Giovedì 21 FN a Bologna! Martedì 19 Assemblea Antifascista

FERMIAMO I FASCISTI!

I fascisti si preparano a scendere per le strade della città. Giovedì 21
Forza Nuova ha intenzione di contestare l’apertura della moschea a
Bologna
. Ancora una volta i fasci cercano di tirare fuori la testa con
il loro carico di odio e xenofobia.
Da ormai diversi mesi l’Assemblea Antifascista Permanente si impegna nel
monitoraggio e nel contrasto delle attività dei gruppi fascisti e
rivendica metodi autoorganizzativi di lotta contro ogni forma di
gregarismo e di “normalità” sessista, razzista e xenofoba.
Non possiamo permettere come troppe volte è successo che questi
personaggi circolino indisturbati, per questo invitiamo tutti i
compagni e le compagne antifascisti:

Martedì 19 Giugno 2007 Ore 19
Circolo Berneri, pta S.Stefano, 1
ASSEMBLEA ANTIFASCISTA

Vista la larga partecipazione di compagni

dopo le 20.30 ci si trasferisce presso l’XM24, via Fioravanti 24

Martedì 19 Giugno Ore 21

ASSEMBLEA ANTIFASCISTA CITTADINA

Assemblea Antifascista Permanente – Bologna

il comunicato di FN: FN BOLOGNA.doc
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18 Responses to Giovedì 21 FN a Bologna! Martedì 19 Assemblea Antifascista

  1. dal Comitato Bologna Pride 2008 says:

    BOLOGNA. AGGRESSIONE OMOFOBA AI DANNI DI UNA COPPIA GAY DOPO IL COMIZIO DI FORZA NUOVA. I CARABINIERI PRESENTI NON INTERVENGONO.

    “Frocio di merda mi fai schifo! questo uno degli insulti rivolti ai due
    ragazzi abbracciati”

    Nei pressi del Tribunale di Bologna, in Piazza San Domenico alle 00.30 di venerdì 21 giugno, due gay che passeggiavano abbracciati, di ritorno dalla manifestazione antifascista, sono stati aggrediti verbalmente da due ragazzi, questi ultimi di ritorno dal comizio di Forza Nuova, che ha interpretato e cercato di cavalcare le pulsioni più profonde, xenofobe e omofobe, di questa città. Vestiti di nero, con fare minaccioso e violento, i neofascisti li hanno apostrofati con queste frasi: “Frocio mi fai schifo!”, “Frocio di merda!”, “Non sei di qui, tornatene da dove sei venuto!”. E via i calci.

    Ecco, in poche parole, sintetizzata, la formula escludente, di rifiuto
    dell’altro, di odio, di chiusura a cui Bologna si sta abituando. Un odio che si alimenta e cresce ogni giorno, complici i messaggi gravissimi che formazioni neofasciste (come Forza Nuova) come anche le degradanti affermazioni di Vaticano e vescovi diffondono. Messaggi di rifiuto, volti a isolare i corpi alieni, per esporli alla violenza.

    Una violenza che anche ieri sera stava diventando fisica, con il calcio di uno degli aggressori che solo la prontezza e la consapevolezza di Cesare e Riccardo ha fermato, arginando così la tentata aggressione.

    Indifferente la pattuglia di Carabinieri fermata immediatamente dagli aggrediti, che alla richiesta di intervento ha risposto: “fate denuncia”, senza nemmeno identificare gli aggressori. Una pratica di copertura delle frange più violente della destra che abbiamo già visto il 28 giugno 2006 a Catania, dove la Questura permise ai neofascisti di Forza Nuova, armati di spranghe e bastoni, di bloccare il corteo del Pride.

    Però Cesare e Riccardo non sono due ragazzini spauriti ma adulti e consapevoli. Tornavano dalla manifestazione antifascista e desiderante che, con coraggio, ha sfidato il buon senso di Bologna, opponendo al suo attuale impoverimento culturale e sociale la sfida di crescere, di farsi mondo, di aprirsi alla diversità che la attraversa e costituisce.

    La comunità lesbica, gay, trans, queer, i centri sociali, i percorsi di
    migliaia di studenti e migranti, alimentano quotidianamente la ricchezza sociale e culturale di Bologna, facendone una capitale internazionale e un modello da imitare.

