12 dicembre: quarant’anni di violenze di Stato


A quarant’anni dalla Strage di Piazza Fontana la violenza dello Stato cambia forme, ma non attenua la sua ferocia.

Negli anni Settanta era un fenomeno anzitutto di vertici statali, di continuità istituzionali tra Fascismo e Repubblica, di tentati colpi di Stato, di bombe nelle piazze, di complotti e segreti nell’ombra. Adesso è invece un fenomeno diffuso, capillare, in gran parte alla luce del sole, articolato anzitutto sul razzismo e alimentato da tv, governi, rotocalchi, amministrazioni locali. Si consideri quanti vigili, poliziotti, carabinieri, consigli comunali sono stati protagonisti negli ultimi anni di aggressioni o provvedimenti razzisti contro rom e migranti: morti anomale, pestaggi, torture, arresti ingiustificati, intimidazioni, allontanamenti forzati, ordinanze antimigranti, prepotenze di ogni genere. Il razzismo in Italia assomiglia ormai a una Bolzaneto a cielo aperto. Ed è una «strategia della tensione» adattata ai tempi nuovi: non più di vertice, ma diffusa, a bassa intensità. Gli omicidi fascisti e razzisti sono ormai una strage a rate. Persone ignare e inermi, uccise per una parola, una sigaretta, un pacco di biscotti.

La strage continua anche oggi, nelle carceri, nei CIE, nelle strade, sui posti di lavoro. E non solo per mano dei fascisti: Marcello Lonzi, ammazzato di botte l’11 luglio 2003 nel carcere di Livorno; Federico Aldovrandi, pestato a morte il 25 settembre 2005 dagli agenti di una volante; Riccardo Rasman, ucciso il 27 ottobre 2006 da quattro agenti intervenuti a immobilizzarlo in casa sua; Aldo Bianzino, deceduto il 14 ottobre 2007 nel carcere di Perugia per «lesioni massive al cervello e alle viscere»; Giuseppe Turrisi, clochard ucciso a botte alla Stazione di Milano il 6 settembre 2008 da due agenti, uno dei quali si è giustificato dicendo: «Mi aveva rotto le palle»; Stefano Brunetti, arrestato ad Anzio e morto per le percosse subìte il 9 settembre 2008; Manuel Eliantonio, morto il 25 luglio 2009 nel carcere di Marassi a Genova dopo aver scritto a casa «mi ammazzano di botte almeno una volta alla settimana. Ora ho solo un occhio nero, mi riempiono di psicofarmaci, quelli che riesco li risputo ma se non li prendo mi ricattano»; Stefano Frapporti, arrestato senza motivo, pestato e spinto al suicidio nel carcere di Rovereto a fine luglio 2009; Francesco Mastrogiovanni, morto in un letto di contenzione il 4 agosto 2009 dopo un TSO abusivo; Stefano Cucchi, arrestato, pestato e morto il 22 ottobre 2009…

Per saperne di più sulle stragi degli anni Settanta leggi la Strage di Stato.

Qui si può scaricare e diffondere un volantino-quiz per studenti elaborato dalle Antifasciste e dagli Antifascisti di Bologna e già diffuso con successo in alcuni istituti bolognesi e all’Università (qui una versione senza appuntamenti che può essere usata ovunque come efficace strumento di controinformazione).

Il 12 dicembre vi saranno cortei antifascisti contro le violenze di Stato di ieri e di oggi in molte città italiane, a Milano, Venezia, Firenze e anche a Bologna, sabato 12/12/09 alle ore 14 da Porta Lame:

CONTRO GLI OMICIDI E LE VIOLENZE DI STATO NELLE PIAZZE, NELLE CARCERI, NELLE QUESTURE, NEI CIE

CONTRO FASCISTI, SQUADRISTI, RAZZISTI, SESSISTI E AGUZZINI IN DIVISA

CONTRO LE PROVOCAZIONI GIUDIZIARIE, LE RONDE, I PACCHETTI SICUREZZA

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One Response to 12 dicembre: quarant’anni di violenze di Stato

  1. antifa says:

    Per chi volesse discutere anche dell’aspetto organizzativo della giornata del 12, l’appuntamento è al Circolo Iqbal Masih (via della Barca 24/3) MERCOLEDI’ 9 dicembre – ore 20.

    – – – – – – – – – –

    12 dicembre 1969 – 12 dicembre 2009

    A 40 anni dalla strage di Piazza Fontana e dall’omicidio
    del compagno Pino Pinelli nei locali della questura di Milano,
    NON VOGLIAMO SOLO RICORDARE!

    Oggi lo Stato continua ad usare la violenza
    per controllare ogni forma di conflitto sociale e di resistenza.

    CONTRO gli omicidi e le violenze di stato nelle piazze,
    nelle carceri, nelle questure, nei Cie

    CONTRO fascisti, squadristi, razzisti,
    sessisti e aguzzini in divisa

    CONTRO le provocazioni giudiziarie,
    le ronde, i pacchetti sicurezza

    Questi attacchi devono essere contrastati
    subito e con decisione per tenere aperta
    una concreta prospettiva di trasformazione.

    CORTEO
    a Bologna
    sabato 12 dicembre 09
    ore 14,00 – Porta Lame

    Gli antifascisti e le antifasciste di Bologna

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