Bologna. Il 5 dicembre 1944 i nazisti e i fascisti effettuano un massiccio rastrellamento nelle retrovie del fronte, tra Anzola Emilia, Calderara e Amola di Piano. Con la collaborazione di alcune spie catturano decine di partigiani e abitanti della zona. Alcuni prigionieri sono rilasciati poco dopo, altri vengono duramente interrogati. Coloro che sono riconosciuti partigiani sono tradotti in carcere a Bologna. Tra il 14 e il 23 dicembre circa 100 prigionieri sono trascinati a gruppi sulle colline di Sabbiuno. Qui sono fucilati dai tedeschi e i loro corpi gettati nei calanchi. Le salme verranno recuperate, e solo in parte identificate, nei giorni successivi alla Liberazione.
Nel 64° anniversario dell’eccidio di Sabbiuno l’ANPI promuove la memoria di quei fatti:
5 dicembre ore 10.30: cerimonia pubblica all’Istituto Aldini Valeriani per ricordare Efrem Benati, studente, ed Emilio Bussolari, bidello, rastrellati il 5 dicembre 1944 e fucilati dai nazisti a Sabbiuno.
14 dicembre ore 10.30: 64° anniversario dell’eccidio di Sabbiuno (orario dell’autobus 52).