    Pertanto denunceremo con forza episodi di odio omofobico e razzista come quello di ieri sera, che molto spesso sono passati sotto silenzio o derubricati a questioni di ‘ordine pubblico’ e non mancheremo di controbattere al clima d’odio, di repressione e di censura fomentato ad arte dalle gerarchie vaticane e dai loro epigoni locali.

    Antagonismogay, Fuoricampo Lesbian Group, MIT … e tutte le realtà che
    vorranno aderire, contribuendo anche alla diffussione del comunicato
    ——————-

    COMITATO BOLOGNA PRIDE 2008 COMUNICATO STAMPA
    22 Giugno 2007 BOLOGNA.
    AGGRESSIONE OMOFOBA AI DANNI DI UNA COPPIA GAY DOPO IL CORTEO DI FORZA NUOVA
    DI IERI. CARABINIERI PRESENTI NON INTERVENGONO.
    “Frocio di merda mi fai schifo!” Questo uno degli insulti rivolti
    ai due ragazzi abbracciati
    Nei pressi del Tribunale di Bologna, in Piazza San Domenico, due ragazzi fidanzati che giravano abbracciati sono stati avvicinati e aggrediti verbalmente da due militanti di Forza Nuova. Vestiti di nero, con fare minaccioso e violento, li hanno apostrofati con queste frasi:
    “Frocio mi fai schifo!”, “Frocio di merda!”, “Tornatene da dove sei venuto!”.
    Il Comitato Bologna Pride 2008 ha ricevuto la notizia dell’aggressione direttamente dai due ragazzi gay. I due ragazzi chiedono di non pubblicare le loro generalità, anche se si dicono disponibili a sporgere denuncia, qualora questo potesse servire a rintracciare gli aggressori.
    La loro sfiducia è data dal fatto che i carabinieri,
    benché presenti su una camionetta e allertati, non sono nemmeno scesi dal veicolo e hanno consigliato loro salomonicamente di “fare denuncia”, anche se era evidente che i due ragazzi stavano correndo un pericolo ben più grave. Quello d’essere picchiati. Il Comitato Bologna Pride 2008 chiede:
    che i partiti di ogni schieramento condannino l’ennesimo atto di stampo omofobico che avviene in città;
    che le istituzioni spieghino perché le forze dell’ordine non sono intervenute a tutelare l’incolumità di due cittadini, rei solamente di non vergognarsi dei loro sentimenti e del loro orientamento sessuale;
    che il Comune di Bologna, la Provincia di Bologna e la Regione Emilia-Romagna avviino una campagna informativa rivolta a tutta la popolazione per combattere l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia;
    che il Governo Prodi approvi celermente il pacchetto anti-violenza, includendo tra i crimini d’odio anche quelli compiuti contro le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali).

    Il Comitato Bologna Pride 2008 esprime infine grandissima preoccupazione per il clima d’odio, di repressione e di censura fomentato ad arte dalle gerarchie vaticane e dai loro epigoni locali.

    Comitato Bologna Pride 2008

  2. noFN says:

    Manifestazione antifascista contro l’apertura della sede di Forza Nuova Orvieto/Baschi
    Venerdi’ 22 Giugno ore 17,00 a Baschi

    Venerdi’ 22 Giugno ore 17:00 a Baschi manifestazione (area antistante Centro Anziani lungo la strada principale).

    La necessità di perseguire politiche e pratiche antifasciste, oggi nel 2007, è tutt’altro che un fatto fuori dal tempo. Il panorama internazionale delle forze politiche della destra è ampio ed abbraccia molteplici realtà, alcune appartenenti agli schieramenti parlamentari, altre ancora di natura più movimentista, ma tutte quante esprimono e convergono in genere su posizioni che ad essere buoni si potrebbero definire conservatrici, e ad essere realisti si potrebbero altrimenti dire oscurantiste e autoritarie. Fra le componenti politiche del panorama nazionale italiano che inneggiano apertamente al ventennio e al Duce, e che non perdono occasione per accusare di vigliaccheria coloro che invece combatterono per la libertà sotto i vessilli delle brigate partigiane, la realtà più dinamica (lo affermiamo nel senso più dispregiativo del termine) è Forza Nuova.

