Scriveva ieri pomeriggio Zic.it:
Mobilitazione antifascista oggi a Bergamo, contro l’intenzione di Forza Nuova di aprire una sede in città. Nel pomeriggio circa 1000 persone hanno manifestato contro l’apertura della sede della formazione neo-fascista, dando vita ad un corteo non autorizzato. Dopo aver percorso le vie del centro comunicando alla cittadinanza i valori dell’antifascismo, il corteo è tornato al concentramento dove è stato caricato dalla polizia. Nel centro cittadino si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo e una quarantina di compagni sono stati posti in stato di fermo. La notizia è giunta anche a Milano, dove il corteo nazionale per gli spazi sociali ha deciso di non sciogliersi fino a che i compagni fermati non saranno rilasciati.
Successivamente si apprenderà che i fermi ammontano complessivamente a 59, manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale le accuse. Durante la notte sono stati quasi tutti rilasciati, per un ventenne di Como e un venticinquenne di Seriate, ancora in stato di fermo, dovrebbe tenersi oggi il processo per direttissima
Il video che ricostruisce la giornata e gli abusi della polizia
L’intervista a Lele, antifascista bergamasco, su Zic.it
Il comunicato diffuso dagli antifascisti bergamaschi
Oggi, sabato 28 febbraio, a Bergamo la Questura ha dimostrato quali sono le direttive per la gestione dell’ordine pubblico e del dissenso: i fascisti di forza nuova sono stati fatti sfilare – nonostante non avessero neanche chiesto l’autorizzazione per un corteo – con tutto il loro armamentario da apologia del fascismo e caschi e spranghe bene in vista, mentre le forze dell’ordine hanno attaccato, con scene da mattanza cilena, in maniera deliberata e gratuita i manifestanti che si erano opposti all’apertura della sede di FN.
Alla fine della riuscita e determinata manifestazione antifascista il questore ha condotto una vera e propria “caccia all’uomo” verso i manifestanti che si stavano disperdendo, guidando la Celere verso atti brutali nei confronti di chiunque capitasse a tiro, giornalisti compresi: persone prese e sbattute a terra, tenute a terra ad anfibiate, picchiate.
Video e fotografie inchiodano le scelte scriteriate e autoritarie del questore Rotondi che ha dato precise indicazioni a celerini e carabinieri di rastrellare – a fine manifestazione – più manifestanti possibili.
Chiediamo le immediate dimissioni di un questore che si è dimostrato accondiscendente verso i naziskin e ha disposto il fermo di 60 manifestanti, facendo caricare anche chi fuori dalla questura chiedeva semplicemente informazioni sui fermati.
L’apertura di una sede di forza nuova è una vergogna per Bergamo, così come il comportamento della polizia oggi in piazza.
Contro il fascismo e i suoi “padrini” [in divisa o seduti in parlamento, tanti sono i legami fra FN Bergamo e Alleanza Nazionale] non un passo indietro.
Chiediamo l’immediata liberazione di tutt* i compagn* arrestati e pestati brutalmente dalla polizia.
Antifascisti/e bergamaschi/e