[BO] Due aggressioni fasciste in meno di 12 ore

Tutta la nostra solidarietà agli aggrediti.

Aggressione fascista in via Orfeo durante il volantinaggio per la campagna «Chiudere CasaPound»
(a cui l’AAP prende parte insieme a cs Tpo e AntagonismoGay)

Bologna, 21 febbraio.
(da Zic.it) Alcuni attivisti delle reti di movimento bolognese che volantinavano nel q.re S.Stefano si sono imbattuti in un gruppo di neofascisti. Dopo che uno di loro, «con accento frosinate», secondo quanto riferito da Gianmarco del Tpo durante una conferenza stampa convocata intorno alle 12.30 ai Giardini Margherita, ha detto minaccioso: «Questo è il nostro quartiere», hanno tutti estratto cinghie, catene e coltelli aggrendo gli attivisti. Poco dopo, un gruppo di ragazzi impegnati a volantinare è stato fermato dalle forze dell’ordine all’incrocio tra via S.Stefano e via Borgolocchi. Uno di questi, Emiliano, è stato ingiustificatamente condotto in questura per l’identificazione e rilasciato subito dopo.
[Leggi il report di Global Project] [Leggi le agenzie di stampa]

Vedi anche i comunicati solidali di Crash, Vag61, Xm24

Aggressione razzista contro tre ragazzi

Bologna, 21 febbraio. (da Città del Capo Radio Metropolitana) Aggrediti e insultati con frasi razziste indirizzate alla loro presunta origine meridionale. È accaduto ieri notte verso le 3.30 a tre ragazzi, davanti a un circolo Arci in via della Grada, nel centro di Bologna. Uno dei tre, un ventunenne di origine abruzzese, è stato anche colpito con una manganellata in testa. Al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore, dove è stato medicato, è stato giudicato guaribile in sette giorni.
Il ragazzo era uscito dal locale per fumare una sigaretta insieme a un’amica e un amico, quando sono stati avvicinati da un gruppo di cinque giovani, che li hanno insultati con riferimento allo loro presunta origine meridionale. I ragazzi ingiuriati non avrebbero reagito e poco dopo si sarebbero incamminati verso casa; nei pressi di via Calari sarebbero stati di nuovo avvicinati da tre persone dello stesso gruppo, questa volta armate di una cintura, una catena e il manganello con cui è stato colpito in testa il ragazzo abruzzese. Gli aggressori, descritti come italiani, con abiti casual e senza particolari segni di riconoscimento, si sono poi allontanati a piedi.

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4 Responses to [BO] Due aggressioni fasciste in meno di 12 ore

  1. Il pane e le rose says:

    Esprimo la mia più ferma ed incondizionata solidarietà ai compagni del TPO aggrediti da elementi del neofascismo della nostra Città.

    E’ troppo tempo che elementi ben noti del neofascismo nostrano girano impuniti per Bologna aggredendo chiunque è colpevole di essere un Comunista, un gay, un diverso, uno straniero. Le ronde anche nella nostra città sono già “autorizzate/tollerate” da parecchio tempo, così come lo erano a Verona dove voglio ricordare la morte di Nicola Tommaselli che, per dinamiche ricorda l’aggressione perpetrata a Bologna il 15 Novembre del 2008 in Piazza della Mercanzia ad opera di questi giovani virgulti dediti a ripulire le città dalle “zecche”.

    Se nella sua assurdità c’è una “graduatoria” per definire più grave un aggressione piuttosto che un’altra, in questa occasione bisogna farlo in quanto la violenza è scattata in risposta ad una iniziativa democratica, fatta alla luce del sole e a volto scoperto in cui i Compagni in questione denunciavano la presenza e le azioni di Casa Pound.

    “Questo è territorio nostro” avrebbero detto? A Bologna non c’è un territorio di proprietà dei fascisti! Bologna è interdetta alla loro agibilità “politica” fatta di violenza, razzismo, sessismo. Bologna è città Medaglia d’Oro della Resistenza e questa onta non può continuare a tollerarla!!!

    “Fino a che ci sarà un Fascista sulla faccia della terra ci sarà un buon motivo per essere antifascisti!”

    Casalecchio 2009-02-22

    Marco Odorici
    Capogruppo PRC Casalecchio di Reno (Bologna)

    http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o14373

  2. Evita De' Pistaggi says:

    Ci hanno provato. Da maldestri, ma la faccia tosta non stupisce.
    Dopo avere aggredito con catene e le solite cinghie ormai d’ordinanza un piccolo gruppo di persone armate soltanto di volantini e di argomenti, hanno lanciato un comunicato stampa in cui cercano di farsi passare per aggrediti.
    Stupidamente, così, e provocatoriamente, firmano (a rovescio, ma sappiamo bene com’è andata) la loro aggressione.
    Queste sono specialità di quel Taormina mancato di Bologna che è Mazzanti, che spiga la Uno bianca citando i Savi, come fossero la voce della verità…

