Racconti audio dell’aggressione in Piazza Navona


Racconti audio dell’aggressione fascista in Piazza Navona:

http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-racconto-dellaggressione-fascista-a-roma
http://tv.repubblica.it/copertina/la-polizia-ignorava-i-violenti/25715?video

Quando la polizia non ha piena legittimità sociale per reprimere i movimenti di protesta, il lavoro sporco lo fanno i fascisti. Lo si è visto il 27 a Napoli. Ora a Roma. Un commento condivisibile si legge su Indymedia Roma:

Come si può vedere da queste cronache, le soluzioni prospettate da Silvio Berlusconi e da Francesco Cossiga per imbavagliare la protesta del mondo dell’istruzione, dell’università e della ricerca non sono le uniche soluzioni possibili. Molto più “a basso costo” è infatti far aggredire il movimento dai fascisti (infiltrati o meno), il cui ruolo storico è da sempre quello di fare il “lavoro sporco” per conto dei padroni e dei governi.

Di solito non è “per errore” o “incompetenza” che la polizia non provvede da subito a separare, tantomeno interviene a difendere gli studenti aggrediti da spezzoni di fascisti e nazisti. Sono direttive precise. Un esito ottenibile in questo modo è quello di costringere il movimento alla violenza e alla spaccatura, su cui giornalisti e politici gongolano; per evitare questo è necessario il massimo dell’unità e dell’organizzazione per difendere la piazza dai provocatori fascisti e garantire così lo svolgimento pacifico ed unitario delle manifestazioni. Una responsabilità che, spero, la nuova generazione che è in piazza saprà prendersi meglio di quanto non hanno saputo fare le generazioni precedenti. (AM)

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3 Responses to Racconti audio dell’aggressione in Piazza Navona

  1. vr says:

    è stata una provocazione guidata dall’alto

    http://it.youtube.com/watch?v=NYfdPdV66f0

    http://video.corriere.it/…aabc&vxBitrate=300

  2. r* says:

    Leggete questa testimonianza di Curzio Maltese:
    http://www.repubblica.it/…e/camion-spranghe.html

  3. niky says:

    spero che i ragazzi dei movimenti studenteschi che in questi giorni hanno invaso le piazze di Roma e non solo, sappiano reaggire alle provocazioni dei fascisti ed alla strumentalizzazione dei mass-media senza spaccature ma facendo capire a tutta italia che la violenza gratuita non è la loro arma, reaggire ad un attacco non significa essere violenti, continuando con le manifestazioni isolando i fasci provocatori.
    Forza ragazzi il futuro è nelle vostre mani!

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