    Il nome non deve trarre in inganno, i fondatori sono infatti Roberto Fiore e Massimo Morsello, entrambi figure della destra neofascista degli anni ’70: il primo, che ne è anche l’attuale segretario nazionale, fu uno dei capi di Terza Posizione, e il secondo che in gioventù fu cantautore missino nei Campi Hobbit, proveniva dai Nuclei Armati Rivoluzionari (N.A.R.). Entrambi fuggirono a Londra nel 1980, perché coinvolti nelle indagini sulla Strage di Bologna del 2 agosto 1980. Il programma politico di Forza Nuova, al di là dei linguaggi aulici e delle pompose dichiarazioni su temi quali la “ricostruzione nazionale”, il “blocco dell’immigrazione” e il “ripristino del Concordato Stato-Chiesa del 1929”, nasconde in realtà solo la precisa volontà di far convergere sotto un’unica sigla i militanti fascisti fuoriusciti da AN, MSI e Fronte Nazionale, ma anche di altri gruppi “minori” del Veneto, della Lombardia, del Lazio, e di altre regioni d’Italia.

    Al dì la dei giudizi emessi dai tribunali, sono dei fatti storici oggettivamente determinati ad aver consegnato alla memoria del paese episodi tragici, in cui trovarono la morte decine di lavoratori che assistevano a comizi sindacali, viaggiavano su un treno, oppure più semplicemente si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato. Così come per gli stessi episodi sono documentate le responsabilità di alcuni fascisti e di certi apparati dello Stato, che si servirono di loro per frenare l’avanzata delle lotte sociali d’ispirazione proletaria e progressista, che negli anni ’60 e ’70 toccarono in Italia il loro apice. Gruppi politici come Forza Nuova, che oggi provano ad affacciarsi anche nel territorio orvietano, rappresentano pertanto solo il becero tentativo di riproporre svolte autoritarie, sotto le mentite spoglie di strategie risolutive dei problemi della moderna società.

    Ed è proprio a causa dell’incapacità dell’attuale classe politica, incluse le forze di centro-sinistra oggi al governo, di fornire prospettive e soluzioni alle questioni sociali del nuovo millennio, che movimenti politici populisti e fascisti ritornano in auge e ricominciano a raccogliere consensi tra i più giovani. La politica infinitamente riformista e profondamente moderata (a qualsiasi costo), ha contribuito in maniera determinante all’omologazione, al conformismo, e all’ipocrita pace sociale dei nostri tempi, nonché inevitabilmente a far risorgere vecchi arnesi fascisti, il loro giovani virgulti e la parte peggiore della chiesa cattolica che ci ritroviamo oggi con un peso determinante in questioni di vitale importanza. In tutta Italia, il vile percorso di riabilitazione del fascismo sembra non incontrare ostacoli “ufficiali”, se non talvolta la ferma e coerente opposizione di compagni che organizzandosi in maniera autonoma e spontanea, esprimono secondo le forme che ritengono più opportune il loro assoluto dissenso. Per quanto ci riguarda, non permetteremo che anche nel Comprensorio Orvietano si ripropongano le condizioni affinché il cancro fascista, in qualsiasi forma, possa rivivere e prosperare. Nel nome dei Martiri di Camorena e di tutti i caduti per la libertà.

    notizia del: 21/06/2007

  3. zuan says:

    DA UNA PARTE. Una ottantina di fascisti (buona parte d’importazione, persino dalla lontana Ascoli Piceno). Correggiari delira sull’identità. Fiore arriva in ritardo, ha l’aria preoccupata, modera persino i toni. L’unico dato positivo è che NON hanno raccolto nemmeno un simpatizzante. Erano solo loro…

    DALL’ALTRA PARTE. Almeno duemila antifascisti, arrabbiati e determinati, che si fanno menare per il naso dai soliti politicanti dei partiti. Il solito opprimente sound system che non ti lascia nemmeno sentire il suono della tua voce. Un bel servizio d’ordine di Rifondazione con guanti neri, tirapugni e cipiglio severo. Un percorso senza senso, avanti e indietro. Striscione d’apertura in dialetto (“Fasci bona lè”, tenuto da politicanti d’ogni colore), altri in inglese. L’unico dato positivo è che è stata la manifestazione più partecipata degli ultimi anni. E in piazza c’era persino qualche famiglia con bimbi al seguito.

