Noi non segnaliamo!

Il Coordinamento Migranti Bologna e Provincia invita a partecipare all’iniziativa

NOI NON SEGNALIAMO

VENERDI’ 13 FEBBRAIO
ORE 11-18
PIAZZA RE ENZO

ALLE ORE 17 SONO PREVISTI INTERVENTI

Ci sono momenti in cui è professionalmente e umanamente necessario esprimere in modo chiaro ed esplicito la propria posizione, in cui non è possibile tacere se non a costo di essere complici.

L’emendamento approvato in Senato il 5 febbraio scorso, con il quale si cancella il divieto di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie, è una norma contraria all’etica ed alla deontologia medica, al vincolo del segreto professionale ed al dettato costituzionale che tutela la salute individuale e collettiva. I nostri ospedali ed i nostri ambulatori offrono una garanzia di salute: sono luoghi di cura, non di discriminazione o delazione.

Se la norma diventerà legge gli immigrati irregolari, temendo di essere denunciati, non cercheranno più assistenza nei nostri ambulatori e si cureranno in strutture non riconosciute. I casi più gravi ricorreranno intempestivamente a cure d’urgenza presso il Pronto Soccorso, con conseguente peggioramento degli esiti in salute ed aggravio dei costi per il Sistema Sanitario. Verrà così di fatto negato ad una categoria di individui il diritto alla salute, e ci si esporrà al rischio di diffusione di malattie che tipicamente attecchiscono e proliferano dove c’è emarginazione, povertà, mancata tutela di diritti fondamentali. Si rischia una sanità clandestina, addirittura più sanità clandestine. Si rischia la perdita del controllo sanitario. Si rischia, soprattutto, una deriva dello stato di diritto.

Non vogliamo giungere all’obiezione di coscienza, vogliamo che tale emendamento venga cancellato. A sostegno di ciò si è da tempo formato un fronte ampio, trasversale alle ideologie, che accomuna realtà diverse tra loro (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, Medici Senza Frontiere, Federazione Nazionale Ordini dei Medici, Federazione Italiana Collegi Infermieri, Osservatorio Italiano Salute Globale, Federspecializzandi, associazioni di volontariato ecc.). Più di recente, alcune Regioni come Puglia, Umbria e Toscana hanno pubblicamente affermato la propria intenzione di adottare misure locali di contrasto al provvedimento, qualora venisse approvato in via definitiva.

Come associazioni del settore, attive nel territorio di Bologna, rivolgiamo il nostro appello:
– ai senatori e deputati della Regione Emilia Romagna, affinché in sede di ulteriore dibattito parlamentare si oppongano con ogni mezzo all’approvazione definitiva dell’emendamento;
– alle istituzioni locali e regionali, affinché si impegnino in iniziative concrete per prevenire e contrastare, nell’ambito della propria autonomia e competenza, gli effetti ingiusti e dannosi della norma.

Invitiamo inoltre gli operatori sanitari, le associazioni di volontariato e di migranti, e tutti i cittadini a manifestare la propria opposizione al provvedimento

VENERDÌ 13 FEBBRAIO 2009, dalle ore 11 alle ore 18, in Piazza Re Enzo.

Associazione Sokos
Salute Senza Margini
AsSpeBo (Associazione Specializzandi Bologna)
Federspecializzandi
Gruppo Prometeo (Facoltà di Medicina e Chirurgia)
Fisioterapisti Senza Frontiere
Associazione Fisioterapisti Italiani – Emilia Romagna
AMISS (Associazione Mediatrici Interculturali Socio-Sanitarie)
Avvocato di Strada ONLUS
Associazione Amici di Piazza Grande ONLUS

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