Anche gli scrittori per ragazzi prendono posizione contro il razzismo di stato e un quotidiano ha pubblicato questa graziosa filastrocca:
Il Ministro dell’Ordine
ed i piccoli zingari
con le impronte degli indici
giocano a pari o dispari.
Prima del gioco dicono
ciascuno cosa mette
"Io metto le manine"
"Io metto le manette".
Gli scrittori per l’infanzia affermano che una misura come quella delle impronte digitali rende molto più complicato un aspetto essenziale della loro missione: “Proporre ai nostri piccoli lettori testi che parlano di solidarietà, di incontro tra i popoli, o narrano violenze e prevaricazioni subite dai loro coetanei come se fossero accadute nel passato e non potessero ripetersi mai più”.
Già, il problema è che violenze e prevaricazioni iniziano a ripetersi…
D’altra parte, ogni giorno il razzismo di stato trova larghi consensi su tivù e giornali, in modi a volte espliciti, a volte indiretti e manipolatori, tra le pieghe di un’informazione spazzatura volta solo a fomentare l’ignoranza e il pregiudizio.
Né sorprende la celebrazione funebre bipartisan per Gianfranco Funari, uno dei primi firmatari del Manifesto del “Movimento Zero” di Massimo Fini, un avanguardista della tv spazzatura, populista e strapaesano, vero emblema della nuova Italietta autoritaria e consensuale.
Vedi anche Incidenze.