  4. antifa says:

    Un esempio, anche in Emilia Romagna, della merda fascista ricilata da Fogna Nuova (dal loro sito riminese):

    25 APRILE:

    LA FESTA DEI VIGLIACCHI

    OGGI IL SITO DELLA SEZIONE RIMINESE DI

    FORZA NUOVA

    RESTERA’ CHIUSO PER

    LUTTO NAZIONALE

  5. a says:

    Arrivo spostato da Piazza Galvani a Piazza Minghetti
    Conferenza stampa di Forza Nuova per il raduno neofascista del 21 giugno

    Conferenza stampa in mattinata del vicesegretario nazionale Gianni
    Correggiari. La fiaccolata fascista sfilerà da Piazza San Domenico a
    Piazza Minghetti. Per la sera previsto un concerto dei “Legittima
    offesa”.

    20 giugno 2007

    Questa mattina, Gianni Correggiari, vicesegretario nazionale di Forza
    Nuova, ha annunciato che il raduno anti-moschea previsto per giovedì 21
    giugno, non si concluderà più in Piazza Galvani, ma in Piazza Minghetti.
    L’appuntamento è invece sempre in Piazza San Domenico alle 21.30 da dove
    partirà una fiaccolata su un percorso lungo una settantina di metri.
    L’esponente neofascista ha dichiarato che Forza Nuova ha accettato le
    prescrizioni della Questura sul no a Piazza Galvani, in quanto in Piazza
    Maggiore si terrà un evento spettacolare, nell’ambito del Festival di
    danza.
    Alle domande dei giornalisti sul concerto del gruppo naziskin “Legittima
    Offesa”, Correggiari ha dichiarato che si terrà alla fine della
    manifestazione (prevista per le 22.30 – 22.45) in un luogo fuori Bologna
    che “viene tenuto segreto per motivi di sicurezza”.

  6. cd says:

    Bologna, 20 giu . – (Adnkronos) – ‘No more nazi in my town’, ‘Forza
    Nuova vecchia merda’, ‘Nazi raus’ e ‘No nazi’. Questi i contenuti
    delle scritte realizzate nella notte in piazza San Domenico a Bologna,
    luogo da cui domani sera partira’ il corteo di Forza Nuova contro il
    progetto della nuova moschea. Le scritte sono state tracciate in terra,
    lungo oltre 30 metri di camminatoio lastricato che attraversa la piazza
    della chiesa e arriva fino alla strada.

    Ma gli autori del gesto non hanno agito indisturbati. Questa notte
    intorno all’1.30, infatti, un cittadino ha notato tre persone
    all’opera e ha immediatamente chiamato i Carabinieri. I militari
    intervenuti sul posto sono riusciti a fermare il palo, un bolognese di
    38 anni, denunciato per danneggiamento aggravato. Gli altri due si sono,
    invece, dati alla fuga. L’episodio giunge a meno di 24 ore dal corteo
    di Forza Nuova, contro il quale collettivi e sinistra radicale hanno
    gia’ programmato una contro-manifestazione anti-fascista.

  7. stopfasci says:

    I compagni (ehm: i camerati) di merende di AN e Lega partono dalla finta democrazia della raccolta di firme, ma FN è una banda armata nazionale e quello che ha fatto in Toscana dimostra bene dove vogliono arrivare:

