaccato una tubatura dell’acqua. Proprio l’acqua ha impedito che le fiamme si estendessero agli altri locali, ma i bagni sono andati distrutti. Vedi Telereggio.

In via Felesino è arrivato anche il sindaco di Reggio Graziano Delrio: “Prima di tutto mi dispiace perché questa era la casa per una famiglia. Una famiglia di gente perbene, che ha fatto un patto con il Comune. Una famiglia con dei problemi e figli handicappati. Comunque non ci facciamo intimidire a andiamo avanti. Questo è un episodio gravissimo, un atto da fascisti. Sono sicuro che la nostra comunità saprà respingere la violenza e l’intolleranza”.

Ma c’è da segnalare un altro episodio, questa volta diretto contro lo stesso sindaco Delrio. Nella notte qualcuno, con una chiave o un coltello, ha inciso una enorme svastica sul cofano dell’auto di Delrio. L’auto era parcheggiata davanti alla casa del sindaco. “Se non fosse una bravata di ragazzini — ipotizza il sindaco — se questo fatto fosse collegato a quello di via Felesino, allora c’è da preoccuparsi. Vorrebbe dire che agiscono secondo un modo ben coordinato”.

Invece a Modena una giunta reazionaria, apparentemente di sinistra, ma molto sensibile alle sollecitazioni dei comitati popolari fomentati dalla destra, vara nuovi regolamenti razzisti per far chiudere i piccoli phone center gestiti da migranti gettando sul lastrico una quarantina di famiglie. Vedi Infoaut.

Intanto a Roma un diciannovenne viene accoltellato: “Intorno all’1.30 del mattino, quattro ragazzi passeggiavano nelle vicinanze di piazza Sempione dopo essere stati a una festa di compleanno di un loro amico tenutasi dentro l’Horus liberato, si accorgono che una macchina li stava seguendo da un po’ di tempo. Sparita dietro un angolo, dopo pochi minuti appaiono due figuri, sulla trentina d’anni, che puntano dritti verso il gruppo d’amici. Senza alcun motivo, a freddo, uno dei due, coltello alla mano, avvicina uno dei ragazzi, e lo ferisce con una coltellata alla coscia, per poi scappare frettolosamente”. Più informazioni su Horusoccupato.

Certo, non è un piano preordinato e ogni territorio ha le sue specificità. Ma è chiaro che su scala locale i neofascisti “agiscono secondo un modo ben coordinato”.

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