    Ecco il loro comunicato, che era probabilmente già scritto prima della loro impresa, da Mazzanti e con la partecipazione del leder di Casetta Pound:

    “Bologna, 21 feb. (Adnkronos) – Quattro militanti di Casapound sono stati aggrediti stamattina a Bologna. A denunciarlo sono Alessandro Vigliani, responsabile Cp Bologna, e Massimiliano Mazzanti, responsabile Cultura del movimento nel capoluogo emiliano. ”Alla fine cio’ che si poteva ampiamente temere e prevedere e’ successo – spiegano Vigliani e Mazzanti in una nota – ringalluzziti dalla copertura politico-istituzionale del Ds e del presidente del quartiere Forlani i ‘rivoluzionari a gettone’ mantenuti direttamente e indirettamente dal Comune di Bologna hanno aggredito alcuni ragazzi di Casapound. A giudicare dal materiale lasciato a terra da questi personaggi, possiamo dire con certezza che si tratta degli stessi che questa mattina hanno organizzato un volantinaggio contro Casapound”.

    ”Tutta via Castiglione – proseguono Vigliani e Mazzanti – e’ stata testimone dell’agguato che una ventina di sedicenti fautori della liberta’, hanno teso a quattro giovani, i quali, pero’, col consueto coraggio, li hanno respinti. Purtroppo, pero’, due ragazzi hanno subito qualche contusione e il bilancio, se non fosse stata per la prontezza dei ragazzi, avrebbe potuto essere molto piu’ grave. Adesso, ora che non ci sono piu’ dubbi sulla matrice dell’aggressione, il signor Forlani deve dire se e’ questa la sua concezione della democrazia e il signor Delbono e i partiti che lo sostengono debbono chiarire se intendono tollerare tra le loro file un soggetto, lo stesso Forlani, che fa politica nel quartiere piu’ importante della citta’, affiancandosi a delinquenti patentati. Speriamo anche che, almeno questa volta, la CdL di Bologna, che a Palazzo d’Accursio rappresenta le forze dell’opposizione cittadina, sia capace di alzare la voce per chiedere, con noi, dimissioni di Forlani”.

    ”Per Casapound, nulla muta, dopo l’aggressione di oggi: ogni giorno siamo sempre piu’ forti e di certo non ci lasciamo intimidire da chi vorrebbe portare Bologna ad uno scontro tra opposti estremismi, non avendo piu’ la capita’ di proporre e promuovere, limitandosi dunque a tentare di distruggere, cio’ che altri costruiscono. Noi continueremo su questa strada: proposte, conferenze, iniziative sociali saranno la risposta a questa aggressione. Nulla ci puo’ intimidire, tanto meno l’odio dei comunisti che prosperano all’ombra dei centri sociali o che si nascondo sotto le poltrone delle istituzioni. Noi siamo il Marmo contro l’olezzo nauseabondo della loro palude”, concludono Vigliani e Mazzanti.”

    Il Marmo contro l’olezzo? Mai letta una metafora tanto inefficace e strampalata!!!
    Ma se cerchiamo di leggere la sciatta prosa dei nostri due Eroi, a parte la loro ridicola e incredibile”versione alternativa” (ne abbiamo già avuta una nel caso di Piazza Navona, ma a quella ci credono solo loro e Mughini, esperto di moviola… a questa chi ci crederà?) quello che sembra ferire profondamente il duo Mazzanti Vigliani è che la battaglia contro il loro annaspante e malriuscito tentativo di radicamento, è stata vinta sul piano della legittimità e non dello scontro fisico!
    Ecco che allora, visto che le terribili aggressioni antifasciste, in cui sperava tanto il il falso profeta portavoce di CP, dopo aver fatto fiasco sul piano della legittimazione, CP ci ha provato con lo scontro fisico, anzi, nemmeno lo scontro, la pura aggressione a freddo di persone che stavano tranquillamente volantinando e discutendo con gli abitanti e chi lavora nel quartiere, che tra l’altro, si sono generalmente mostrati solidali con le nostre ragioni.
    E naturalmente, si travestono da inverosimili aggrediti.
    E’ un’offesa ai veri aggrediti e alla verità, magari pensata apposta per trascinarci a quel livello, così si mette in scena un duello in cui le ragioni, le nostre ragioni spariscono agli occhi di chi legge solo il giornale e in questo modo vedrebbe solo una guerra tra bande, degna più di una tifoseria idiota che di una seria lotta politica.
    Per questo, bisogna ancora una volta evitare i loro tentativi di depistarci: continuare a intervenire nel quartiere Santo Stefano, in modo pacifico come abbiamo sempre fatto, ma mettendo in campo forze sufficienti a dissuadere questi signori anche soltanto dal tentare nuove aggressioni.

  3. af says:

    solidarietà agli aggrediti, chiudere i covi neri.

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