A Parma, dopo che oltre 1300 residenti nel Quartiere Montanara hanno firmato l’appello del Comitato Antifascista, dopo una festa largamente partecipata di controinformazione, sabato 21 novembre si terrà una manifestazione contro la presenza in città di organizzazioni neofasciste.
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
SABATO 21 NOVEMBRE – ORE 14.30 – LARGO 8 MARZO, PARMA
(da Parmantifascista)
Il Comitato Antifascista Montanara, formato da cittadini di età, provenienze, formazione, professioni, idee e appartenenze diverse, che si riconoscono nei valori della Resistenza, dell’Antifascismo e della Costituzione Italiana, è nato in modo spontaneo nel maggio scorso in risposta alla presenza in quartiere dell’«associazione» neofascista Casa Pound, insediatasi in Via Jacchia 33. Come altre sigle dell’estrema destra, Casa Pound si rifà esplicitamente ai valori e all’ideologia fascista, così come è scritto in alcuni punti del suo programma politico (tra i quali si legge la volontà di riscrivere la Costituzione). L’organizzazione, nata a Roma nel 2003, apre oggi sedi in molte città italiane, forte degli appoggi finanziari e politici provenienti da alcuni partiti, e tenta di arruolare nuovi camerati nelle Scuole Medie Superiori attraverso il ramo studentesco denominato «Blocco Studentesco».
In tutto il paese intanto si susseguono aggressioni, minacce, pestaggi ed omicidi nei confronti di cittadini stranieri, omosessuali ed attivisti di sinistra, la cui matrice è prevalentemente quella fascista, e questo si affianca ad un clima generale fatto di razzismo culturale ed istituzionale. Il clima di permissivismo nei confronti di queste organizzazioni fasciste e nazifasciste non può non preoccupare. Per questo, il Comitato Antifascista Montanara ha lanciato una raccolta di firme per chiedere la chiusura della sede di Casa Pound, ha attivato presidi e iniziative culturali (tra cui la prima festa popolare antifascista del quartiere alla quale hanno partecipato circa 400 persone) e continuerà a promuoverle, supportato dagli altri comitati cittadini, chiedendo che anche le istituzioni locali si adoperino per sensibilizzare ed invitare quelle nazionali ad affrontare il problema. Ad oggi, però, le istituzioni cittadine si sono impegnate soprattutto nel chiederci di abbassare i toni. Invece noi pensiamo che sia necessario opporsi a questa deriva culturale e politica e che i toni vadano anzi migliorati ed elevati nella loro qualità.
Fascismo e resistenze sono e saranno sempre termini antitetici e solo qualche neofascista cerca di accostarle in nome di una «nuova» italianità. L’antifascismo, l’opposizione al razzismo ed ai sistemi autoritari non sono mediabili; la Libertà, la dignità, il diritto ad una vita decorosa appartengono a tutti, e da tutti vanno difesi e praticati.
Parma è da sempre antifascista, non solo nella ricorrenza del 25 aprile.
Reclamiamo il diritto di vivere liberi in una città libera da ronde e bande nere.