Nessuna legittimità ai neofascisti di Forza Nuova


Ancora una volta la Questura di Bologna ha autorizzato un intervento pubblico di Forza Nuova per il 28 maggio alle ore 18.30 in Piazza Galvani.

È un fatto risaputo che militanti e dirigenti di Forza Nuova si siano distinti in giro per l’Italia per comportamenti violenti, pestaggi, intimidazioni, attentati, atti di razzismo, antisemitismo e sessismo.

A Rimini, il 25 settembre 2007 il gruppo riminese di Forza Nuova viene arrestato mentre sta per compiere un’aggressione squadrista al centro sociale Paz. «Violazione della legge antiterrorismo, sequestro di persona, possesso di armi e materiale inneggiante al Terzo Reich…»: sono queste solo alcune delle accuse che coinvolgono undici tra simpatizzanti e membri di Forza Nuova di Rimini, fra cui un dirigente provinciale.

A Bologna, il 15 novembre 2008 alcuni militanti e un dirigente provinciale di Forza Nuova offendono e picchiano selvaggiamente due studenti e una studentessa che tornano da una festa di laurea in Piazza Santo Stefano in ragione del loro look da alternativi. Uno dei tre, colpito più volte al volto mentre è a terra, riporta fratture al viso e una sacca di sangue dietro l’occhio. Viene operato d’urgenza nel reparto di chirurgia maxillofacciale dell’Ospedale Bellaria.

Non occorre ora moltiplicare gli esempi delle squallide scorribande dei neofascisti di Forza Nuova, pronti a speculare su qualsiasi argomento pur di diffondere paura e odio razzista.

Va però ricordato che il primo dicembre 2008 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno che chiede al Ministro dell’interno «la messa fuorilegge del movimento politico Forza Nuova, per ricostruzione del partito fascista e per inottemperanza delle norme previste dalla legge Mancino, essendo stati diversi dirigenti e militanti di Forza Nuova più di una volta coinvolti in episodi di violenza razzista e fascista (a Bologna, a Rimini, a Verona e in altre italiane)».

Va ricordato inoltre che in altre città italiane sono le autorità pubbliche a chiedere di vietare le manifestazioni dei partiti neofascisti. Così, il Consiglio comunale di Venezia ha approvato il 18 maggio 2009 un ordine del giorno che invita prefetto e questore a non autorizzare la manifestazione nazifascista annunciata per il prossimo 30 maggio da Fiamma Tricolore e Forza Nuova.

Va ricordato che persino il cardinale di Bologna Carlo Caffarra ha di recente stigmatizzato il razzismo e l’antisemitismo del candidato sindaco di Forza Nuova, don Giulio Tam, dichiarandolo «incapace di intendere e di volere».

Va ricordato altresì che il 28 febbraio 2009 don Giulio Tam si è esibito nel saluto nazifascista durante una manifestazione di Forza Nuova a Bergamo, tra spranghe tricolori e slogan come «Boia chi molla» e «Sieg Heil». Dopo quel vergognoso corteo quarantuno neofascisti sono stati denunciati, tra l’altro, per apologia di fascismo.

Nonostante questi e altri elementi di valutazione, che non possono certo essere ritenuti settari o estremisti, la Questura di Bologna ha sempre assicurato in questi mesi piena agibilità degli spazi cittadini ai neofascisti di Forza Nuova.

Mentre un’ordinanza prefettizia vieta il centro storico a ogni manifestazione autorganizzata durante il fine settimana, mentre si proibisce a comuni cittadini persino di sedersi per terra, mentre l’uso del manganello contro chi dissente diventa sempre più «normale», la Questura bolognese, con il pretesto delle elezioni, ha autorizzato in questi mesi banchetti di propaganda palesemente razzista e xenofoba. Non vi è stata alcuna denuncia per «istigazione all’odio razziale».

Il comizio di don Giulio Tam turba la coscienza civile di questa città, incoraggia le gesta squadriste e razziste dei neofascisti, limita la libertà personale di molti rendendo pericolosa l’area di piazza Galvani.