    Raid in moschea: indagata Forza Nuova

    18 dicembre 2006-

    Oltre cinquecento persone hanno manifestato sabato sera a Colle Val d’Elsa, con una fiaccolata, contro la costruzione della nuova moschea. Ma giovani di Forza Nuova si sono uniti alla fiaccolata, poi hanno compiuto una azioni vandaliche contro il cantiere. Erano stati loro nei giorni scorsi ad abbandonare una testa mozzata di maiale fuori dal cancello, all´ingresso del cantiere?
    “Dopo la provocazione della testa di maiale lasciata in bella vista davanti al cantiere, dopo quelle dell’On. Borghezio che minacciava ‘ronde’ padane, prodigandosi intanto in lanci di salsicce contro i musulmani residenti in zona, la Moschea di Val d’elsa è stata oggetto dell’ennesimo atto vandalico, opera questa volta dei neofascisti di Forza Nuova. Queste vili intimidazioni e questa escalation di violenza devono essere contrastate nella maniera più decisa, isolando queste formazioni che si richiamano al neofascismo e al contempo instaurando un clima di convivenza civile rispettoso di tutte le comunità religiose residenti nel senese. E’ necessario, inoltre, attivare le autorità preposte al controllo e vigilanza sul territorio affinchè si alzi il livello di guardia contro tali preoccupanti fenomeni di vandalismo, la cui pericolosità non può assolutamente essere sottovalutata”. Lo ha dichiarato l’On. Severino Galante, deputato dei Comunisti Italiani e componente della Commissione Difesa per il PdCI alla Camera dei Deputati.
    “Un atto vergognoso, violento e intollerante che va condannato senza se e senza ma”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L’Ulivo interviene sugli atti vandalici ai danni del cantiere, dove si sta costruendo il nuovo centro culturale islamico di Colle di Val d’Elsa. “Sono sconcertanti – continua Ceccuzzi – alcune dichiarazioni che tendono a giustificare in qualche modo questi fatti incresciosi e che si collocano al di fuori di una dialettica democratica e del rispetto delle opinioni. Nella mia interpellanza urgente alla Camera dei deputati avevo già sottolineato le continue strumentalizzazioni mediatiche e gli incitamenti, da parte di alcuni esponenti del centrodestra, allo scontro tra civiltà e religioni. Già nelle settimane precedenti il cantiere era sato oggetto di atti vandalici e intimidatori nei confronti della comunità islamica. Occore prendere atto che a Colle di Val d’Elsa è in corso un cammino di integrazione il cui esito, non scontato, rimane l’unica strada praticabile per favorire la creazione di una società più aperta e rispettosa di ogni diversità. Voglio esprimere la mia solidarietà al sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni; alla Comunità islamica locale, a Feras Jabareen e a tutta la città. Anche in questa occasione la popolazione colligiana ha dato l’ennesima dimostrazione di maturità democratica e di saper affrontare le sfide dell’integrazione, forte della sua identità di città aperta.

    da “Nove da Firenze”, Cronaca – a6.12.18.23.06

  8. ask says:

    Chi è ROBERTO FIORE che il 21 giugno sarà autorizzato dal Questore a parlare in Piazza Galvani? – – – – Sospettato di implicazione nella strage alla Stazione di Bologna e attivo trent’anni fa nel terrorismo di estrema destra, Roberto Fiore fugge a Londra nel 1981 dove crea, dal nulla e in brevissimo tempo, una holding comprendente case discografiche, agenzie di collocamento e di viaggio, locali pubblici e alberghi. – – – – Questa organizzazione nell’estate 2005 è stata indagata per aver maltrattato, violentato e incatenato dei ragazzi italiani in un proprio campus, gestito da Fiore e da alcuni deputati di Alleanza Nazionale. – – – – Come terrorista latitante, Fiore viene arrestato a Londra il 12 settembre 1982, in seguito al mandato di cattura internazionale emesso dai magistrati italiani, ma la magistratura inglese nega l’estradizione (durante il governo di Margaret Thatcher, amica ed estimatrice del dittatore cileno Pinochet…). – – – – Nel 1998 Fiore rientra infine in Italia essendo sopravvenuta la prescrizione della pena. Così, divenuto segretario del partito neofascista Forza Nuova, durante un comizio a Bologna nel 2006 Fiore dichiara tra saluti romani e slogan razzisti: “Meglio fascisti che froci”. – – – – Nella città della Strage del 2 agosto 1980 e della “Uno bianca” le istituzioni non hanno neanche rispetto per i morti. – – – – E intanto a Roma i fascisti imbrattano i circoli omosessuali con scritte come “Gay Raus” contornate da svastiche e croci celtiche. – – – – Cirillo DIMMISSIONI SUBITO! Cofferati IDEM!

  9. Nofasci says:

    Se FOGNA NUOVA prepara una confluenza dei suoi liquami a livello interregionale; tutti i compagni dovrebbero fare il massimo per comunicare e coinvolgere gli antifa delle città vicine. Usiamo i siti, le email, gli sms e anche le radio

  10. A says:

    Nonostante molti “camerati” abbiano dato la loro disponibilità a venire a bologna in soccorso ai fasci felsinei da fuori regione [Marche; Veneto; Lombardia…] corre voce che FN bologna stia sinceramente rivedendo la sua posizione (con forti spinte digossine) circa il ritirare/posticipare la loro adunata in piazza. Riusciamo a sapere qualcosa e farlo girare in mailing list ed evitare cosi uno sforzo organizzativo evitabile?

