della Assemblea Antifascista Permanente: i fascisti di CASAPOUND, camuffati (ma non tanto) sotto il nome di KULTURBAHN, si sono ritagliati uno spazio con una modalità che sarebbe bene che Comune di Bologna e la FER chiarissero.
Per quanto riguarda lo stabile dell’ex Stazione, già di proprietà della Ferrovia Veneta, poi passato alla FER, nei piani del Comune di Bologna avrebbe dovuto diventare la sede del Quartiere San Vitale, poi si parlava di un luogo per le associazioni di volontariato del territorio. Attualmente l’immobile dovrebbe essere di proprietà della COOP Costruzioni, l’azienda che ha realizzato una serie di edifici residenziali nell’area un tempo di proprietà di FER (la ferrovia è stata interrata). Secondo il Quartiere San Vitale, la ex Stazione dovrebbe passare, da qui a poco, al Comune sotto forma di “oneri di urbanizzazione”, ma sarebbe già pronta una lettera dell’Assessore Zamboni che propone alla FER di ricomprarsi la stazione di via Zanolini.
In tutto questo giro abbastanza complicato di passaggi di proprietà, al piano terra, si tiene un’attività di bar, ma non risulta esserci nessun contratto d’affitto. È di questi giorni la presentazione della nuova associazione KULTURBAHN con questo aberrante comunicato:
Il rapporto di contiguità tra Kulturbahn e CasaPound, emerge nel programma degli appuntamenti: dopo una serie di serate sul futurismo, su Céline, il 5 Giugno si terrà la Festa di CasaPound Bologna (Braciole salsicce e birra per il primo compleanno di CasaPound).
Uno spazio fascista in un luogo pubblico nel Quartiere San Vitale è un fatto inaccettabile, non è pensabile che a Bologna, città medaglia d’oro della Resistenza, si spalanchino le porte ai provocatori di CasaPound nell’indifferenza più totale delle Istituzioni.
Il presidente di FER, Gino Maioli (ex assessore di Rifondazione Comunista a Ravenna, oggi in Sinistra e Libertà), dica qualcosa su questa vicenda. Altrettanto faccia Maurizio Zamboni (anch’egli ex Prc). Il presidente del Quartiere San Vitale Adagio è rimasto stupito dalla notizia, adesso prenda posizione per impedire questa vergogna per la città. È necessaria la mobilitazione di tutti gli antifascisti bolognesi.