È inaccettabile che autorizzando questo comizio la Questura di Bologna si contrapponga al sentire diffuso di questa città: una città che rifiuta l’antisemitismo, l’islamofobia, l’omofobia, il razzismo, il sessismo; una città che – dalla strage del 2 agosto 1980 alla banda della Uno bianca – ha pagato a caro prezzo le strategie autoritarie dei neofascisti e delle loro sponde negli apparati dello stato.

Assemblea Antifascista Permanente
Circolo Anarchico Berneri
cs Tpo
Vag61
Xm24

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4 Responses to Nessuna legittimità ai neofascisti di Forza Nuova

  1. pip says:

    “come ha potuto la questura autorizzare un comizio fascista contemporaneamente ad un evento antifascista”?

    e se lo avesse fatto apposta?

  2. Rassegna stampa says:

    Forza Nuova domani in piazza
    «L’ordine pubblico è a rischio»

    Il caso: La Questura autorizza il comizio Fn, a pochi metri c’è il concerto di Rifondazione

    Saranno in piazza
    Galvani e piazza Maggiore.I siti antagonisti:
    «E’inaccettabile»

    [“il Bologna” Epolis, 27.5.09]

    ■ A poche ore e pochi metri
    di distanza un concerto del Prc e un intervento di Forza Nuova.
    Le torri come tralicci ad alta
    tensione. Uno scherzo del destino preelettorale o, meglio, della Questura, secondo la denuncia di siti e blog antagonisti: è arrivata,
    alla fine, l’autorizzazione
    al comizio organizzato dal
    gruppo di estrema destra, che
    potrà così essere presente in
    piazza Galvani alle 18.30. Inaccettabile,
    secondo un comunicato
    di Assemblea antifascista
    permanente, Circolo anarchico
    Berneri, Tpo, Vag61 e Xm24, ancor più perché alle 21 in piazza Maggiore è fissata una manifestazione allestita da Rifondazione.
    E non è finita, perché in
    via Zamboni alla stessa ora ci
    sarà una festa degli studenti antifascisti
    di Copyriot project, e
    anche il candidato sindaco
    Monteventi e la sua Bologna
    Città Libera hanno organizzato
    una manifestazione, questa almeno in piazza San Francesco, un po’ distante da quelle più calde.
    E così è scattato l’allarme,
    e a seguire il passaparola
    sul web, perché in piazza Maggiore suonerà anche la Banda Bassotti, le cui esibizioni in passato
    secondo Zic.it sono già risultate a rischio. Un appello anonimo segnala poi il rischio che «dei neofascisti restino nei
    paraggi dopo il comizio e possano aggredire chi va o torna dal concerto», invocando «una diffusa presenza antifascista,
    per ridurre al minimo il rischio
    di aggressioni».
    Rifondazione protesta: «Forza Nuova non potrebbe presentarsi alle elezioni
    – dice Agostino Giordano -, ma
    in Italia oramai la Costituzione antifascista è calpestata giorno dopo giorno, dunque ci ritroveremo
    di nuovo con fascisti in piazza a Bologna che manifestano i loro deliri xenofobi». I siti, che si mobilitano intanto per il festival delle culture antifasciste in programma da venerdì, ricordano tra gli altri episodi l’aggressione di piazza della Mercanzia dello scorso novembre, nella quale militanti e un dirigente provinciale di Fn
    offendono e picchiano selvaggiamente due studenti e una studentessa: «Il Consiglio comunale di Bologna chiede di mettere fuori legge Fn, mentre la Questura gli assicura piena agibilità, mentre un’ordinanza prefettizia vieta il centro storico a ogni manifestazione autorganizzata durante il fine settimana e si proibisce a comuni cittadini persino di sedersi per terra». ■ RE.S.

  3. pek says:

    lo stesso giorno del comizio è previsto un concerto organizzato da rifondazione dove suoneranno banda bassotti zulu e cisco dei modena… come ha potuto la questura autorizzare un comizio fascista contemporaneamente ad un evento antifascista… questa è una provocazione che non dobbiamo ignorare, anzi…
    da buoni rompi coglioni e ribelli che siamo dovremmo approffitarne per lanciare una mobilitazione antifascista e impedire a queste merde di prendere parola.
    antifascisti sempre e ovunque

  4. antifa says:

    ma non sarebbe il caso di mobilitarsi e organizzare un corteo o un presidio antifascista il giorno del comizio in piazza galvani?

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