  11. g says:

    vieni il 19 all’assemblea

  12. AntifaBo says:

    un saluto antifascista, come faccio ad iscrivermi alla newsletter?

  13. zuan says:

    Ecco il racconto di un di questi squallidi figuri, pervasi dalla CULTURA DELL’ODIO:
    http://svulazen.blogspot.com/

    “La Polizia che presidiava la zona (sia su Piazza del Baraccano che su Via Santo Stefano) per colpa di “quattro pirla”, come li ha definiti il giovane e combattivo parlamentare della Lega Gianluca Pini. Proprio quattro di numero, tanto che in molti non ci siamo neppure accorti di loro che cercavano di irridere ai partecipanti”

    (tenuti a debita distanza da duecento poliziotti + carabinieri + digos, minacciati di venire caricati, siccome tutti abbiamo il “diritto” di esprimerci)

    “Invece la sala era piena, ben oltre le aspettative degli organizzatori. Tutti i posti a sedere occupati e persone in piedi ai lati e sul fondo, dove si raccoglievano le firme per presentare la richiesta di referendum consultivo contro la delibera che ha concesso l’area ai musulmani”

    (i due compagni che si sono voluti documentare hanno contato in tutto 93 persone)

    “Ottime le relazioni, a cominciare da quella di Lisistrata, appositamente venuta da Milano, che ha, appassionando il pubblico con la chiarezza ed efficacia delle sue argomentazioni, ricordando che l’islam non è una religione, ma un disegno politico di conquista e sottomissione”

    (gli oratori li importano da fuori perché in loco nessuno sa spiccicare una parola in croce)

    “Per questo il “no” alla moschea non è un “no” alla libertà di culto, ma un “no” ad ospitare una struttura che rappresenterebbe una autentica enclave musulmana, come ha poi approfondito l’on. Pini, ma, soprattutto, un “sì” ai nostri Valori Tradizionali, alla conservazione della nostra Libertà”

    (la loro Libertà, quella di far soldi sulla pelle dei lavoratori… Non a caso erano tutti in tiro, abiti costosi, gioielli, due divise impeccabili, insomma come Gesù…)

    “Applausi scroscianti all’impegno di contrastare la costruzione della moschea, sin dai primi atti amministrativi. Applausi che attestano che la vera Bologna, ieri sera, era al Baraccano e non a Palazzo d’Accursio. Applausi che fanno ben sperare per il 2009, quando saremo ancora in tempo a ribaltare le scelte scellerate di questa giunta”.

    (lo sceriffo Cofferati ha già fatto marcia indietro…)

    “E un impegno: dare battaglia. La guerra è appena iniziata”

    (…)

  14. antifa says:

    dai forum abitualmente usati dai fasci, si deduce che la partecipazione dalle altre città d’italia sarà consistente.
    In particolare dalle marche ed emilia si stanno organizzando pullman per trasportare i militanti di FN a bologna

  15. stufo says:

    Il presidente diessino – PiDista del quartiere è un fenomeno! Ha dato una sala a una conferenza biopolitica rrazzista, si è offerto per primo per intitolare una via a Ramelli e adesso… tombola! Un bel bidone x quelli che hanno votato centrosnistra per togliere Bologna alla destra.

    Andrebbe inquisito per scippo, altrochè
    “sicurezza”!

  16. prudenza says:

    Non è in PIAZZA S. Stefano, ma in VIA S. Stefano, in fondo, verso la porta: il Raraccano è la sede del quartiere S. Stefano, retto da quel ANDREA FORLANI già così conciliante con i razzisti eugenetici e desideroso di intitolare una strada a Ramelli… (ampie vedute, larghe intese, pappa per tutti)

  17. antifa says:

    giovedì 14 alle 21 la lega antidiffamazione organizza un incontro sull’argomento con la partecipazione tra gli altri di un esponente della leganord diversi compagni si recheranno a contestare l’evento

  18. Antifa says:

    Giovedì 14 giugno alle ore 21 in piazza santo Stefano, presso la Sala del
    > Baraccano, è organizzato un incontro/dibattito dalla Lega
    > AntiDiffamazione
    > Cristiana, a cui è invitato come relatore, oltre ad alcuni docenti
    > universitari, un esponente della LegaNord
    Diversi compagni si troveranno per contestare l’iniziativa di chiaro stampo xenofobo

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