Attualmente, il nuovo modello di convivenza che lo Stato propone è una città divisa tra un centro storico pulito, restaurato e accogliente, che diventa luogo di consumi e di «cultura» per le classi medio-alte, e una periferia sempre più squallida e degradata, nella quale non si fanno più investimenti e che diventa il luogo dove accumulare tutti i problemi sociali, la povertà, l’emarginazione. E per dividere le due zone la parola magica è «sicurezza».
In realtà, per nascondere i veri problemi economici e sociali, lo Stato legittima e protegge tutti coloro che alimentano nelle periferie una «guerra fra poveri» fatta di razzismo e xenofobia: e anzitutto quei gruppi neofascisti che rivendicano apertamente e praticamente l’eredità autoritaria, squadrista, razzista, omofoba e sessista del Fascismo.
Oggi occorre invece affermare un’altra idea di sicurezza: quella di una vita dignitosa, di un lavoro senza sfruttamento e precarietà, di servizi pubblici efficienti e aperti a tutti, del diritto allo studio, alla casa e alla salute. La sicurezza di poter sviluppare liberamente le proprie capacità e personalità. La sicurezza di essere rispettate e rispettati in quanto individui.
Per continuare le iniziative della Primavera antifascista
l’Assemblea Antifascista Permanente si riunisce
LUNEDÌ 31 alle ore 21
a VAG61 – Via Paolo Fabbri 110
bus 20, 28 fermata S.Egidio