Bologna, 25 aprile. Tra il 24 e il 25 aprile 2007, un disonorevole striscione su un cavalcavia alle Roveri recitava «25 aprile …festa di chi? / onore ai caduti dell’R.S.I.».
L’instaurazione della Repubblica Sociale Italiana sotto diretta tutela della Germania nazista fu l’inizio del rastrellamento metodico degli ebrei italiani, cui contribuirono attivamente gli apparati della Repubblica Sociale. Di tutti gli ebrei italiani deportati, il 35,49% venne catturato da funzionari o militari italiani della R.S.I., il 4,44% da tedeschi ed italiani insieme e il 35,49% solo da tedeschi (L. Picciotto Fargion, Il libro della memoria. Gli Ebrei deportati dall’Italia 1943-1945, Mursia, Milano 1991). Ecco l’«onore» infame della R.S.I. e di chi ne onora oggi la memoria: razzismo, violenza, subalternità idiota a una gerarchia.